Mongezi Ncaphayi & Asha Zero – aaa_bstract travelling

Informazioni Evento

Luogo
C-GALLERY
Via Privata Giovanni Ventura 6, 20139, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
20/11/2018

ore 18,30

Artisti
Mongezi Ncaphayi, Asha Zero
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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C-Gallery è lieta di presentare “aaa_bstract travelling”: Un dialogo visivo tra le opere di Asha Zero e Mongezi Ncaphayi che si articola sul linguaggio astratto adoperato dai due artisti sudafricani.

Comunicato stampa

C-Gallery è lieta di presentare “aaa_bstract travelling”: Un dialogo visivo tra le opere di Asha Zero e Mongezi Ncaphayi che si articola sul linguaggio astratto adoperato dai due artisti sudafricani.

All’apparenza collage, i lavori di Asha Zero sono dipinti iperrealisti realizzati con la tecnica del trompe l’oeil. Le opere – ideate dall’incontro tra dadaismo, urban art, e astrattismo – sono il risultato di giustapposizioni, a prima vista discordanti, di elementi presi in prestito da scenari urbani e multimediali. Sincretismi armonici che si snodano tra linee e frammenti di colore, ambiguità e certezze, vacuità e presenza. Una metafora della condizione umana riprodotta dall’interazione di vari codici visivi adottati da Zero.

I lavori di Asha Zero sono stati presentati a livello nazionale e internazionale presso istituzioni come Iziko South African National Gallery (Cape Town), SMAC Gallery (Cape Town), The Armory Show (New York) o Artissima (Torino). Le sue opere, inoltre, sono incluse in diverse collezioni, tra cui: la Matthais & Gervanne Leridon Collection, la Jack Ginsberg Collection, The Sanlam Art Collection e la Campbell Smith Art Collection.

I lavori di Mongezi Ncaphayi sono concepiti da una sensibilità jazzistica. Come una composizione jazz, i dipinti astratti di Ncaphayi nascono da un’improvvisazione, un’intuizione. Una pennellata spontanea che introduce una seconda, e che a sua volta indirizza una terza. È l’opera che conduce l’artista – creando virtuosismi e dinamismi che prendono forma sulla carta. Nei dipinti di Ncaphayi, la ritmicità musicale è visibile. Ma non è solo l’occhio ad interagire con il linguaggio dell’artista: i suoni precedono i colori utilizzati da Ncaphayi.

Vincitore di diversi premi, tra cui l’Atelier Gerard Sekoto Award, Ncaphayi ha esposto a livello internazionale in mostre collettive e personali: The Rubell and Norman Schafler Gallery, Pratt Institute (New York), The Fondazione Giorgio Cini (Venezia), il Museo Carlo Bilotti (Roma), SMAC Gallery (Cape Town), 1:54 Contemporary African Art Fair (Londra), per citarne alcune. Le sue opere fanno parte di collezioni prestigiose come il Smithsonian National Museum of African Art (Washington DC), il Museum of Fine Arts (Boston), la Thami Mnyele Foundation (Amsterdam), The Ampersand Foundation (Londra), la Luciano Benetton Foundation (Treviso) o Mastercard Collection (Johannesburg).