Michelangelo Pistoletto – Cittadellarte design
Dall’idea del Maestro per cui “ogni prodotto assume responsabilità sociale” scaturisce una ricerca che crea oggetti che non perdano di vista l’essere umano, evitando di perdersi in un autoreferenzialità sterile che allontani l’atto creativo del designer tanto dall’arte da cui trae origine, quanto dall’umanità, intesa come punto di partenza e di arrivo dell’atto creativo.
Comunicato stampa
Sabato 24 marzo, presso il Museo d’arte contemporanea di Lissone si inaugura la mostra MICHELANGELO PISTOLETTO cittadellarte design che, nella città del mobile, focalizza il punto di vista dell'artista torinese sul design.
Dall'idea del Maestro per cui “ogni prodotto assume responsabilità sociale” scaturisce una ricerca che crea oggetti che non perdano di vista l'essere umano, evitando di perdersi in un autoreferenzialità sterile che allontani l'atto creativo del designer tanto dall'arte da cui trae origine, quanto dall'umanità, intesa come punto di partenza e di arrivo dell'atto creativo.
La manifestazione ARTE E DESIGN – le buone pratiche, di cui la rassegna e il workshop in programma a fine mese sono parte centrale, si innesta sull’attività sviluppata negli oltre dieci anni della sua storia dal Museo d’arte contemporanea di Lissone che, mentre persegue un progetto specifico sull’arte e la pittura in particolare - avendo come illustre presupposto l’esperienza storica del Premio Lissone (1946-1967) - propone un percorso interno alle specificità del territorio nel tentativo di valorizzare la cultura dell’artigianato e del design che da sempre caratterizza il sistema produttivo brianzolo.
Al Premio Lissone di pittura, rinato nel 2002 e alle altre rilevanti attività, si affianca nel 2006 il Premio Lissone Design, che richiama ogni due anni i giovani designer di tutto il mondo e propone corsi, incontri e riflessioni focalizzati sul design.
Attraverso il progetto di ampio respiro internazionale “Arte e Design – Le buone pratiche”, sottolinea Daniela Ronchi, Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni locali della Città di Lissone, la tematica del design, strettamente correlata alle radici storiche di Lissone e dell’intera Brianza, nonché protagonista del biennale Premio Lissone Design, diviene dunque focus nonché volano per valorizzare e promuovere la ricchezza e le potenzialità del territorio in cui viviamo, non solo a livello artistico-culturale, ma soprattutto a livello economico-produttivo,educativo e sociale.
Fulcro della mostra MICHELANGELO PISTOLETTO cittadellarte design è la documentazione delle varie fasi della ricerca condotta da Michelangelo Pistoletto attraverso quattro decenni di storia dell'arte italiana a partire dalle opere dei primi anni Sessanta. Lo sviluppo artistico del Maestro rende centrale l’intento di coinvolgere direttamente il pubblico all'interno delle opere, così come evidenziato nei quadri specchianti e in altri materiali esposti quali Quadro da pranzo o Struttura per parlare in piedi, nati per essere agìti dal visitatore che arriva a diventarne vero protagonista.
Fondamentale è il confronto diretto che si attiva con le opere del Segno Arte, in cui l'artista contemporaneamente stimola le persone a ricercare una propria forma originale e unica per varcare la soglia dell'arte e con cui, con lo sviluppo del proprio personale segno, Michelangelo Pistoletto rappresenta la “massima estensione del corpo umano”, creando un equilibrio nella rappresentazione della figura umana, attraverso cui intuire la necessità di un nuovo rapporto tra l'essere umano e l'ambiente che lo circonda e creando i presupposti per far nascere il “Terzo Paradiso”, ponendo l’arte al centro di una trasformazione socialmente responsabile e l'essere umano al centro del processo di cambiamento.
L'intento di Michelangelo Pistoletto è quindi, dichiaratamente, quello di slegare l'opera dell'artista, e del designer, da un autocompiacimento che porti alla sola soddisfazione dell'autore attraverso un esercizio di maniera, collegando invece l'atto creativo alla responsabilità nel migliorare il benessere nel rapporto tra l'uomo e l'ambiente in cui vive.
Come proclamato nel manifesto programmatico Progetto Arte del 1994, il creativo deve “porre l’arte al centro di una trasformazione socialmente responsabile”.
In tale contesto si inseriscono la nascita di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e di Love Difference, laboratori in cui il pubblico viene coinvolto, stimolando il senso di responsabilità individuale attraverso l'attività di artisti e creativi. Esempio di tale processo sono tanto il Tavolo Love Difference attorno a cui l'ufficio politica sviluppa gli incontri di promozione del dialogo InterMediterraneo, quanto il percorso individuato dalla mostra, che presenta alcune delle attività che Cittadellarte ha sviluppato negli oltre dieci anni dalla propria fondazione.
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Inizia a esporre nel 1955 e nel 1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino. La sua prima produzione pittorica è caratterizzata da una ricerca sull’autoritratto. Nel biennio 1961-1962 approda alla realizzazione dei Quadri specchianti, che includono direttamente nell’opera la presenza dello spettatore. Con questi lavori Pistoletto raggiunge in breve riconoscimento e successo internazionali, che lo portano a realizzare, già nel corso degli anni Sessanta, mostre personali in prestigiose gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. I Quadri specchianti costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e riflessione teorica.
Tra il 1965 e il 1966 produce un insieme di lavori intitolati Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera, movimento artistico di cui Pistoletto è animatore e protagonista. A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che rappresentano le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che Pistoletto svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società. Tra il 1975 e il 1976 realizza un ciclo di dodici mostre consecutive nella stessa galleria di Torino, Le Stanze, il primo di una serie di complessi lavori articolati nell’arco di un anno, chiamati “continenti di tempo”. Nel 1978 tiene una mostra nel corso della quale presenta due fondamentali direzioni della sua futura ricerca e produzione artistica: Divisione e moltiplicazione dello specchio e L’arte assume la religione. All’inizio degli anni Ottanta realizza una serie di sculture in poliuretano rigido, tradotte in marmo per la mostra personale del 1984 al Forte di Belvedere di Firenze. Nel corso degli anni Novanta, con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società.
Nel 2002 è Direttore Artistico a Torino di BIG Biennale Giovani.
Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l'Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche. In tale occasione l'artista annuncia quella che costituisce la fase più recente del suo lavoro, denominata Terzo Paradiso. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. Nel 2010 è stato pubblicato il suo libro Il Terzo Paradiso. Nel 2011 è stato Direttore Artistico di Evento 2011 a Bordeaux. Nel 2013 terrà una mostra personale al Museo del Louvre di Parigi.
Sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei d’arte moderna e contemporanea, tra i quali: MOMA, New York; Guggenheim Museum, New York; Beaubourg, Parigi; Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma; Museo d'Arte Contemporanea, Seul; Contemporary Art Museum, Toyota; Museo Reina Sophia, Madrid; MACBA, Barcellona; Smithsonian Institute Hirschhorn Museum, Washington; Museo d'Arte contemporanea, Rivoli; Tate Modern, Londra.
Ha partecipato a dodici edizioni della Biennale di Venezia (1966, 1968, 1976, 1978, 1984, 1986, 1993, 1995, 2003, 2005, 2009, 2011) e a quattro della Documenta di Kassel (1968, 1982, 1992, 1997).
Principali mostre personali nei musei
1966: Walker Art Center, Minneapolis; 1967: Palais des Beaux Arts, Brussels; 1969: Boymans van Beuningen Museum, Rotterdam; 1973: Kestner Gesellschaft, Hannover; 1974: Matildenhohe, Darmstadt; 1976: Palazzo Grassi, Venezia; 1978: Nationalgalerie, Berlin; 1979: Rice Demenil Museum, Houston; 1983: Palacio de Cristal, Madrid; 1984: Forte di Belvedere, Firenze; 1988: P.S.1 Museum, New York; Staatliche Kunsthalle, Baden Baden; 1989: Kunsthalle, Bern; Secession, Wien; 1990: Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; 1991: Museet for Samditkunst, Oslo; 1993: Deichtorhallen, Hamburg; 1994: National Museum of Contemporary Art, Seoul; 1995: Museum des 20. Jahrhunderts, Wien; 1996: Lenbachhaus, Munich; 1997: Museo Pecci, Prato; 1999: MMAO, Oxford; Henry Moore Foundation, Halifax; Galerie Taxispalais, Innsbruch; 2000: GAM, Torino; MACBA, Barcelona; Fondazione Burri, Città di Castello; 2001: Contemporary Museum of Bosnia, Sarajevo; Ludwig Museum, Budapest; 2003: MuHKA, Antwerpen; 2005: Galleria Civica, Modena; 2007: MAMAC, Nice; NCCA, Mosca; 2010: Philadelphia Museum of Art, Philadelphia; 2011: MAXXI, Roma.