Michelangelo Pistoletto – Nel labirinto delle differenze

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CASTROMEDIANO
Viale Gallipoli 28, Lecce, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì alla domenica
dalle 9 alle 20

Vernissage
20/12/2025

ore 11

Artisti
Michelangelo Pistoletto
Generi
arte contemporanea

Due opere di Michelangelo Pistoletto al Museo Castromediano di Lecce all’insegna di un’arte capace di investigare il presente.

Comunicato stampa

Un nuovo ritorno nel Salento di uno dei padri nobili dell’arte contemporanea internazionale. Love difference-Mar Mediterraneo e il Labirinto al centro dell’omaggio promosso dall’Istituto di culture Mediterranee e dal Polo biblio-museale di Lecce con il sostegno del Consiglio Regionale della Puglia.

L’inaugurazione sarà preceduta da un talk con Beatrice Merz, Presidente della Fondazione Merz, Torino; Luigi De Luca, Direttore del Museo Castromediano, Lecce; Paolo Paticchio, Presidente dell’Istituto di culture mediterranee; Raffaela Zizzari, curatrice della mostra. Introduce e modera Lorenzo Madaro, professore di Storia dell’arte contemporanea, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.

Cinque anni fa, il Museo Castromediano di Lecce riapriva le sue porte al pubblico dopo un complesso e innovativo restyling, accogliendo un’opera simbolo dell’arte contemporanea: la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto. Installata all’ingresso del museo, l’opera si è imposta come un potente segno di connessione tra l’umanità migrante del nostro tempo – rappresentata dagli “stracci” – e la grande storia testimoniata dall’archeologia, che custodisce memorie e visioni di futuro.

Il rapporto tra Pistoletto e il Salento, tuttavia, è ancora più profondo. Già nel 2007, il suo progetto Love Difference fu al centro di un allestimento partecipato al Castello di Acaya; nel 2015, una grande mostra al Castello di Gallipoli offriva una panoramica sui suoi cicli più importanti; e nel 2018, la Venere degli stracci tornava nuovamente a Gallipoli, rinnovando il dialogo tra arte, territorio e società.

A rafforzare questo legame, si aggiungono le innumerevoli attività dell’Ambasciata del Terzo Paradiso con sede nel Salento, impegnata da anni in progetti di arte partecipata, educazione civica, inclusione sociale e rigenerazione culturale.

Oggi l’Opera di Michelangelo Pistoletto torna in Salento grazie a questo progetto curato da Raffaela Zizzari promosso dall’Istituto di culture Mediterranee e dal Polo biblio-museale di Lecce con il sostegno del Consiglio Regionale della Puglia.

Due opere fondamentali per la ricerca del maestro, quanto mai attuali per la loro connessione con le urgenze del nostro tempo. Il progetto si inserisce come momento critico in un percorso istituzionale dedicato alla lettura del presente attraverso le pratiche artistiche. Non semplice omaggio, ma assunzione di un’eredità, quella di Love Difference, movimento fondato da Michelangelo Pistoletto, che indaga le possibilità di costruire una cittadinanza culturale mediterranea fondata sul dialogo, sull’ascolto, sulla coesistenza e sulla trasformazione reciproca.

Il progetto espositivo interroga la complessità del Mediterraneo contemporaneo, riconoscendo nella sua storia una trama di scambi e tensioni che continua a modellare l’immaginario politico e poetico delle nostre comunità. Love Difference diventa qui non manifesto celebrativo, bensì dispositivo critico che invita a ripensare le categorie di appartenenza, a praticare l’ascolto, a esercitare una responsabilità culturale attiva. Il progetto quindi si pone come piattaforma di riflessione pubblica e di attivazione territoriale, in dialogo con le pratiche di ricerca, educazione e partecipazione che il Museo Castromediano promuove nella costruzione di un’istituzione aperta e responsabile.

In questo orizzonte si inserisce il ruolo dell’Istituto di culture mediterranee, che promuove il progetto riconoscendo nel Salento un territorio storicamente centrale nel Mediterraneo, crocevia di scambi e incontri tra comunità diverse. Portare le opere di Pistoletto nel Museo Castromediano significa rafforzare questa vocazione, usando l’arte come strumento di confronto e responsabilità condivisa. L’iniziativa si colloca così nella missione dell’Istituto di coltivare un dialogo aperto tra i popoli di questo mare, valorizzando il patrimonio culturale locale come punto di osservazione privilegiato sulle trasformazioni del presente e ribadendo il ruolo del Salento come spazio attivo di relazione e cooperazione mediterranea

L’allestimento e l’organizzazione, curati da Orione Srl, offrono un dispositivo spaziale essenziale e rigoroso, pensato per amplificare la densità simbolica dell’opera e favorire un’esperienza di attraversamento e confronto, più che di semplice contemplazione.

Il Tavolo del Mediterraneo, con le sue sedie, torna come micro-parlamento di pace, lo specchio sull’acqua e l’acqua nello specchio.

Il Labirinto, reinterpretato site-specific, diviene invece una coreografia di deviazioni necessarie. Al suo centro, una teca accoglie un’olla del V secolo a.C., reperto della collezione archeologica del Museo; una forma arcaica che risuona con quella del Terzo Paradiso, come se il tempo fosse un’unica grande spirale che si ripiega su sé stessa.

È un incontro fertile, l’antico che si scopre contemporaneo, il contemporaneo che si riconsegna all’archeologia. Un cammino iniziatico fra scelta e smarrimento, fra conflitto e armonia, perché il labirinto non è trappola, ma metodo.

La mostra si inserisce nelle attività del Rebirth-Day, la giornata mondiale ideata da Michelangelo Pistoletto e celebrata ogni 21 dicembre, dedicata alla rinascita e al principio del Terzo Paradiso: un invito a ricomporre natura e artificio, memoria e futuro, in un nuovo equilibrio creativo e sociale.

Ad inaugurare il ricco calendario di attività concepite come dialogo fertile con le opere del Maestro, il 29 dicembre alle ore 19.00 la Compagnia Tarantarte presenterà una performance, diretta da Maristella Martella, che intreccia la danza del labirinto e il tarantismo come cammini rutuali e condivisi. Un primo gesto pubblico che inaugura un percorso di incontri e attivazioni attorno all’eredità viva di Love Difference.

Schede delle due opere esposte:

Love Difference – Mar Mediterraneo
Data dell’opera: 2003 – 2005
Tecnica: specchio, legno, sedie dei 22 paesi del mediterraneo
Michelangelo Pistoletto / Fondazione Pistoletto - Cittadellarte, Biella

Love Difference, il tavolo specchiante del Mediterraneo con le sedie provenienti da tutti i paesi che contornano questo mare, inteso come piccolo parlamento culturale di pace;

Site specific: il labirinto conduce all’essenza e all’incontro intimo con il museo, svelando un’olla della fine del V secolo a.C., reperto archeologico delle collezioni del Museo, la cui forma risuona in modo sorprendente con il simbolo del Terzo Paradiso, generando un incontro fertile tra antichità e visione contemporanea. Labirinto temporale quindi ma anche di vita, percorsi tortuosi che conducono ognuno di noi a dover continuamente scegliere il proprio percorso, componendo la propria visione e azione secondo un concetto di pace piuttosto che di guerra. È un'opzione continua tra conflitto e armonia. l rapporto tra Michelangelo Pistoletto e il labirinto è di lunga data. Già nel 1969, l'artista progettò il suo primo Labirinto.