Maurizio Pallante – Meno e meglio

Informazioni Evento

Luogo
ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA - PALAZZO CARPEGNA
Piazza Dell'accademia Di San Luca 77, Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
25/01/2013

ore 17.30

Artisti
Maurizio Pallante
Generi
presentazione
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Verrà presentato il volume di Maurizio Pallante Meno e meglio. Decrescere per progredire (Bruno Mondadori Editore, Milano 2011). Interverranno Paolo Portoghesi e Mario Pisani. Sarà presente l’autore.

Comunicato stampa

MENO E MEGLIO
Decrescere per progredire

di
Maurizio Pallante

(Bruno Mondadori Editore, Milano 2011)

Intervengono
Paolo Portoghesi
Mario Pisani

Sarà presente l'autore

25 gennaio 2012 - ore 17.30

Venerdì 25 gennaio, alle ore 17,30, all’Accademia Nazionale di San Luca verrà presentato il volume di Maurizio Pallante Meno e meglio. Decrescere per progredire (Bruno Mondadori Editore, Milano 2011).
Interverranno Paolo Portoghesi e Mario Pisani. Sarà presente l'autore.

Maurizio Pallante ha fondato nel 2007, e oggi dirige, il “Movimento per la Decrescita Felice” e ha già pubblicato numerosi testi sull’argomento (La felicità sostenibile, Rizzoli 2009; Un futuro senza luce?, Editori Riuniti 2004; Scienza e ambiente. Un dialogo, Bollati Boringhieri 1996).
In Meno e Meglio. Decrescere per progredire ha messo a punto una serie di nodi, ad iniziare dal termine decrescita, che non è riuscito a sfondare quel muro di gomma innalzato dai politici e dai media legati all’ideologia della crescita intesa come progresso, scettici sul fatto che si possa ottenere il meglio con meno, che si possa tranquillamente rinunciare a quell’inutile che riempie le nostre case. La decrescita è proprio il rifiuto razionale di ciò che non serve mentre la società nella quale viviamo – nonostante la crisi tremenda nella quale ci continuiamo ad avvitare – prosegue nel proporre una formula che può essere sintetizzata con: produci, consuma e muori.
Come riportato nella quarta di copertina del volume: “La decrescita non è la riduzione quantitativa della produzione. Non è la recessione. E non è nemmeno la riduzione volontaria dei consumi per ragioni etiche, perché la rinuncia implica una valutazione positiva di ciò a cui si rinuncia. La decrescita è il rifiuto razionale di ciò che non serve”.