Migrant workers journey
E’ questo che ci mostrano le immagini nitide e dirette di Michele Palazzi e Alessandro Penso: la condizione degli immigrati che lavorano come stagionali nei campi della Basilicata, della Calabria e della Puglia, ma anche e soprattutto la loro devastante disperazione. Una disperazione che emerge con forza, immagine dopo immagine, proprio perché nell’approfondita ricerca di questi due autori non c’è nessun pietismo, nessun tentativo di ostentare il loro dolore, di sottolineare la drammaticità delle condizioni di vita di queste persone considerate non persone.

Informazioni
- Luogo: GALLERIA SAN FEDELE
- Indirizzo: Via Ulrico Hoepli 3A-B - Milano - Lombardia
- Quando: dal 19/01/2012 - al 03/03/2012
- Vernissage: 19/01/2012 ore 18
- Autori: Michele Palazzi, Alessandro Penso
- Curatori: Andrea dall’Asta S.I., Gigliola Foschi
- Generi: fotografia, doppia personale
- Orari: 16,00 – 19,00 dal martedì al sabato al mattino su richiesta
Comunicato stampa
Un tempo sarebbero stati chiamati schiavi, oggi vengono definiti clandestini o lavoratori stagionali. Ma lo sfruttamento è rimasto lo stesso e non hanno nessuna voce, nessun diritto. Neanche quello di ammalarsi o di farsi curare in ospedale perché, se privi di permesso di soggiorno, rischiano fino a quattro anni di carcere. Ogni giorno devono procurarsi un lavoro nei campi, spostandosi dal Sud al Nord Italia. Raccolgono meloni, pomodori, olive e arance per 25 euro al giorno, poi devono sparire dentro abitazioni di fortuna e cercare di sopravvivere malgrado tutto
Gigliola Foschi, storica e critica della fotografia
