Maurizio Segato – Tomorrow yesterday and tomorrow
Il terzo anno di Panorama si apre con una mostra personale di Maurizio Segato. In un gioco ricorsivo tra memoria e finzione, l’artista reinterpreta uno degli usi passati dello spazio in Campiello San Zulian come negozio di souvenir.
Comunicato stampa
Il terzo anno di Panorama si apre con Tomorrow, yesterday and tomorrow, una mostra personale di Maurizio Segato. In un gioco ricorsivo tra memoria e finzione, l’artista reinterpreta uno degli usi passati dello spazio in Campiello San Zulian come negozio di souvenir.
La mostra presenta sculture che fanno riferimento a oggetti e tradizioni di origini diverse, scomparse o prossime alla scomparsa dalla città. La vetrina si trasforma così in un archivio attivo, dove l’atto del ricordare – inteso come processo di continua riscrittura – riesce a sollevare nuove domande su Venezia e sulla vita tanto pubblica quanto privata di chi la attraversa. Oggetti originali, copie e loro riproduzioni si confondono all’interno dello spazio, creando un corto circuito nel sistema di negozi e vetrine che regna sul sestiere.
L’occasione di indagare la storia di Panorama permette inoltre all’artista di creare una relazione con il proprio passato familiare. In un’ulteriore sovrapposizione, il negozio di souvenir ricreato da Segato all’interno dello spazio si rivolge alla bottega, ormai scomparsa, di cornici e carte da parati appartenuta ad un ramo della propria famiglia in Corte Perini.
Elementi dell’archivio del negozio sono riletti e copiati nel tentativo di creare una relazione fisica tra il falso e il ricordo, tra memoria individuale e familiare.
Un ringraziamento speciale a Marta Barina e Mare Karina, Tiziano Signorato, Andrea Segato e Alessandro Visentin.
—
The third year of Panorama opens with Tomorrow, yesterday and tomorrow, a solo exhibition by Maurizio Segato. In a recursive interplay of memory and fiction, the artist reinterprets the space’s past use as a souvenir shop in Campiello San Zulian.
The exhibition features sculptures that reference objects and traditions from various origins, which have either disappeared from the city or are on the verge of doing so. The storefront thus becomes an active archive, where the act of remembering – understood as a process of continuous rewriting – manages to raise new questions about Venice and the public and private lives of those who pass through it. Original objects, copies, and reproductions are blurred within the space, creating a short circuit in the system of shops and window displays that dominates the sestiere.
Investigating Panorama’s history also allows the artist to build a relationship with his own family's past. In a further layer of overlay, the souvenir shop recreated by Segato inside the space harks back to the now-disappeared framing and wallpaper shop that belonged to a branch of his family in Corte Perini. Elements from the shop's archive are reinterpreted and copied in an attempt to create a physical relationship between the fake and the memory, between individual and family memory.
Special thanks to Marta Barina and Mare Karina, Tiziano Signorato, Andrea Segato, and Alessandro Visentin.