Mystic Room

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIOCORSOCOMO9
Corso Como 9, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
26/11/2015

ore 18

Contatti
Sito web: http://www.tallullahstudio.it
Curatori
Patrizia Madau
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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Tallulah Studio, in collaborazione con Natsuko Toyofuku presenta Mystic Room.

Comunicato stampa

Una stanza, un luogo astratto sospeso tra scultura e pittura, un vero e proprio territorio da esplorare, due artisti, Marianna Bussola e Giorgio Cecchinato, si incontrano, condividono la loro arte e al tempo stesso ne delineano i confini.
Dall’unione dei loro mondi nasce:
“Mystic Room" presso lo SPAZIOCORSOCOMO9 di Milano, un incontro di pensieri e di eclettici racconti di arte.
Pur appartenendo ad identità opposte, gli artisti si confrontano in dissertazioni metaforiche dove le loro opere diventano sintesi e rivelazione dell’interiorità di ciascuno.

Un doppio percorso che si muove esplorando i paesaggi di Marianna Bussola :
raccontare la sua arte è come addentrarsi in un Mandala, un simbolismo magico dell’universo, l’illusione della vita terrena narrata dentro un paesaggio interiore di immagini fatate, astratte, dell’inconscio. Fitte trame evocative : immagini antropomorfe d’un passaggio tra diverse dimensioni, il microcosmo ed il macrocosmo. Terre, oceani e altri luoghi d'acqua, foreste e giardini segreti, vulcani e profondità della terra e del mare, edifici e tane, cieli e stagioni, dove la prospettiva non esiste.

E la doppia anima di Giorgio Cecchinato, tra astrazione dell’arte digitale e la concretezza della scultura. Le figure di Cecchinato declinano la morale del senso significativo, dell’esternazione necessaria, ma sono letteralmente attraversate da "significanti". Il proposito, nel suo lavoro, si delinea in maniera palese diventando essenziale rispetto all’opera finita.
Un’altalena tra la piattezza quasi patinata delle opere su tela e la ricerca del rilievo di una tipologia di scultura che esplora anche le parti interne dell'anatomia umana. Due differenti attitudini in ognuna delle quali si avverte la nostalgia dell’altra, quasi a violare progressivamente il confine delle arti decorative per entrare prepotentemente in quello delle arti visive e viceversa.