Metamorfosi
L’Arsenale prosegue l’indagine sul contemporaneo e lo fa dando spazio a tre artisti, rispettivamente un pittore, una scultrice e un fotografo, che provengono da ambienti artistici e culturali diversi e si distinguono, non solo per età anagrafica e per tecnica, ma anche per contenuti e temi.
Comunicato stampa
METAMORFOSI
Le opere di Renzo Bertasi, Angela Corti e William G. Vezzoli
all’Arsenale di Iseo dal 10 febbraio.
L’Arsenale prosegue l’indagine sul contemporaneo e lo fa dando spazio a tre artisti, Giuseppe William Vezzoli, Angela Corti e Renzo Bertasi, rispettivamente un pittore, una scultrice e un fotografo, che provengono da ambienti artistici e culturali diversi e si distinguono, non solo per età anagrafica e per tecnica, ma anche per contenuti e temi. Elementi che confluiscono in “Metamorfosi” in un dialogo di forme, colori e suggestioni.
Un viaggio in bianco e nero attraverso immagini, frutto della collaborazione con numerose persone: “amici e attori, con riferimenti a volte ispirati alla letteratura, soprattutto favole come Alice nel Paese delle Meraviglie, Pinocchio, Peter Pan, rivisitati e calati nei luoghi in cui li ho ambientati, con un pensiero sempre alla danza e alla musica, altre volte seguendo un mio personale immaginario, tra fantasmi e clown, alberi capitozzati e binari morti”.
Opere di pietra tessuta quelle di Angela Corti nate “quasi a richiamare alla mente i ricordi legati ai momenti trascorsi con mia madre, mentre svolgeva il suo mestiere di sarta con pazienza, entusiasmo e dedizione”.
“Ricostruzione di storie intime e personali capaci di farsi universali attraverso la forza evocatrice del colore, della materia, del gesto, del simbolo”, sono invece le opere di Giuseppe William Vezzoli.
Gli artisti sono stati selezionati dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione, tra una rosa di candidati che hanno richiesto di esporre presso gli spazi dell’Arsenale.
“A differenza delle mostre realizzate su invito, questa volta abbiamo voluto estendere la possibilità di esporre anche a chi ne ha fatto espressamente richiesta – spiega la presidente Attilia Consoli.
Ancora una volta il percorso espositivo si estende fino alla Chiesa di San Silvestro – duecentesco romanico, custode di una danza macabra di rara bellezza – dove trovano spazio due sculture della Corti.
La mostra, che apre la stagione espositiva dell’ente culturale iseano, verrà inaugurata sabato 10 febbraio alle 18.00 e resterà aperta con ingresso libero, fino al 18 marzo dal martedì al venerdì dalle 16 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.