Milano
La mostra vuole indagare la metropoli lombarda nella sua complessità attraverso la visione critica di personalità artistiche che hanno subito il fascino della sua bellezza, che ne abitano la dimensione autentica oltre che personale, rappresentandone, con sensibilità estremamente realistica, le ansie e le forme caotiche.
Comunicato stampa
La mostra vuole indagare la metropoli lombarda nella sua complessità attraverso la visione critica di personalità artistiche che hanno subito il fascino della sua bellezza, che ne abitano la dimensione autentica oltre che personale, rappresentandone, con sensibilità estremamente realistica, le ansie e le forme misurate oltrechè caotiche.
G. LODIGIANI: le sue sculture traducono la forma umana in superfici di bronzo lucente reso vivo dalla potenza dei gesti. I corpi sono colti nell’attimo di un passo di danza o al culmine dell’atto d’amore. Le sue opere sono al tempo stesso purezza, forza e passione.
G. LO PRESTI: autore di composizioni surreali, recupera la dimensione di quotidianità e la proietta in una sfera più profonda i cui drammi sono evidenziati dall’attenzione ai dettagli. Sposta la rappresentazione dal campo del racconto ad una sfera più concettuale.
M. ANSELMI: i suoi quadri rispecchiano un approccio emotivo nei confronti della realtà in cui abbozzi incerti, volutamente non finiti, rispecchiano l’intento di raccontarsi accompagnato dalle parole che a volte emergono dai lavori con esiti finemente astratti.
L. BIANCHINI: si esprime attraverso un gesto misurato ma istintivo. Le sue sono opere astratte ed al tempo stesso ricche di riferimenti figurativi, dalla luminosità diffusa, che esprimono con eleganza un vago senso di ottimismo
L. FORNASIERI: insolite prospettive rendono i suoi lavori immediatamente riconoscibili. Attraverso una pennellata intensa e carica di emotività, riesce a trasformare gli oggetti del quotidiano in icone della moderna Milano
M. PREVITALI: le pennellate corpose, cariche ma al tempo stesso delicatissime, sembrano sfilacciarsi nella nebbia di una Milano malinconica e piena di attese in cui i veri protagonosti sono gli edifici ed i cantieri urbani.
SI-YOUNG: folle di persone frettolose e distratte o ingorghi di auto vengono osservati attraverso un vetro appannato pulito solo al centro da una mano; una sorta di filtro dal quale guardare e che l’artista pone tra sé e la città.