Moving Bodies Festival

Informazioni Evento

Luogo
SALA ESPACE
Via Mantova 38, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Orari tutti gli spettacoli ore 21 tranne il venerdi 19 alle ore 20.15.

Vernissage
15/06/2015

ore 21

Contatti
Email: movingbodiesfestival@gmail.com
Sito web: http://movingbodiesbutohfestival.com
Biglietti

Biglietti 12 euro intero, 10 euro ridotto

Uffici stampa
EMANUELA BERNASCONE
Generi
teatro, danza

Il festival Moving Bodies – Butoh & Live art è un festival internazionale che ha luogo a Dublino e Torino curato e diretto da Ambra Gatto Bergamasco.

Comunicato stampa

Il festival Moving Bodies – Butoh & Live art è un festival internazionale che ha luogo a Dublino e Torino curato e diretto da Ambra Gatto Bergamasco. Grazie al successo del 2014, che ha visto la partecipazione di sette artisti internazionali che si sono esibiti a Cork, Dublino e Galway in Irlanda, a Glasgow in Scozia e a Torino in Italia, dal 15 al 20 giugno viene presentata la seconda edizione che ha come tema “Receptacle/Recipiente”.
Il Butoh nasce in Giappone negli anni ’50 come una forma di danza che è anche filosofia e terapia. Tatsumi Hijikata, il suo fondatore, avverte l’urgenza di trovare nuove forme espressive che permettano la ribellione del corpo e dello spirito attraverso un nuovo codice corporeo. Tale desiderio trova ispirazioni nelle atmosfere dell’Espressionismo tedesco, nel teatro della Crudeltà di Anton Artaud, Jean Genet, e dell’Impressionismo. Il più grande interprete delle coreografie di Hijikata fu Kazuo Ohno, riconosciuto come uno dei più grandi interpreti e ballerini al mondo, amico e collaboratore di Pina Bausch, che danzò fino a 104 anni. Poetica, brutale, delicata e travolgente, l’arte del Butoh arriva dritta ai sensi portando gli spettatori in un mondo sensoriale che oscilla tra il pensiero onirico e la brutale bellezza della realtà. Hijikata descrive il Butoh come la perpetua ricerca di un’architettura che permetta all’anima ancora nascosta di trovarsi in un contenitore per potersi esprimere. Il corpo perde la sua linearità, la sua codificazione esplicita: rinunciando all’idea di sé si cede il posto a ciò che è ancora nell’ombra, che deve ancora prendere forma. Hijikata ha spesso confrontato la sua danza a quella contemporanea sottolineando come quest’ultima sa sempre dove sono i piedi, mentre nel Butoh, i piedi sono una ricerca continua nell’ignoto di ciò che può manifestarsi. Il corpo prende così forme astratte, grottesche, poetiche ed evocative. E per poter fare ciò il corpo va allenato rigorosamente partendo dall’immobilità, ai micro movimenti, all’esplorazione di tutte le possibili relazioni partendo sempre dall’interno verso l’esterno. Un gioco infinito tra impulsi manifesti e silenti.

L’urgenza artistica di questa seconda edizione sta nell’affiancare altre arti performative alla filosofia del Butoh per creare un dialogo attraverso la contaminazione e il ritrovarsi in uno spazio che parla di trasmutazioni e nuovi incroci al fine di continuare tradizioni e dialoghi in modo tangibile in una realtà sempre più liquefatta ed evanescente.
Gli artisti presenti a questa edizione appartengono sia al Butoh che alle arti performative, tre famosi artisti giapponesi: Minako Seki, Ken Mai e Natsuko Kono incontrano tre grandi artisti europei: Ambra Bergamasco, Choko-Butoh Research Group e Fergus Byrne.
Minako è un’artista rinomata che da oltre vent’anni lavora a Berlino; Ken Mai, Kazuo Ohno e altre compagnie storiche giapponesi e attualmente lavora a Helsinki in Finlandia; infine la danzatrice Natsuko Kono che per molti anni ha lavorato con le compagnie dei maestri Katsura Kan (Giappone) e Tadashi Endo (Germania) per poi sviluppare la propria visione artistica.
Ambra Bergamasco presenta il suo lavoro di danza Butoh con uno spettacolo dedicato al pittore Francis Bacon sviluppatosi grazie ad una residenza ottenuta con Dance Ireland in Irlanda; Choko-Butoh Research Group (gruppo interculturale da Dublino composto da Edegar Starke, Jack Beglin, Adrienne Wilson, vidoe artista Michela Orlandi con la regia Ambra G. Bergamasco) porterà un lavoro in progress su Bernard Marie Koltes “Lotta di Negro contro Cane”, rielaborazione del testo drammaturgico attraverso il butoh, teatro fisico e l’uso di tecnologie; Fergus Byrne, artista irlandese che lavora e vive a Dublino e ha studiato con Min Tanaka, altro esponente di Body Weather/Butoh in Giappone. Al Festival parteciperanno anche performer piemontesi tra tutti coloro che si sono candidati all’open call indetta dal comitato artistico. Le performers sono Sara Bracco, Maurizia Mannucci ed Elisa Spagone che testimoniano la scelta curatoriale di affiancare ai lavori di giovani artisti in erba l’esperienza di grandi artisti affermati.

Il festival apre il 15/6 con il Butoh Café, serata dedicata alla conoscenza del Butoh attraverso un laboratorio ed improvvisazione aperta a tutti a cura di Ambra Bergamasco.
16/6: Show Case: tre artisti piemontesi esibiranno un work in progress al termine del quale vi sarà una conversazione e spiegazione del lavoro – Sara Bracco, Maurizia Mannucci ed Elisa Spagone
17/6: Francesca Garrone e Natsuko Kono
18/ 6: Fergus Byrne + Choko Butoh Research Group
19/6: Ambra G. Bergamasco e Ken Mai
20/6 Minako Seki

Ambra Bergamasco cresce e si forma con il teatro d’arte sperimentale e drammatico dei suoi genitori. Già da giovanissima partecipa ai progetti internazionali di Ulla Alasjarvi e Beppe Bergamasco. Il ricco humus artistico e teatrale le fa scegliere di collaborare con personaggi del calibro di Mallika Sarabhai e successivamente sperimenta diverse forme artistiche per poi innamorarsi del Butoh grazie ad un incontro con Anna Vullo, con la quale si forma per due anni di lavoro intenso. Crea insieme a Paola Falasco Simone Sandretti Alberto Trapani il gruppo artistico “Le Sorpresine Selvagge” con il quale il desiderio è di portare l’arte nel sociale. Nel 2000 si sposta a Dublino, città nella quale risiede e si laurea in antropologia culturale e prosegue con un dottorato di ricerca in geografia urbana e arte per il quale crea una metodologia collaborativa con Dario La Stella e Valentia Solinas “Senza Confini di Pelle”. Il tema centrale del dottorato è la partecipazione culturale e la rigenerazione urbana di Borgo Rossini, Torino. Attualmente, Ambra organizza classi di Butoh, cura il Moving Bodies ed il Butoh Film Festival a Dublino, partecipa al progetto “The Geographical Turn” condotto dal Prof. Gerry Kearns e Dr. Karen Till con il Dipartimento di Geografia a Maynooth, Irlanda.