Maurizio Cilli – Francigenìa

Informazioni Evento

Luogo
FORTE DI EXILLES
, Exilles, Italia
Date
Il
Vernissage
17/07/2016

ore 15

Artisti
Maurizio Cilli
Generi
incontro - conferenza
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Un’indagine narrativa che produce un dispositivo aperto per restituire orizzonti di senso relativi alla Francigena per elogiare il viaggio, un invito a visitare e conoscere il patrimonio di ambienti naturali e artistici delle Valli di Susa.

Comunicato stampa

F R A N C I G E N Ì A

L E C T U R E D I O R A M A

M A U R I Z I O C I L L I

Cappella del Forte di Exilles

domenica 17 luglio ore 15

durata 70 minuti ca.

con la partecipazione di:

Clelia Baccon Bouvet

Emanuele Caffo

Battistina Provenzale

Le strade medievali a differenza delle strade di origine romana sfuggivano a una nomenclatura

ufficiale : i loro toponomi si legavano piuttosto ai caratteri ambientali dei territori che

attraversavano. A partire da questi temi, Maurizio Cilli proporrà al pubblico una indagine sulle

origini e sulle complesse ramificazioni dei tracciati e dei contesti intorno ai valichi delle Alpi

Occidentali della via francigena, francesca o romea: appellativi con i quali si identificava una delle

direttrici di comunicazione fra il regno italico e le regioni d’oltralpe, di più ampio orizzonte

internazionale. La rappresentazione di geografie di relazioni fra i luoghi, la vita sociale, i commerci

e le implicazioni culturali che animavano di valori simbolici il viaggio e l’esperienza del

pellegrinaggio, così come le preesistenze artistiche e i differenti contesti ambientali dei territori

della Valle di Susa, sono il vasto scenario in cui il diorama di “FRANCIGENÌA” attinge gli spunti di

un flusso visivo.

Il mutamento del rapporto fra uomo e natura, “la Tabula Peutingeriana” di Konrad Peutinger, la

battaglia della Chiusa e l’Adelchi, l’origine della via francigena e gli itinerari di San Dunstano, e

Nikulas Bergsson di Munkathvera, l’Homo viator e i significati simbolici del pellegrinaggio, San

Eldrado e l’abbazia della Novalesa, il simbolismo ascensionale della Sacra di San Michele,

i commerci, il vagabondaggio e la varia furfanteria, il meraviglioso, il magico e il miracoloso, le

influenze linguistiche e i riti, dalla danza delle spade, la figura dello spadonaro, ai simboli del bran

e la pouento sino all’uomo orso di Urbiano di Mompantero. L’artista propone al pubblico un

diorama dal vivo a più voci, un esercizio di curiosità che pone l’indizio e il dettaglio al centro della

sua esperienza e trova la propria chiave espressiva attraverso l’uso delle immagini come

strumento interpretativo di una possibile verità storica diversa da quella storiografica.

Un’indagine indiziaria che trova una propria definizione, nel suo percorso di restituzione dei

significati, attraverso il progetto di un flusso di immagini. Una forma di narratività che produce un

dispositivo artistico aperto per restituire orizzonti di senso relativi a ciò che viene percepito e per

svelare quella dimensione interpretativa a priori, che non è deterministico – deduttiva.

Un panorama in cui prevale l’immaginario che nutre e anima la poetica dell’artista e in cui il

principio di realtà risulta manipolabile, le rappresentazioni del mondo sono continuamente

perfezionabili e ri-negoziabili, senza pretese di oggettività (a differenza di quanto avviene per

l’argomentazione filologica, logica, scientifico-deduttiva, propria di un sistema cognitivo

tendenzialmente chiuso). FRANCIGENÌA vuole essere un elogio alla curiosità e alla lentezza del

viaggio, un invito a visitare e conoscere lo straordinario patrimonio di ambienti naturali e artistici

delle “Valli di Susa”

FRANCIGENÌA è un progetto di Maurizio Cilli per ExillesFest 2016, inserito all'interno del

programma di Torino e Le Alpi, realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo e con

l'organizzazione di GlocalSounds.

l’artista rivolge un particolare ringraziamento a Fabrizio Vespa, Gianluca Papolla, Davide

Edoardo Ligas, il Museo Diocesano di Susa, Samantha Vottero, la Biblioteca e la Proloco di

Mompantero.