Matteo Carassale- Fiori Rubati

Informazioni Evento

Luogo
NONOSTANTE MARRAS
via Cola di Rienzo, 8 , Milano, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al sabato 10.00 - 19.00; domenica 12.00 - 19.00

Vernissage
29/09/2021

ore 18.30

Artisti
Matteo Carassale
Curatori
Francesca Alfano Miglietti
Uffici stampa
MARIA BONMASSAR
Generi
arte contemporanea, personale
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Le immagini – realizzate senza l’ausilio della postproduzione – invitano a riflettere sullo stato di precario equilibrio tra vitalità e decadimento, tra fugacità dell’esistenza e immortalità della fotografia.

Comunicato stampa

Mercoledì 29 settembre 2021, alle ore 18.30, si terrà negli spazi di Nonostante Marras l’inaugurazione della mostra Fiori Rubati, con 50 fotografie di Matteo Carassale, a cura di Francesca Alfano Miglietti, aperta al pubblico dal 30 settembre al 31 ottobre 2021.

Le immagini – realizzate senza l’ausilio della postproduzione – invitano a riflettere sullo stato di precario equilibrio tra vitalità e decadimento, tra fugacità dell’esistenza e immortalità della fotografia.

Una ricerca quella di Carassale nata durante il lockdown, in cui i sentimenti di costrizione da una parte e speranza dall’altra sono resi nei suoi scatti da atmosfere senza contesto e dalla luce onirica che lambisce flebilmente i fiori, emblemi di caducità ma anche di bellezza e resurrezione. E come sottolinea Francesca Alfano Miglietti: “In questi Fiori rubati emerge lo stretto legame tra vita e morte, tra sottrazione e aggiunta, tra apparizione e scomparsa. Un tema ricorrente della poetica di Carassale: prendersi del tempo e volgere lo sguardo per osservare la meraviglia nascosta in ogni singolo soggetto. Osservazione e ammirazione. Queste sono le sue parole chiave”.

Foglie, papaveri, calle, pruni, rose, strelitzie, viburni, i fiori raccontano le origini del fotografo, nato e cresciuto in Liguria, e del suo lavoro di sottrazione, quasi di “furto”, dalla natura delle piante per poterne cogliere l’essenza del loro stato vegetativo all’interno del suo laboratorio, alla ricerca dell’effimero, dell’impermanenza, dell’eleganza della fragilità.

Nelle foto affiora l’equilibrio instabile del ciclo vitale, il perpetuo rinnovarsi, il fulgore della crescita e il declino della resa, in una sorta di allegoria dell’esistenza ricca di sfumature, tinte tenui, ombre colorate. Il fiore diventa per l’artista: “una carezza per curare le ferite inferte dal nostro senso di libertà che si divincola dal nostro corpo, un simbolo di bellezza da offrire e da ricevere nei momenti di difficoltà come memento e allo stesso tempo come augurio di rinascita”.

Matteo Carassale, ligure di nascita e milanese d'adozione, collabora da più di vent’anni con riviste italiane e straniere nel settore dei giardini, interni, ritratti e cibo. In ambito artistico ha esposto in Italia e all'estero in vari musei e gallerie private.