Nanni Balestrini – Tristanoil
In occasione della proiezione del film Tristanoil-Il film più lungo del mondo di Nanni Balestrini presentato in anteprima a Kassel in occasione di dOCUMENTA (13) verrá inaugurata la mostra con venti tele fotografiche di grandi dimensioni.
Comunicato stampa
Giovedì 7 marzo 2013, alle ore 18, in occasione della proiezione del film Tristanoil-Il film più lungo del mondo di Nanni Balestrini presentato in anteprima a Kassel in occasione di dOCUMENTA (13) verrá inaugurata la mostra con venti tele fotografiche di grandi dimensioni.
Dopo Milano (Fondazione Marconi), Firenze (Frittelli Arte Contemporanea), Roma (Museo Macro), Torino (Galleria Martano), la proiezione giunge a Napoli nel nuovo spazio espositivo del Museo Nitsch, per proseguire il suo gioco combinatorio all’insegna della casualità e del riassemblaggio. Tristanoil è, infatti, un film generato attraverso un computer che amalgama, in capitoli di dieci minuti ciascuno, oltre 150 videoclip in modo che ogni unità sia diversa dall’altra pur trattando il medesimo argomento: gli effetti distruttivi del petrolio sul pianeta. Attivando un processo contrario rispetto alla standardizzazione delle immagini proposte dai film o dai programmi delle tv commerciali, Balestrini combina gli effetti elettronici con diversi materiali video: grazie al programma ideato da Vittorio Pellegrineschi e all’elaborazione video di Giacomo Verde, l’artista utilizza la tecnica del cut-up (smontaggio-montaggio-rimontaggio) per creare una ricombinazione visiva di sequenze video della nota serie televisiva americana Dallas, di news di disastri ecologici, d’immagini frenetiche della borsa, delle favelas e da episodi di cronaca unite con frasi lette dallo stesso autore e tratte dal suo iperomanzo Tristano (1966), edito nel 2007 in volumi tutti diversi fra loro. Adottando ancora una volta un procedimento narrativo basato su un flusso verbale ininterrotto, l’artista rinnova la sua intensa ricerca in campo letterario e tecnologico con un rinnovato impegno verso un nuovo allarme ambientale.
L’appuntamento espositivo si pone, quindi, come nuova occasione per approfondire la sua poetica e il suo impegno sociale, volto a rendere reattivo il pubblico su una delle più gravi minacce del pianeta sia per i disastri che provoca, sia per le speculazioni finanziarie implicate. Ancora una volta, dopo 6.456 ore, 24 ore su 24, in 269 giorni di proiezione a dOCUMENTA (13) ed in importanti gallerie italiane, si torna a discutere sulla serialità della merce e sull’arte come prodotto massificato in cui l’oro nero avvolge immagini ingannevoli e lo stesso sguardo dello spettatore, ora coinvolto in un processo di creazione collettivo e infinito.
Dopo essersi spostato tra città e gallerie, il viaggio di Tristanoil proseguirà al Palazzo Ducale di Genova (dal 23 aprile) e a Venezia ai Magazzini del Sale, dal 28 maggio fino al 30 settembre, parallelamente alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. L’esposizione è a cura della Fondazione Morra di Napoli e la Galleria Michela Rizzo di Venezia.