Museo Dante
Museo Dante: apre al pubblico il nuovo allestimento nel settimo centenario della morte di Dante.
Comunicato stampa
Consolidare la valorizzazione del culto di Dante con un allestimento contemporaneo e fruibile, che utilizza nuovi linguaggi per dare conto della Commedia e del lascito dantesco è l’obiettivo che ha guidato l’Amministrazione comunale – assessorato alla Cultura nella realizzazione del nuovo Museo Dante, in via Alighieri 2/A, letteralmente a due passi dalla tomba, aperto al pubblico da domenica 16 maggio. Nove le sale, per complessivi 375 metri quadri, che accoglieranno i visitatori, nelle quali i numerosi e preziosi oggetti storici sono ulteriormente valorizzati dalla presenza di oltre 400 immagini e 250 testi: la sala del tempo, quella del volto, la sala Montevideo, le due sale del culto, la sala della fama e le tre della Divina Commedia.
L’allestimento è stato presentato questa mattina in anteprima alla stampa, alla presenza del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, del sindaco di Ravenna Michele de Pascale, dell’assessora comunale alla Cultura Elsa Signorino, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri, del direttore del Centro dantesco dei Frati minori conventuali padre Ivo Laurentini.
Il Museo presenta sia la possibilità di addentrarsi nell’immaginario dantesco con la forza dell’esperienza sensoriale che quella di apprezzare gli oggetti storici che dall’11 settembre 1921 - quando il Museo, allora Museo Dantesco, fu inaugurato in occasione delle celebrazioni del sesto centenario della morte di Dante - danno testimonianza di una vicenda che lega a sé personaggi e capolavori letterari. Il museo fu ideato dall'architetto Ambrogio Annoni (allora Sovrintendente di Ravenna) e da Corrado Ricci, colto studioso di Dante e fondatore della Soprintendenza ravennate.
Il Museo Dante si inserisce in una nuova lettura della zona dantesca, che con il recente restauro della tomba, la futura Casa Dante e altri interventi si configura come parte centrale di un’operazione complessiva di valorizzazione e di innovazione nell’ambito delle celebrazioni del settimo centenario, progettato in accordo con la Regione, il MiC le altre città dantesche e le tante istituzioni culturali nazionali e internazionali che promuovono attività di studio, ricerca e divulgazione.
Preliminare al ripensamento dell’esistente Museo Dantesco è stata la progettazione di un impianto gestionale che mettesse a sistema le diverse competenze e vocazioni connesse al luogo. L’edificio è infatti di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e al suo interno hanno sede la Biblioteca e il Centro Dantesco dei frati minori francescani. Con la convenzione che disciplina il riallestimento e la definizione del modello di gestione del nuovo museo è stata sancita la condivisione istituzionale tra la proprietà del prestigioso complesso monumentale, il Centro Dantesco e il Comune di Ravenna. Si è operato un superamento della storica gestione ripartita per competenza attraverso un allestimento che, ispirato alle moderne tecniche museali, restituisca la pluralità e l’universalità dell’opera dantesca e nel contempo la profonda relazione tra la città e il suo poeta.
Attualmente è in corso il restauro conservativo della cancellata in ferro battuto che dà accesso al Quadrarco di Braccioforte, accanto alla tomba di Dante, realizzata dal veneziano Umberto Bellotto in occasione celebrazioni dantesche del 1921. L'intervento metterà in evidenza il pregio del manufatto del secolo scorso. Il restauro è articolato in due fasi: una fase preliminare di studio, ricerche e campionature che si è conclusa, mentre nelle prossime settimane, a partire dal 17 maggio, inizierà la seconda parte dell'intervento, durante il quale il pubblico potrà comunque accedere al Quadrarco.