Medhat Shafik – Spaesamento

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA EVENTINOVE - ARTE CONTEMPORANEA
Corso Giuseppe Garibaldi 29, Borgomanero, Italia
Date
Dal al

da martedì a sabato 10.00/13.00 - 15.00/19.30
domenica e lunedì su appuntamento

Vernissage
28/09/2013

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Medhat Shafik
Generi
arte contemporanea, personale
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Shafik, artista di successo internazionale, coniuga le suggestioni e i colori dell’arte orientale con le più avanzate tecniche compositive delle avanguardie occidentali, creando un linguaggio in equilibrio tra il mondo contemporaneo, l’incisione rupestre e il segno arabo.

Comunicato stampa

Un grande progetto d’arte è in programma da settembre a ottobre alla galleria Eventinove, si tratta della mostra Spaesamento dell’artista Medhat Shafik. Indicato nel sito del Metropolitan Museum di New York come uno dei più interessanti artisti del mondo arabo del XX secolo, Shafik, artista di successo internazionale, coniuga le suggestioni e i colori dell’arte orientale con le più avanzate tecniche compositive delle avanguardie occidentali, creando un linguaggio in equilibrio tra il mondo contemporaneo, l’incisione rupestre e il segno arabo. In particolare la suggestiva installazione intende proiettare lo spettatore in una dimensione mitica sacrale e metaforica di grande forza evocativa. Il volere dell’artista infatti è proprio quello di sottrarre il visitatore dal frastuono del mondo esterno per proiettarlo in una sorta di visione incantata e concedergli un senso di quiete.

Dagli anni Ottanta partecipa con successo a molte rassegne artistiche nazionali ed internazionali. Nel 1991 è presente a due importanti rassegne: a Ferrara, a palazzo dei Diamanti, "Akhanaton: sette pittori del moderno Egitto" a cura di C. Siniscalco. La sua consacrazione arriva con la Biennale di Venezia del 1995, dove il Padiglione Egitto da lui rappresentato viene premiato con il Leone d'oro alle Nazioni. Nel 1997 al Museo della Repubblica di San Marino "Luoghi" curata da A.Fiz ed inizia a Ghibellina la realizzazione di un'opera monumentale "Qanat, le rotte del cielo" nell'ambito delle Orestiadi. Nel 1998 la personale a Les Mans, al Centre Culturel l'Espal; la partecipazione alla VI Biennale du Film sur l'art al Centre Pompidou di Parigi con "Il percorso dell'asceta". Nel 1999 realizza l'installazione "La via della seta" in San Francesco a Como, curata da Alberto Fiz ed Elena Pontiggia; è presente con una personale ad Art Basel 30. Nel 2001 espone alla Galleria d'arte Contemporanea di Bad Homburg in Germania, alla Galleria Civica d'arte Moderna di Spoleto, Palazzo Racani Arroni, "Nidi di luce" curata da Martina Corgnati e, all'Arengario di Milano, "Tutto l'odio del mondo" curata da A. Riva. Nel 2002 inizia il nuovo ciclo di opere "Sabbie", impronte su carta, presentate da Marco Meneguzzo, alla Galleria Marcorossi artecontemporanea di Pietrasanta e Milano e partecipa a "Glass Way, le stanze del vetro dall'archeologia ai giorni nostri" curata da M. Sciaccaluga al Museo Archeologico di Aosta. Nel 2003 espone una personale all'Accademia di Belle Arti di Brescia, partecipa a "l'Ebrezza di Noè" alla Galleria d'arte Moderna e Contemporanea di San Gimignano e alla Biennale Internazionale del Cairo vincendo il The Nile Grand Prize. Nel 2004 a Verona, l'installazione "La dimora del poeta", viene esposta ed acquisita nella collezione Permanente del Museo di Palazzo Forti. Nel 2005 partecipa alla rassegna "Identità e nomadismi" al Museo d'arte Contemporanea di Siena alle Papesse. Nel 2007 torna a Verona in due occasioni speciali: la mostra internazionale “Il Settimo Splendore”, curata da Giorgio Cortenova, al Palazzo della Ragione e la personale “Le Città invisibili” che si tiene a Palazzo Forti. Il 2008 lo vede protagonista di un progetto site-specific pensato per la Piazza del Duomo e la chiesa di S. Agostino di Pietrasanta, in collaborazione con il Comune e la galleria Marcorossi. Inoltre partecipa a “Correnti Mediterranee - Artisti Arabi tra Mediterraneo e Italia”, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e in mostra a Damasco, Beirut e Il Cairo. Nel 2010 partecipa alla II Biennale Internazionale di Sabbioneta. La sua ultima personale si è tenuta nel 2011 alla Fondazione Stelline di Milano: l’esposizione, dal titolo Archetipi - Le origini del futuro, curata da Arturo Carlo Quintavalle, ha presentato il nuovo ciclo di opere dell’artista, che indaga le origini del suo fare pittorico. Nel 2012 una sua monumentale scultura di marmo di Carrara è entrata a far parte della collezione permanente del nuovo Museo della Scultura all’aperto dell’Idroscalo di Milano, ha esposto una mostra antologica allo CSAC di Parma, il suo progetto Athar è stato presentato dalla Galleria Marcorossi a Milano e presso Casa Toesca a Rivarolo Canavese, Torino.