Motus – Nella tempesta

Informazioni Evento

Luogo
TEATRO ERA
Via Dell'indipendenza , Pontedera, Italia
Date
Il
Vernissage
10/04/2015

ore 21

Biglietti

intero 15 € - Ridotto 12 € - Studenti 10 €

Artisti
Motus
Generi
performance - happening, serata - evento, teatro
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I Motus presentano Nella Tempesta: una riflessione sul teatro contemporaneo e sulle intemperie del presente.

Comunicato stampa

Venerdì 10 aprile alle ore 21 al Teatro Era di Pontedera i Motus presentano Nella Tampesta, con la regia di Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, l'interpretazione di con Silvia Calderoni, Glen Çaçi, Ilenia Caleo, Fortunato Leccese, Paola Stella Minni.
I Motus, gruppo di ricerca radicale che ha segnato profondamente il teatro post-anni Novanta, portano avanti il processo di rivisitazione e tradimento, giungono a una rilettura de La Tempesta di Shakespeare per soffermarsi sulle intemperie degli ultimi anni, sul tema del naufragio di una moderna Lampedusa.
Lo spettacolo è nato a New York quando i Motus, ospiti del Living Theatre e di Judith Malina, sono rimasti bloccati dalla tempesta dell'uragano Sandy. Hanno scelto di mettere in scena Nella Tempesta per rispondere alla domanda a quale sia il futuro che attende tutti noi. Lo spettacolo prende il via dal rapporto tra i personaggi principali dell'opera, Prospero e Ariel e Calibano. Prospero è visto come emblema del potere, Ariel e Calibano rappresentano invece le due voci della protesta, della ribellione.
È uno spettacolo complesso che parte da una ricerca sulle tempeste personali che motivano gli attori, i registi e i drammaturghi. Allo stesso tempo indaga sulle tempeste sociali che agitano fuori e dentro gli spazi occupati, dove si possono incontrare chi ha vissuto le tempeste politiche e personali fino a rischiare la vista per cercare un’alternativa possibile.
Lo spettacolo utilizza molteplici linguaggi ed è costruito solo con le coperte, senza scenografie costose e pesanti. La compagnia ha pensato a un oggetto facile da reperire e ridistribuire in ogni città. Ha immaginato non una scena da abitare, ma semplici oggetti quotidiani da trasfigurare, perché anche nella produzione teatrale si possono cercare altre modalità di “riduzione controllata” degli sprechi.
Si chiede al pubblico di arrivare in teatro con una coperta, piccola o grande, leggera o pesante, vecchia o nuova: sarete voi a rendere possibile la messa in scena, che preferiamo immaginare come creazione partecipata.
Sarà allestito un campo, una città istantanea, nomade, come nomade, sino a ora, è stato il percorso della compagnia.
È un invito che fa appello alla disponibilità di ciascuno, nel totale rispetto della libertà di accettare o meno questa sollecitazione. Al termine dello spettacolo le coperte saranno donate alla SPRAR Unione dei Comuni della Valdera c/o Comitato Arci della Valdera e alla Cooperativa ARNERA che gestiscono due progetti di accoglienza profughi e richiedenti asilo sul territorio Pisano e dell’Unione Valdera. Per info: www.serviziocentrale.it - www.arnera.org

Al termine dello spettacolo è previsto un dj set con Silvia Calderoni, attrice, performer, d-jay formatasi negli ambienti dell’underground artistico e teatrale europeo, da sempre appassionata per la selezione musicale e le serate d-j set.
La sua è una performance in cui il corpo dell’artista e la musica selezionata, mash-up tra elettronica, electropunk, 80’s, new wave e trash, si fondono in un’unica esplosione di energia.

Motus
NELLA TEMPESTA
uno spettacolo di Enrico Casagrande, Daniela Nicolò
con Silvia Calderoni, Glen Çaçi, Ilenia Caleo, Fortunato Leccese, Paola Stella Minni
una produzione Motus con Festival TransAmériques, Montréal / Théâtre National de Bretagne, Rennes / Parc de la Villette, Parigi / La Comédie de Reims - Scène d’Europe, Reims / Kunstencentrum Vooruit vzw, Gent / La Filature, Scène Nationale,
Mulhouse / Festival delle Colline Torinesi, Torino / Associazione dello Scompiglio, Vorno / Centrale Fies - Drodesera Festival, Dro / L’Arboreto - Teatro Dimora, Mondaino

ESTRATTI STAMPA
La presenza più corposa è quella dei Motus, a partire da una mostra fotografica che rimette insieme i pezzi della sua storia più recente, l’incontro con la tempesta shakespeariana e con Judith Malina. Il gruppo diretto da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò ripresenta lo spettacolo molto bello che ne è nato e che a un anno di distanza appare ancora più compatto e coinvolgente in quel suo andare dentro e fuori il testo, dalla Tempesta post-coloniale di Aimé Césaire alle peripezie di un sans-papier albanese precipitato nel ruolo di Calibano.
Gianni Manzella, Il manifesto, 26 luglio 2014

Magnifico! Uno spettacolo capolavoro a molteplici strati e linguaggi, “La tempesta” shakespeariana riscoperta con fedeltà ma in nuovi modi (per l’aspetto metateatrale, i personaggi, le loro relazioni e gli infiniti sensi), altri testi e citazioni che si rispecchiano e dialogano fra loro, il nostro presente d’intemperie reali e metaforiche, paure profonde che agitano e turbano, le esperienze sull’isola/palcoscenico, di chi abita recitando, vivendoci, tutto questo e molto di più avvolto, intrecciato, attraversato dalla poetica coerente e nello stesso tempo e ogni volta colma di sorprese dei magnifici Motus, sempre perfetto, nell’assoluta complessa fluidità, l’aspetto visivo tra luci e ombre, molto bravi, capaci di mettere in gioco anche un’intesa fisicità, tutti gli interpreti, Silvia Calderoni, innanzi tutto, una presenta scenica sempre dall’eccezionale energia magnetica, ma ben affiancata da Glen Çaci, Ilenia Caleo, Fortunato leccese e Paola Stella Minni.
Valeria Ottolenghi, Gazzetta di Parma, 13 aprile 2014

Dal Living Theatre al presente, passando per Shakespeare, i Motus stimolano una riflessione sul potere del teatro e sulla sua possibilità di avviare le trasformazioni […]. Grazie all’espediente del metateatro, lo spettacolo diventa una riflessione sul teatro come luogo del possibile, spazio in cui si modificano per un tempo limitato le relazioni tra gli individui, sulla base di una convenzione, di un codice condiviso da spettatori e attori. Nel teatro come nella vita, si è spinti all’azione da un’imposizione di potere, da un “passaggio” di poteri: dal regista agli attori, dagli attori agli spettatori, i quali a loro volta adoperano “the power of participation”.
Renata Savo, scenecontemporanee.it, 9 aprile 2014

Nella Tempesta è una riflessione sul potere che rivisita il classico inglese riconoscendo nell’isola del naufragio una moderna Lampedusa (da alcuni studiosi individuata proprio come l’isola shakespeariana), una terra che nel testo di partenza Gonzalo descrive libera da confini, sovrani e proprietà privata – e che prestissimo verrà criticamente rielaborata dalla domanda «Where is the master?» […] Quello dei Motus è uno spettacolo complesso e vario che parte da uno studio delle tempeste personali che animano gli attori, i registi, drammaturghi; di quelle sociali che si agitano fuori e dentro i luoghi occupati e nelle strade dove si incontrano quei migranti che hanno attraversato tempeste politiche e personali fino a rischiare la vita per un desiderio infine disatteso.
Marilu Ursi, Ipool.it, 11 aprile 2014

Irresistibili Motus: nel nuovo spettacolo gli attori della compagnia romagnola conducono gli spettatori, tra flutti agitati verso il “brave new world” dell’attualissima isola dove il mago Prospero governa e nulla è come sembra.
Anna Abate, L’Espresso, 9 maggio 2014