Matti Braun – Sola

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO SALES
Piazza Dante 2, int. 7 00185 , Roma, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì dalle 15,30 alle 19,30 o su appuntamento. chiuso dal 29 luglio al 31 agosto

Vernissage
07/06/2011

ore 19

Contatti
Email: info@galleriasales.it
Artisti
Matti Braun
Generi
arte contemporanea, personale
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In occasione di questa mostra, l’artista ha pensato ad un progetto installativo dall’atmosfera disorientante: l’inserimento delle opere all’interno di un ambiente completamente dipinto con la stessa tonalità di grigio del pavimento della galleria, porta infatti a generare una sorta di confusione e smarrimento nello spettatore.

Comunicato stampa

Martedì 7 Giugno alle ore 19,00 si inaugura presso Galleria S.A.L.E.S. la seconda personale di
Matti Braun, (Berlino, 1968).
In occasione di questa mostra, l’artista ha pensato ad un progetto installativo dall’atmosfera
disorientante: l’inserimento delle opere all’interno di un ambiente completamente dipinto con la
stessa tonalità di grigio del pavimento della galleria, porta infatti a generare una sorta di
confusione e smarrimento nello spettatore. La scelta di questa modalità espositiva risponde
anche ad un’altra esigenza dell’artista, quella di dar vita ad un luogo elegante che ricordi certi
ambienti espositivi degli anni Venti. In questa conformità di tono Matti Braun espone una serie di
batiks, fotografie e due cartoline autografate da Umberto II, ultimo Re d’Italia. Le opere nel loro
essere in apparente contrasto tra loro, vanno a costituire il concetto stesso della mostra.
Come afferma Matti Braun Sola è una sorta di viaggio, da non intendersi unicamente in senso
geografico ma soprattutto mentale: “è un lungo cammino che mi conduce dentro lo ‘sconosciuto’
universo della pittura, ma che allo stesso tempo mi porta a riflettere sul senso del viaggio,
geograficamente inteso, che ritrovo e vedo in questo universo”. Il titolo della mostra pone
l’accento sulla contrapposizione tra la definizione di ‘solo show’ e l’aggettivo ‘sola’, ovvero la
condizione di ritrovarsi in solitudine. Allo stesso tempo Braun “gioca” linguisticamente con i
significati che questo termine ha in altre lingue: in Finlandese “sola” vuol dire ‘valico’, ovvero il
passo della montagna che consente l’attraversamento dei versanti, in Spagnolo è l’unicità di una
cosa, in Inglese indica una pianta Indiana appartenente alla famiglia delle leguminose, in Turco è
lo svoltare a sinistra, mentre in Polacco vuol dire ‘sole’. Le analogie si ritrovano anche con il titolo
dello mostra Salo (dove le vocali sono invertite) che Matti Braun ha tenuto al Kunstverein
Braunschweig nel 2010. L’approccio di Matti Braun tende a creare un mix composito di episodi,
significati, immagini e forme che vanno ad inserirsi in un complesso network di associazioni in cui
gli spazi, le opere esposte, le tecniche e i materiali usati sono sempre aperti a molteplici
interpretazioni e spesso possono avere significati equivocabili o in apparenza non chiari.
Ad esempio i batik sono sia l’espressione del voler attingere ad una tecnica che allude agli anni
Sessanta e Settanta ma che allo stesso tempo racchiude in se una storia. Il loro luogo di origine è
l’Indonesia (sebbene non si conosca il momento esatto della scoperta delle tecniche di tintura a
riserva, che probabilmente nascono da errori casuali nella tintura dei tessuti) e in molti paesi
Orientali, negli anni Venti, era diffusa la credenza che i batik rappresentassero l’espressione della
liberazione dai demoni. Sebbene oggi questi aneddoti possano sembrare bizzarri, è il contenere
in sé miti, luoghi e rimandi geografici e culturali che è importante per Matti Braun. Come lo è
integrare sempre episodi della propria vita che in questa personale alla Galleria S.A.L.E.S. si
ritrova nelle due cartoline autografate da Umberto II (il nonno, capitano di una nave-scuola,
conobbe, a Napoli, nel 1930 il futuro Re d’Italia a Napoli. Matti Braun, affascinato da questo
racconto, ha condotto ricerche storiche su questa figura ricercando anche oggetti legati ad
Umberto II come lo sono le cartoline esposte in questa mostra).
Il lavoro di Matti Braun sfugge alla retorica delle diverse fonti storiche dalle quali trae origine ed
elabora un personalissimo linguaggio che prende la forma di un’espressività visuale forte e
astratta. Spesso il punto di partenza è offuscato dall’incastro con altre filosofie di pensiero e il
lavoro prende forma autonoma. L’artista è interessato alle “variazioni genetiche” che avvengono
quando memorie, diverse culturalmente, casualmente s’incontrano.
Tra le mostre recenti di Matti Braun si possono segnalare le personali presso: La Galerie - Centre d'art
contemporain, Noisy le Sec, 2010; Salo, Kunstverein Braunschweig, 2010; Pierre Pierre, Esther Schipper,
Berlino, 2010; Kola, Kunstmuseum Liechtenstein, Vaduz, 2009; Özurfa, Ludwig Museum, Colonia, 2008 e
MUSEION, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea, Bolzano, 2008