Miniartextil 2011 – Energheia

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE ANTONIO RATTI - VILLA SUCOTA
Via Per Cernobbio 19, Como, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
24/09/2011

ore 13.30

Curatori
Luciano Caramel
Generi
arte contemporanea, collettiva

La Fondazione Antonio Ratti ospita una sezione della mostra Energheia – 2011miniartextilcomo – XXI Mostra Internazionale d’Arte Tessile Contemporanea.

Comunicato stampa

Una sezione di Miniartextil 2011 nella sede della
Fondazione Antonio Ratti
24 settembre – 20 novembre 2011
Fondazione Antonio Ratti, Villa Sucota, Via Cernobbio 19
Como
Inaugurazione
Sabato 24 settembre ore 13.30
La Fondazione Antonio Ratti ospita dal 24 settembre al 20 novembre
una sezione della mostra Energheia - 2011miniartextilcomo - XXI
Mostra Internazionale d’Arte Tessile Contemporanea.
Miniartextil, è ideata e organizzata all’Associazione culturale
Arte&Arte di Como e curata da Luciano Caramel.
Nelle sale al pian terreno di Villa Sucota saranno esposte le opere di
due grandi artisti del novecento:
“Vestito Terremoto” di Joseph Beuys, realizzato il 17 aprile 1981
nell’allestimento Terremoto in Palazzo, dedicato al disastroso sisma
che aveva colpito Irpinia e Basilicata nel 1980, e il video “Diagramma
terremoto” di Mario Franco, che documenta la performance di Lucio
Amelio e presenta anche un’intervista all’artista tedesco.
“Bachi da setola”, di Pino Pascali, realizzato nel 1968, poco prima
della scomparsa dell’artista. L’opera fa parte della serie delle “finte
sculture”: grandi animali leggeri come nuvole. Insieme a Bachi da
setola saranno esposti anche due disegni dell’artista dal titolo
“Impronta” e “Sei bachi da setola di diversi colori”
Joseph Beuys nasce a Krefeld nel 1921 in Germania. Entra a far
parte della Hitler-Jugend (Gioventù Hitleriana). Nel 1940 si arruola
nell'aviazione; nel 1943 in Crimea il suo aereo viene abbattuto e
Beuys subisce gravi ferite. Di nuovo in azione nel 1944, viene fatto
prigioniero dagli Inglesi e liberato nel '45. Nel 1953 tiene una prima
mostra personale. Collabora con Mataré a lavori impegnativi; i
soggetti sono composizioni di figure e rappresentazioni di animali.
Nel 1958 lavora al monumento commemorativo dei caduti in guerra a
Brüderich; nel 1961 Joseph Beuys ottiene l'incarico di insegnante di
scultura monumentale alla Kunstakademie di Düsseldorf. Nel 1962
Entra in rapporto con George Maciunas e Nam June Paik, con i quali
prende parte ai primi eventi di Fluxus a Copenhagen, Londra e
Wiesbaden. Nel 1963 è tra i principali organizzatori di Festum
Fluxorum Fluxus, tenutosi presso la Kunstakademie di
Düsseldorf. Negli stessi anni Beuys inizia a impiegare materiali come
il feltro e il grasso, che entrano in oggetti-sculture-installazioni,
concepibili come il risultato finale di operazioni artistiche volte a
generare consapevolezza critica nel pubblico. Nel 1964 hanno luogo
le prime "Aktionen" (Azioni). Nel 1965, presso la Galerie Schmela di
Düsseldorf, ha luogo la prima mostra di Beuys. Nel 1977 prende
parte a Documenta 6, dove presenta la Aktion Honigpumpe am
Arbeitsplatz. Alla Biennale di Venezia del 1976 espone nel padiglione
tedesco l'installazione Straßenbahn-Haltestelle. Nel 1979 ha luogo
una retrospettiva al Guggenheim Museum di New York.
Nel 1982 partecipa a Documenta 7, dove organizza 7000 Eichen.
Stadt Verwaldung statt Stadt Verwaltung. 7000 blocchi di basalto
vengono collocati sulla Friedrichsplatz, destinati ad essere rimossi in
rapporto alla piantumazione della città. Nello stesso anno Beuys
partecipa a "Zeitgeist", dove occupa la sala centrale con
l'installazione Hirschdenkmäler. Beuys muore a Düsseldorf nel 1986.
Pino Pascali nasce a Bari il 19 ottobre 1935. In seguito la famiglia si
trasferisce a Polignano a Mare. Nel 1955 abbandona il liceo
Scientifico a Bari per andare a conseguire la maturità artistica a
Napoli.
Nel 1956, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Roma, al corso di
scenografia tenuto da Toti Scialoja. Durante gli anni dell'Accademia
comincia a frequentare gli artisti del cosiddetto Gruppo di Piazza del
Popolo e a seguire i cicli di conferenze sull'arte contemporanea alla
Galleria Nazionale di arte moderna. Già prima di diplomarsi, nel 1959
con il massimo dei voti, inizia a lavorare come aiuto scenografo in
alcune produzioni Rai e a collaborare con lo Studio Saraceni e la
Lodolofilm come scenografo, grafico e creativo per la pubblicità
televisiva, realizzando bozzetti, creando personaggi e cortometraggi
per gli spot pubblicitari. Collaborerà con la Lodolofilm fino all'anno
della sua morte, anche in virtù del forte legame di amicizia con
Sandro Lodolo.
Nel gennaio 1965 espone i suoi lavori alla Galleria la Tartaruga, di
Plinio de Martiis ( fra cui Pezzi di donne, Muro di pietra e Ruderi sul
prato), in aprile presenta il Teatrino alla libreria Feltrinelli e nell'estate
realizza per la galleria La Salita l'installazione-performance
Requiescat: funerale di Corradino di Svevia e dell'arte del momento,
in cui egli stesso è l'officiante. Ancora nel 1965 tiene una personale a
Palermo e partecipa a una serie di collettive: Premio Termoli, Galleria
Ferrari a Verona, Premio Michetti a Francavilla a Mare, Luna Park a
Firenze e “Art actuelle en Italie” a Cannes.
Nel 1966 presenta le armi alla Galleria Sperone di Torino e comincia
a lavorare alle prime opere in tela bianca su centine. Al Premio
Avezzano presenta Bucranio e Trofei di caccia, e al Premio Spoleto
Due code di balena. In autunno tiene una mostra da Fabio Sargentini
con il “ciclo degli animali” e dei “trofei” e Il mare, Barca che affonda,
Balene. Nello stesso anno è presente anche: a Napoli alla Libreria
Guida in una mostra con Renato Mambor, curata da Achille Bonito
Oliva; all'Obelisco e alla Tartaruga di Roma; all'Esposizione
Internazionale di Scultura contemporanea a Parigi; alla VI mostra
Jugoslavia-Italia a Porec; alla Galleria Deposito a Genova.
La sua prima personale fuori dall'Italia è alla Thelen Galerie di Essen
in Germania nel 1967. In giugno presenta un ciclo di nuove opere
“elementi della natura”: Pozzanghere, 1 metro cubo di terra e 2 metri
cubi di terra (che ripresenterà anche alla mostra a cura di G. Celant “
Arte povera – Im spazio” a Genova). In luglio a Foligno presenta
l'opera 32 metri quadrati di mare circa e alla VI Biennale di San
Marino Confluenze.
Alla mostra “Exhibition of Italian contemporary art” a Tokyo e Kyoto,
presenta Ricostruzione della balena. In ottobre espone Campi
coltivati, Cornice di fieno e Canali di irrigazione alla galleria Jolas di
Milano, presentato da Cesare Brandi. In dicembre alla Galleria
Nazionale di arte moderna di Roma, insieme a Eliseo Mattiacci
presenta Campi arati e Canali di irrigazione.
Sempre nel 1967: Premio Modigliani a Livorno; “Realtà dell'immagine
e strutture della visione” al Cerchio di Roma; “Oltre la scultura” a
Pescara, Expo 67 a Montreal; “Salone internazionale dei giovani”, a
Palazzo Ancarani a Spoleto; “Proposte Uno” ad Avezzano; Mostra di
arte contemporanea a Tokyo; V Biennale dei Giovani a Parigi; III
Rassegna arte del Mezzogiorno a Napoli; IX Biennale di San Paolo;
“Art Objectif” a Parigi.
Nel gennaio del 1968 espone alla Galleria Ars Intermedia a Colonia.
A febbraio presenta Vedova blu, opera del nuovo ciclo ideato per la
VI Biennale di Roma al Palazzo delle Esposizioni. A marzo alla Jolas
Galerie di Parigi con la presentazione di Giulio Carlo Argan espone
per la prima volta i Bachi da setola. In maggio espone allo Extra
Stadt Museum di Wiesbaden e alla XXXIV Biennale di Venezia è
presente con una sala personale: Pelo, Contropelo, Cesto, Stuoia, Le
penne d'Esopo, Archetipo, Solitario e Liane. Fu la sua
consacrazione: dopo la scomparsa, a mostra ancora aperta, gli
venne assegnato il Premio internazionale per la Scultura.
Assieme a Fabio Sargentini, Jannis Kounellis e Eliseo Mattiacci
partecipa al film di Luca Patella SMKP2. Nello stesso anno : Young
Italians a Boston, Arte viva alla galleria Feltrinelli di Trieste, Cento
opere d'arte italiana dal futurismo ad oggi a Varsavia, Bochum,
Malmo, Colonia e Stoccolma.
L'11 settembre 1968 muore a Roma in seguito ad un incidente di
moto, avvenuto il 30 agosto.