Nanni Licitra – Materiale residuo
Materiale residuo, il nuovo progetto fotografico di Nanni Licitra.
Comunicato stampa
La mostra sarà ospitata in anteprima negli spazi Lo Magno artecontemporanea a Palazzo Beneventano, e nel 2026 al Mia Photo Fair di Milano, offrendo al pubblico un’indagine visiva sulla Fascia trasformata della Sicilia sud-orientale, tra Vittoria e Marina di Acate: un territorio segnato da decenni di serricoltura intensiva, accumuli di rifiuti agricoli e combustioni illegali che rilasciano nell’aria fumi persistenti e tossici.
Accompagnato dai testi di Valentina Bruschi, Jasmina Trifoni e Francesca Gugliotta, il racconto, si sviluppa lontano dalla logica del reportage. Licitra non concentra l’attenzione sulla cronaca, ma su ciò che la combustione lascia sospeso: un alone, una materia volatile, un residuo che si imprime nella luce.
Le sue immagini - serigrafate direttamente sulla plastica impiegata in agricoltura - trasformano il supporto in essenza, generando un cortocircuito tra soggetto e superficie che richiama la riflessione di Magritte sul rapporto tra realtà e rappresentazione.
Ad ampliare l’indagine è un trittico di lightbox che mette in relazione la radiografia del torace di un operaio agricolo con le piante bruciate di pomodoro e melanzana, mettendo in luce un legame di pari destino e stessa fatica tra uomo e natura. Completano il percorso, insieme alla serigrafie su plastica, due foto scattate su pellicola 35mm in cui Licitra si avvicina alla materia - condensa, fori di combustione, superfici ferite - in cui a rivelarsi è la vulnerabilità del paesaggio.
Materiale residuo è una riflessione sull’antropocentrismo e sul fragile equilibrio tra territorio, corpi, ed ecosistemi: un lavoro che restituisce e imprime in chi osserva la memoria degli scarti, del fumo, delle trasformazioni silenziose che ridisegnano il paesaggio contemporaneo.