Membrane

Mostra collettiva internazionale a cura di Federico Montagna.
Comunicato stampa
Contemporary Cluster è lieta di presentare venerdì 16 maggio MEMBRANE, mostra collettiva internazionale a cura di Federico Montagna, con opere di Bram Braam, Giovanni de Cataldo, Inma Femenía, Tycjan Knut, Vikenti Komitski, Alessandro Vizzini.
MEMBRANE, attraverso le ricerche estremamente personali ed eterogenee degli artisti Bram Braam (*1980, Netherlands), Giovanni de Cataldo (*1990, Rome), Inma Femenía (*1985, Pego), Tycjan Knut (*1985, Warsaw), Vikenti Komitski (*1983, Sofia) ed Alessandro Vizzini (*1985, Cagliari), tenta di investigare lo spazio relazionale in cui la materia diventa configurazione del rapporto tra soggetti ed oggetti. Non semplici superfici, ma membrane intese come luoghi di mediazione in cui anche il tempo diventa spazio materiale ed ambiente vivo di espressioni, trasmissioni ed archiviazioni. Secondo l’autrice Giuliana Bruno, questo spazio di intermedialità ci obbliga a vedere le immagini come involucri che contengono stratificazioni, sedimenti e depositi. Impronte che lasciano sempre dietro di sé una traccia dimostrando che la superficie è tutt’altro che superficiale.
Interagire con la materia nel processo artistico, infatti, non significa solamente rapportarsi al mondo con la consapevolezza di poterne plasmare o reinterpretarne la natura, ma porta a scavare anche tra le sue implicazioni oggettive per sviscerare nuovi, possibili risvolti restituendoci un frammento di vita che altrimenti scorrerebbe impassibile davanti ai nostri occhi.
Riflessi, pieni e vuoti, consistenze e coesistenze sono davvero qualcosa che è possibile afferrare nella loro sostanza?
In questo tentativo, la componente teorica coincide spesso con quella empirica e l’interpretazione delle superfici non rievoca più schermi o campi di rappresentazione, ma la loro dimensione più immediata ed oggettiva nella quale anche la solidità sembra tornare ad uno stato fluido, ad essere sostanza viva, dinamica, in continuo divenire.
Una ragione o un significato, se esiste, viene costantemente ristabilito e ribolle oltre la superficie delle cose.
MEMBRANE
Bram Braam, Giovanni de Cataldo, Inma Femenía,
Tycjan Knut, Vikenti Komitski, Alessandro Vizzini
curated by Federico Montagna
16 may - 27 june
Contemporary Cluster is pleased to present MEMBRANE, an international group exhibition curated by Federico Montagna, opening on Friday, May 16, featuring works by Bram Braam, Giovanni de Cataldo, Inma Femenía, Tycjan Knut, Vikenti Komitski, and Alessandro Vizzini.
Through the deeply personal and diverse research of artists Bram Braam (*1980, Netherlands), Giovanni de Cataldo (*1990, Rome), Inma Femenía (*1985, Pego), Tycjan Knut (*1985, Warsaw), Vikenti Komitski (*1983, Sofia), and Alessandro Vizzini (*1985, Cagliari), MEMBRANE seeks to investigate the relational space in which matter becomes a configuration of the relationship between subjects and objects. Not merely surfaces, but membranes understood as sites of mediation, where even time becomes material space—a living environment for expression, transmission, and archiving.
According to author Giuliana Bruno, this space of intermediality compels us to see images as envelopes that contain layers, sediments, and deposits—imprints that always leave behind a trace, demonstrating that the surface is anything but superficial.
Interacting with matter in the artistic process does not only mean engaging with the world with an awareness of the possibility to shape or reinterpret its nature—it also leads us to delve into its objective implications, to unearth new and possible outcomes, offering us a fragment of life that might otherwise slip by unnoticed before our eyes.
Are reflections, voids and solids, textures and coexistences really something we can grasp in their true substance?
In this pursuit, the theoretical often merges with the empirical, and the interpretation of surfaces no longer evokes screens or fields of representation, but their most immediate and objective dimension, in which even solidity seems to return to a fluid state—to become living matter, dynamic, and in constant transformation. If there is a reason or a meaning, it is one that is constantly reestablished, bubbling just beneath the surface of things.