Monica Bonvicini – Pleasant

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Via Alessandro Stradella 7, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
30/03/2022

ore 10

Artisti
Monica Bonvicini
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Per la sua terza mostra in galleria, Monica Bonvicini continua ad approfondire l’indagine sul linguaggio, la poesia e lo spazio – campi da articolare nuovamente a partire da una premessa femminista.

Comunicato stampa

Per la sua terza mostra in galleria, Monica Bonvicini continua ad approfondire l’indagine sul linguaggio, la poesia e lo spazio – campi da articolare nuovamente a partire da una premessa femminista. La mostra prende il titolo da una serie di nuovi lavori, specchi dipinti con frasi e citazioni di donne scrittrici, tra le quali Amelia Rosselli, Lydia Davis, Diana Williams e Natalia Diaz. Queste parole, elementi ricorrenti nell’opera di Monica Bonvicini, non vogliono essere in alcuna maniera premurose o confortanti, quanto piuttosto l’esatto opposto. Le opere e le citazioni riflettono sugli spazi domestici mentre si specchiano a vicenda, in un sovrapporsi di voci che trasforma lo spazio della galleria in una serie di puzzle.

Alcuni dei lavori sono stati realizzati dipingendo direttamente sul vetro, altri sono stati mantenuti al loro stato naturale per conservare il riflesso all’interno delle lettere. Questi, composti talvolta di tre sole parole, sono in grado di descrivere un intero ambiente e al contempo di innescare un’osservazione della situazione: che spazi sono questi, a chi appartengono queste voci? Sensazioni di grandiosità, di solitudine, di brama e humor sono presenti in questi lavori di cui si può dire tutto, tranne che siano piacevoli (pleasant).

La scelta dei colori per queste opere deriva dal ritratto fotografico di Virginia Woolf eseguito da Gisele Freund nel 1939. Nell’immagine la possiamo vedere seduta su una sedia con un libro in grembo e una sigaretta tenuta in mano. I suoi vestiti sono scelti con cura per accordarsi agli interni e sullo sfondo si possono notare un murale e delle stoffe di Bell & Grant.

Il tema della vita domestica – e del malessere che ne consegue – emerge anche in una serie di sculture che, insieme agli specchi, sono esposte per la prima volta in questa occasione.