Maurizio Mochetti

Informazioni Evento

Luogo
GIACOMO GUIDI ARTE CONTEMPORANEA
via Stoppani 15/c 20129 , Milano, Italia
Date
Dal al

martedì-sabato 15:30-19:30, lunedì e mattina su appuntamento

Vernissage
12/12/2013

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Maurizio Mochetti
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra personale di Maurizio Mochetti che ripercorre, attraverso opere esemplari, oltre 40 anni della sua ricerca artistica.

Comunicato stampa

Dal 12 Dicembre 2013 al 23 Febbraio 2014, la Giacomo Guidi Arte Contemporanea di Milano (via Antonio Stoppani 15/c) ospita la mostra personale di Maurizio Mochetti (Roma, 1940), artista tra i più conosciuti sia in Italia che all’estero, con numerose partecipazioni alla Biennale di Venezia, oltre a quelle di San Paolo, Nagoya e Sidney.
A Milano, Mochetti espone alcune opere esemplari della sua ricerca artistica, realizzate in oltre 40 anni di lavoro.
Tra queste, Proiezioni (1966), un cilindro sospeso nello spazio che prolunga la sua proiezione fino a incontrare un punto sulla parete.
Quindi, Pelli Natter bianche (1982). La serie presenta in divenire la pelle che riveste l’aereo-razzo Bachem Natter BA 349 B-1944, ritagliata in scala, aperta e collocata su carta bianca.
Camouflage en rouge (1987) è un aereo-razzo Bachem Natter BA 349 B-1944 installato verticalmente su una parete e camuffato da macchie rosse che contaminano la superficie circostante cosicché, solo attraverso il movimento nello spazio, lo spettatore può percepirne la presenza nella sua tridimensionalità.
In Rimbalzi all’interno di una sfera (1989), un raggio di luce laser penetra all’interno di una sfera di fiberglass, su cui rimbalza per poi fuoriuscire in un’altra direzione.
Elica infinita (1991): un aereo è dotato appunto di un’elica infinita formata da un piano di luce laser che si visualizza in una linea continua all’intersezione con i lati dell’ambiente circostante.
In Maurizio Mochetti, l’invenzione si rivela attraverso un’espressione essenziale che definisce la coerente complessità e l’ordine del suo pensiero, abbracciando quella bellezza e quella poesia proprie della realtà della mente e della sua continua evoluzione.
Nell’esposizione emergono quei tratti che connotano l’operare dell’artista, dimostrando quanto la sua visione del mondo sia alimentata dall’arte quale manifestazione performativa della nostra contemporaneità.

Maurizio Mochetti nasce nel 1940 a Roma dove vive e lavora. Nella capitale frequenta il Liceo Artistico e poi l’Accademia di Belle Arti. A partire dal 1962 (con l’opera Sfera trasparente con proiezioni di luce), l’interesse di Mochetti è orientato verso la luce intesa nella sua fisicità, come materia, senza alcun significato simbolico o mistico, ma non solo: macchine, aerei, armi e geometrie, costellano il suo immaginario d’artista. Nel 1968 esordisce nel panorama artistico romano con la sua prima mostra personale nell’ormai storica galleria “La Salita”: espone 10 progetti e due realizzazioni. Per l’artista, infatti, “l’opera d’arte è l’idea, il progetto”, mentre “la tecnologia è uno strumento che mi consente di realizzare opere sempre più vicine all’idea: in questo senso l’opera d’arte è perfettibile”.
Nel 1969 Mochetti vince il I Premio Pascali a Polignano a Mare e nello stesso anno vince il Premio Scultura alla VI Biennale Giovani di Parigi. Nel 1970 partecipa alla sua prima Biennale di Venezia cui seguiranno quelle del 1978, 1982, 1986, 1988, 1997. Sin dai primi anni ’70 si affaccia sul panorama internazionale partecipando nel 1976 alla Biennale di Sidney, nel 1998 alla XXIV Biennale di San Paolo e nel 1991 alla Biennale Internazionale di Nagoya. Nel 1988, viene invitato come Artist in residence, all’Exploratorium, San Francisco (USA). Nel 1993 partecipa alla mostra collettiva “Three Artistic Generations in Contemporary Italy” al Tel Aviv Museum of Art, esponendo inoltre allo Stedelijk Van Abbemuseum di Eindhooven (1975), allo Stadtische Kunsthalle di Dusseldorf (1978), al Forum Kunst di Rottweil (1982), e al Museo Alvar Aalto in Finlandia (1985). Tra le altre importanti partecipazioni ricordiamo: “Vitalità del negativo nell’arte italiana:1960/70″ (Roma, 1970), “Linee della ricerca artistica in Italia: 1960/1980″ (Roma, 1981); “Arte italiana 1960-’82″ (Londra, 1982); “La otra escultura” (Madrid, 1990): Roma anni ‘60 (Roma,1990), “The Italian Metamorphosis” (New York, 1994); “Arte italiana: ultimi quarant’anni” (Bologna, 1997); “Minimalia. Da Giacomo Balla a…” (Venezia, 1997 – Roma, 1998). Nel 2000 tiene una delle sue più suggestive mostre personali dal titolo "Elica Infinita" al Centro Cultural del Conde Duque di Madrid. Sempre nel 2000 è ancora in Spagna al Palau de la Virreina di Barcellona, partecipando alla mostra storica “L’avventura della materia. Dal Futurismo al Laser”. Nel 2003 viene dedicata a Mochetti un’ampia mostra antologica nel Palazzo Ducale di Sassuolo. Nel 2009 tiene una personale al Palazzo Collicola di Spoleto e nello stesso anno vince il concorso internazionale MAXXI 2per100 per la realizzazione dell’opera Linee rette di luce nell’Iperspazio curvilineo collocata permanente nell’atrio del MAXXI di Roma.

Milano, Novembre 2013