Matteo Gobbo – Frammenti di cielo e di laguna

  • SOLOS

Informazioni Evento

Luogo
SOLOS
Via Farini 35 , Orbetello, Italia
Date
Dal al

SOLOS, proprio per la sua specifica conformazione, sarà visitabile, in conformazioni variabili, a tutte le ore.

Vernissage
24/07/2022

ore 18,30

Artisti
Matteo Gobbo
Generi
arte contemporanea, performance - happening, inaugurazione
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L’inaugurazione del nuovo spazio sarà l’occasione per presentare l’opera “Frammenti di cielo e di laguna” di Matteo Gobbo.

Comunicato stampa

SOLOS

Solo, s.n., plural solos: a performance given by one person alone.

Inaugura ufficialmente domenica 24 luglio alle ore 18:30 lo spazio espositivo SOLOS nel centro storico di Orbetello.
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SOLOS è uno spazio espositivo dedicato ad esposizioni uniche nel tempo e nella partecipazione. L’intenzione è quella di ospitare esposizioni temporanee di un solo artista alla volta: contenute esposizioni in limitati tempi.
Si mostra come una miniatura, come un piccolo teatro protetto da un vetro all’interno del quale il viandante spettatore può velocemente sbirciare o lungamente osservare.
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SOLOS è uno spazio che comunica con discrezione con la strada si cui si affaccia. SOLOS è all'interno ma si proietta all'esterno tanto quanto basta. SOLOS cambia se stesso con discrezione e con gentilezza chiama i passanti.
SOLOS è uno spazio, fatto di un volume, modellato di 3 facce piegate alla superficie che lo incornicia, contenuto in uno spazio più grande.
(58cm x 58cm x 58cm)/2= SOLOS
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Un artista solo.
Un’opera sola.
Uno spettatore solo.
Un momento di pausa esclusivo, momentaneo, inaspettato, improvviso, diretto, normale, presente, biunivoco, protetto, gentile, riservato, scambio.
Pensa, senti, riferisci … quello che vuoi: il tuo portato sarà solo tuo.
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L’inaugurazione sarà l’occasione per presentare l’opera “Frammenti di cielo e di laguna” di Matteo Gobbo,
La performance vuole ricreare un ipotetico ritrovamento del teschio, portando i protagonisti a percorre un percorso che si snoderà per diversi angoli di Orbetello, ma sopratutto all'interno di loro stessi.
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“Il 3 febbraio del 2009, ad Orbetello, viene rubata una delle quattro teste-reliquia sparse in italia, attribuita al vescovo armeno San Biagio.
Conservato in una nicchia sigillata trecentosessantatre giorni all'anno, il teschio veniva spostato in occasione della festa patronale e della processione in laguna sulle barche dei pescatori.
Frammenti di cielo e di laguna nasce, dunque, da una notizia di cronaca ma innesca un'ulteriore narrazione, un'attività di inchiesta interiore. Il ritorno dell'immagine del teschio scomparso, domanda alla comunità di Orbetello una riflessione sulla spiritualità, un'indagine sulle memorie e sulle tradizioni.
Con questo lavoro, e nella sua ricerca, Matteo Gobbo chiede e si chiede a cosa diamo un valore spirituale. Cosa vuol dire spiritualità?”
Marta Montoni
performance di:
allegra fanti, gabriele beranbò, alessandra antichi