Mikhail Karikis – Children of Unquiet

Informazioni Evento

Luogo
VILLA ROMANA
Via Senese 68, Firenze, Italia
Date
Dal al
Vernissage
03/07/2014

ore 18,30

Artisti
Mikhail Karikis
Generi
fotografia, arte contemporanea, personale
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La mostra presenta – per la prima volta in Italia – un nuovo corpo di lavori che l’artista ha prodotto a partire dal complesso contesto naturale, storico e socio-economico della cosiddetta Valle del Diavolo, in Toscana.

Comunicato stampa

La mostra presenta - per la prima volta in Italia - un nuovo corpo di lavori che l'artista ha prodotto a partire dal complesso contesto naturale, storico e socio-economico della cosiddetta Valle del Diavolo, in Toscana. Elemento nodale del progetto è l’omonimo film, che ritrae l’orchestrazione di un’occupazione ludica di quel che resta dei villaggi operai e dei siti industriali loro adiacenti.

Oltre al film, la mostra include una serie fotografica e un film in Super8 che catturano le visioni che i bambini, interpellati sul futuro dei villaggi abbandonati, hanno disegnato, nel corso di un workshop con l’artista. Il corpus dei lavori comprende anche un vinile intitolato 102 Years Out of Synch in cui la fanno da protagonisti le leggende legate al luogo, i riferimenti letterari e cinematografici dell’Inferno di Dante e il suo immaginario acustico – e un gioco in scatola progettato dall’artista come attivatore di processi decisionali e come strumento di analisi dei dilemmi e dei conflitti che fanno eco alle più diffuse preoccupazioni sul futuro di questa regione.

La mostra, organizzata da Villa Romana in collaborazione con Radio Papesse, è accompagnata dal catalogo Children of Unquiet, progetto grafico di Heartfelt Studio, edizioni future perfect.

Children of Unquiet è supportato da Arts Council England, Art Sheffield 2013, Toscanaincontemporanea 2013 – Regione Toscana, Comune di Pomarance. L’omonimo film è stato commissionato da Art Sheffield 2013.

Maggiori informazioni sulla mostra: [email protected]

MIKHAIL KARIKIS è un artista greco che vive e lavora a Londra. La sua pratica interdisciplinare deriva da una lunga ricerca sul ruolo del suono e della voce nell’emergenza di quel senso di collettività che lega e dà forma alla vita delle persone, alla loro identità professionale, sfidando allo stesso tempo le convenzioni politiche e culturali dominanti. Il suo lavoro è stato presentato ed esposto di recente alla Biennale di Sydney (2014), alla Tate Britain (2014); alla Aichi Triennale, Giappone (2013); a Manifesta 9, Belgio (2012); nel Padiglione Danese, 54ma Biennale di Venezia (2011).