Miscer’Traxler – This is My Forest: The Harvest Cycle

Informazioni Evento

Luogo
CERP - CENTRO ESPOSITIVO ROCCA PAOLINA
Piazza Italia 11, Perugia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
03/06/2011
Contatti
Sito web: http://www.mischertraxler.com
Catalogo
Catalogo: a tiratura limitata con copie numerate
Patrocini

della Fondazione Guglielmo Giordano
Con il sostegno di Listone Giordano

Artisti
Miscer’Traxler
Curatori
Barbara Brondi, Marco Rainò
Generi
design, personale
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Un’installazione di Mischer’Traxler alla Rocca Paolina di Perugia a cura di Barbara Brondi e Marco Rainò, realizzata in esclusiva per FestArch con il supporto di Listone Giordano e il patrocinio della Fondazione Guglielmo Giordano.

Comunicato stampa

L’installazione This is My Forest: The Harvest Cycle è dedicata ad una selezione di progetti recenti firmati da Mischer’Traxler. Ideata e curata da Barbara Brondi e Marco Rainò, l’installazione è compresa in due ambienti comunicanti affacciati sulla centrale via Bagliona all’interno del complesso della Rocca Paolina, suggestiva “città sotterranea” nel cuore di Perugia. Nel disegno dell’allestimento, lineare e concepito in modo da dare massimo risalto ai lavori esposti, il percorso di visita ha due punti focali, uno per ciascun ambiente, corrispondenti alla presenza di due piattaforme in tavole di legno naturale dove trovano posto i progetti protagonisti, The Idea of a Tree, Limited Moths e Drawing Time, quest’ultimo ideato e realizzato dai designer per l’occasione.
Miscer’Traxler contribuiscono al progetto di allestimento dell’ambiente ideando una sequenza di rami d’albero di medie dimensioni, composti in gruppi, che spiccano dal piano continuo del parquet in corrispondenza dei nodi presenti sulle tavole e configurano una piccola “foresta da camera”; la loro presenza, concretamente organica, rimanda poeticamente al confronto con il mondo naturale e al tema del delicato rapporto dell’uomo con l’ecosistema, che tutti i lavori esposti in mostra, a vario titolo e con sensibilità distinte, affrontano e interpretano.
Note su DRAWING TIME (2011)
Drawing Time è un progetto che consente la registrazione visiva del tempo che trascorre. Il dispositivo immaginato da Mischer’Traxler funziona come un orologio che, pur non segnalando l’ora esatta attraverso un codice universalmente interpretabile, manifesta l’accumulo di periodi e intervalli attraverso un’autonoma produzione di segni grafici su una superficie piana verticale.
L’apparecchio, concepito come un’installazione ambientale, trae ispirazione dallo Spirografo, uno strumento di disegno ciclico attraverso il quale tracciare curve epicicloidi e ipotrocoidi.
Grazie al movimento congiunto e sincronizzato delle sue componenti meccaniche, Drawing Time è in grado di produrre forme connotate da una certa complessità; ogni giorno l’orologio/spirografo disegna due sagome curvilinee, una realizzata per indicare i minuti primi, l’altra per visualizzare le ore comprese in un ciclo quotidiano.
Dopo ventiquattro ore, il dispositivo di tracciamento grafico si sposta in un altro punto della superficie che utilizza come “tavolozza” di rappresentazione, comandato da un impulso che trasmette al “terminale scrivente” nuove coordinate cartesiane in maniera casuale, a significare l’incertezza del futuro. Il tempo trascorso viene così “fissato” da disegni che si manifestano lentamente, con il passare dei giorni, accostandosi o sovrapponendosi l’uno all’altro e originando nel lungo periodo una composizione grafica di grande impatto visivo.
Concepito appositamente per la mostra This is My Forest: The Harvest Cycle nello scenario della Rocca Paolina di Perugia, Drawing Time invita a riflettere sulle modalità di percezione attraverso le quali ogni individuo registra il trascorrere del tempo e, più nello specifico, sui concetti di crescita, sviluppo, ripetizione e proliferazione riferiti ad un determinato lasso temporale.
THIS IS MY FOREST: THE HARVEST CYCLE / COMUNICATO STAMPA PAGINA 2/3
Mischer’Traxler: note biografiche
Dopo aver conseguito il Master in Conceptual Design in Contest alla Design Academy di Eindhoven, Mischer’Traxler hanno progettato e realizzato prodotti, complementi d’arredo e allestimenti con un approccio al design di tipo sperimentale e concettuale. La prassi operativa seguita dai due designer riguarda l’esame, la ricerca e l’analisi, portandoli a sviluppare concetti, sistemi e visioni globali piuttosto che singoli prodotti.
I loro lavori sono stati esposti in mostre internazionali e in numerosi festival di arte e design.
La mensola Limited Fungi fa parte della collezione Droog mentre il progetto The Idea of a Tree ha vinto l’Austrian Experimental Design Award 2009, il DMY Award 2009, ha ricevuto una menzione d’onore al Prix Ars Electronica 2009 ed è stato selezionato per il premio Brit Insurance Design del 2010.
Nel 2011 Mischer’Traxler sono vincitori del Design Miami/Basel Designer of the Future Award.
Katharina Mischer (Austria, 1982) e Thomas Traxler (Austria, 1981) vivono e lavorano a Vienna.
www.mischertraxler.com
Barbara Brondi e Marco Rainò: note biografiche
Barbara Brondi (Torino, 1970) e Marco Rainò (Torino, 1970) sono architetti, interessati alla sperimentazione attraverso la pratica del progetto, della ricerca teorica e dell’impegno critico nei campi dell’architettura e del design contemporaneo.
Ideatori di vari progetti espositivi ed editoriali, sono curatori del programma IN Residence e degli eventi a questo collegati, come la serie di laboratori tematici annuali e la mostra collettiva Ten Small Atlases / Ten Processes Behind Ten Objects realizzata a Milano durante il Fuorisalone 2010. Nel contesto di Altissima 17, internazionale di arte contemporanea a Torino, sono nominati curatori di Altissima Design, ideando la mostra collettiva Visualising Transformation.
Nel 2002 fondano brh+, studio attivo nell’ambito della progettazione ad ampio spettro derivata dal concetto di architettura aperta alla convergenza tra discipline; il loro lavoro è espressione di una pratica che ricorre a strumenti di indagine e metodi di elaborazione di volta in volta riconfigurabili.
www.brh.it
LISTONE GIORDANO
Listone Giordano rende omaggio al genio, inteso come creatore che arricchisce il mondo di nuove forme, traendo spesso ispirazione da ciò che già esiste in natura, ma scomponendo e reinterpretando il tutto attraverso lo sguardo laterale della propria fantasia e sensibilità. Senza questa assoluta originalità il genio non sarebbe creatore, e non s’innesterebbe alla natura, traendone tutto il potere. Listone Giordano ha sempre attinto a questo valore basilare della creatività italiana portandone il riflesso nei propri prodotti. FONDAZIONE GUGLIELMO GIORDANO La Fondazione Guglielmo Giordano, nata nel 2000, è intitolata alla memoria di Guglielmo Giordano con il preciso intento di svolgere la propria azione negli stessi ambiti ove si esplicarono la ricerca scientifica e gli interessi culturali del celebre tecnologo italiano. Ubicata in Umbria nella prestigiosa sede di Villa Spinola, dimora tardo seicentesca immersa in un parco secolare, la Fondazione è impegnata a promuovere eventi nel campo dell’arte, dell’architettura e del design intrattenendo rapporti di collaborazione con istituti universitari e centri studio specializzati.