Nando Crippa – Silent Movie

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA CREDITO VALTELLINESE
Piazza Quadrivio 8, Sondrio, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a venerdì h. 9.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00
chiuso sabato, domenica e lunedì; 25 aprile

Vernissage
01/03/2017

ore 18,30 Sala dei Balli – Palazzo Sertoli

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Nando Crippa
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra Silent Movie, che si sviluppa nella Galleria Credito Valtellinese di Sondrio e nelle sale del Museo Valtellinese di Storia e Arte, ospita 30 sculture (di cui 15 inediti), 1 bassorilievo e 46 disegni colorati di piccolo formato.

Comunicato stampa

La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese inaugura, mercoledì 1 marzo, presso la Galleria Credito Valtellinese di Sondrio, la mostra dell’artista e scultore lecchese Nando Crippa intitolata “Silent Movie”.

Artista originale, Crippa con le sue sculture racconta delle storie. Quelli dell’artista brianzolo (classe 1974) sono, infatti, dei gruppi scultorei colorati in cui i personaggi sono collocati all’interno di precise situazioni: seduti su una panchina, immersi in piscina, sdraiati a letto. Crippa non dedica la sua arte a icone o a personaggi storici, ma focalizza in modo quasi provocatorio l’attenzione dello spettatore su quelle persone semplici e comuni a cui la società, e noi stessi, troppo spesso nel quotidiano non dedichiamo attenzione. Crippa narra un’effimera psicologia dell’irrisolto dove l’uomo è freddato nel calore quotidiano di cui fa parte: inizialmente è soggetto fragile inteso come individuo emozionale, poi diventa oggetto e rappresentazione perfetta di situazioni. E grazie all’utilizzo del colore le sue opere prendono vita.

Il lavoro di Crippa è un racconto fatto di piccoli gesti quotidiani dove tutto è minuscolo anche se ben proporzionato con sculture realizzate in terracotta, materiale semplice in assoluta sintonia con i personaggi che rappresenta.

La mostra Silent Movie, che si sviluppa nella Galleria Credito Valtellinese di Sondrio e nelle sale del Museo Valtellinese di Storia e Arte, ospita 30 sculture (di cui 15 inediti), 1 bassorilievo e 46 disegni colorati di piccolo formato. Un percorso espositivo che vede al centro l’uomo e una riflessione profonda sulla sua esistenza, dove a dominare è la banalità del quotidiano. Personaggi senza tempo, quasi fuori moda, sospesi nei decenni a cavallo tra il Novecento e il nuovo millennio. Uomini di periferia, personaggi quasi asessuati, senza età, uomini e donne soli.

Da un punto di vista artistico i personaggi di Nando hanno rigore e assolutezza in una forma, che evolve senza rivelarsi mai completamente. L’espressività dei personaggi che realizza è trattenuta, gli uomini e le donne non si aprono a sentimenti o ad altre manifestazioni vitali: sono “ometti” alti circa 30 centimetri che rappresentano situazioni e atteggiamenti. L’artista lavora con ossessività sulla ripetizione delle dimensioni e dei gesti e delle movenze, talvolta donandogli un’ironia che sfiora il sarcasmo. E’ un osservatore attento delle umane abitudini che traspone nelle sue opere.

Cavalieri senza cavallo, rare figure femminili vestite in abiti modesti, mai in pantaloni per non dare loro troppa autorevolezza, poca importanza alle cose materiali e agli oggetti. Ciò che conta davvero, per Crippa, è dare vita ai suoi personaggi, dare loro un’anima, riportarli al mondo. Forse, talvolta, sono autoritratti, cloni del suo stesso essere con forme, dimensioni, volti puliti accomunati da un senso di solitudine assoluta che spesso è cercata ma non subita.

Una costante delle sue opere è la staticità dei personaggi e delle situazioni che rappresenta. Uomini e donne distratti, quasi assenti immersi in grandi spazi vuoti; da qui la volontà di presentarli su piastrelle monocolore, come fossero piazze infinite, spazi illimitati in cui ci può essere posto per tutti, ma in cui ci si sente immensamente soli; scale ove non si comprende se sia meglio scendere o salire, coni scivolosi su cui si rimane inspiegabilmente appiccicati in eterno senza mai cambiare quota e stancarsi.

Crippa, in fondo, lavora su di un fermo immagine di storie semplici, che, però, nascondono visioni forti e cariche di riflessi esistenziali. La sua è una narrazione interrotta, ellittica, un “film still” tridimensionale, tragicamente ludico.
La mostra, curata da Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra con Valerio Dehò, è accompagnata da un catalogo edito dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese.
Biografia
Nato a Merate nel 1974, Nando Crippa ha trovato nel tempo una sua cifra stilistica chiaramente individuabile, che costruisce la scena ad una figurina alta 30 cm (in pochi casi le figure sono molteplici, ndr): “la misura dei miei ometti – dice – l’ho trovata con molta fatica, strada facendo; mi ci sono voluti cinque anni! … tutto il resto intorno è in proporzione; non è sofismo, ma un po’ più grande o un po’ più piccolo non va bene. Non ha la stessa efficacia e si capisce con un sol colpo d’occhio.” Dopo aver vinto il Premio Banca Aletti di ArtVerona nel 2006, ha presentato i suoi lavori in ripetute rassegne personali al Castello di Rivara (2006, 2007, 2008), al Museo Casa del Console di Calice Ligure (2006), alla Galleria Seno di Milano (2011), alla Galleria Melesi di Lecco (2012), ad ArtVerona 2012, a Flash Art Event 2013, alla Galleria Armanda Gori di Prato (2014), alla Galleria Comunale di Arte Moderna e Contemporanea – Sala Sant’Ignazio ad Arezzo (2015). Si aggiungono, inoltre, installazioni delle sue opere al Museo Gianetti di Saranno (2013) e al Museo del Parco di Porfofino (2016).