Massimo Dalla Pola – Scenario

Informazioni Evento

Luogo
DONNA BIANCA - PALAZZO COLUCCIA
via Matteotti 41, Specchia, Italia
Date
Dal al

la mostra sarà aperta tutti i giorni in orari variabili (si prega di verificare telefonicamente o via social) e visitabile
anche su appuntamento

Vernissage
29/07/2021

no

Artisti
Massimo Dalla Pola
Generi
arte contemporanea, personale
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Per la decima estate consecutiva i locali dell’ex azienda agricola di Palazzo Coluccia a Specchia diventano
gli spazi espositivi del progetto di arte contemporanea Nagla. Quest’anno con una mostra personale di uno
degli artisti che più hanno contribuito alla nascita e alla crescita del progetto.

Comunicato stampa

Per la decima estate consecutiva i locali dell’ex azienda agricola di Palazzo Coluccia a Specchia diventano
gli spazi espositivi del progetto di arte contemporanea Nagla. Quest’anno con una mostra personale di uno
degli artisti che più hanno contribuito alla nascita e alla crescita del progetto.
Dopo Sotto i cieli d’Europa (2014) e Paint it black (2017), il milanese Massimo Dalla Pola torna a Specchia,
da domenica 25 luglio, con Scenario, mostra curata da Donato Viglione in collaborazione con Arianna
Beretta di Circoloquadro.
Con Scenario, Dalla Pola mette in mostra alcuni cicli di opere che rappresentano il cuore di 8 anni della sua
produzione artistica e uniti dalla volontà dell’artista di ripercorrere e catalogare vicende politiche, storiche, di
cronaca, vicende umane, attraverso la rappresentazione dei luoghi dove sono avvenute o che ne sono
simbolo.
The second world (2012) è un ciclo di disegni realizzati con bianchetto su carta da lucido raffiguranti edifici
e monumenti del “secondo mondo”, quel blocco sovietico che fra gli anni ‘20 e gli ‘80 dello scorso secolo
fece anche dell’architettura un potente strumento di propaganda e veicolo simbolico della propria idea di
mondo.
Lo sguardo di Dalla Pola sui luoghi del potere, politico ma anche economico, e sui suoi simboli, si allarga su
scala mondiale con Il sole dei morti (2014), serie di dipinti in acrilico su grandi arazzi di juta con palazzi e
monumenti rivestiti da quel monocromatismo nero che rappresenta una delle cifre principali dell’artista
milanese.
Così come ne L’incendio (2015), opere in acrilico su tela realizzate negli anni della sanguinosa avanzata
del califfato islamico, dove il nero di templi, luoghi sacri, rovine si staglia su un cielo che rende onore alla
perfezione al nome di questa serie e alla storia antica e attuale di una delle terre più belle e martoriate del
pianeta, il Medioriente.
Il viaggio in cui ci accompagna Dalla Pola termina nel nostro paese, con Intervallo (2018), acrilici su tela
raffiguranti apparentemente anonimi condomini di provincia, villette unifamiliari e vie di città, che sono stati
però teatro di alcuni dei più inquietanti, noti e spettacolarizzati casi di cronaca in Italia degli ultimi 40 anni.
Un viaggio, una catalogazione dell’umano senza che l’uomo mai appaia, così come nella serie che fa da
appendice alla mostra, A moral zoo (2010), bassorilievi su forex in cui sono protagoniste immagini di animali
tratte da un bestiario inglese del XV secolo conservato a Copenhagen.
* * *
Massimo Dalla Pola nasce nel 1971, vive e lavora a Milano. Si laurea in Storia dell’arte alla Statale di Milano nel 1996 e
all’inizio degli anni 2000 espone i suoi primi lavori a Londra (291 Gallery), Berlino (Zurmöbelfabrik), Milano (Luciano
Inga-Pin). In seguito inizia diverse collaborazioni con gallerie e spazi indipendenti tra cui Allegra Ravizza Art project -
Milano, Roberta Lietti Arte Contemporanea - Como, Circoloquadro arte contemporanea - Milano. Espone in realtà
istituzionali quali Casa Testori - Novate Milanese, BPM - Milano, Museo della pesca e del Lago Trasimeno - Magione
(PG) in mostre personali e collettive. Ha partecipato alle principali fiere italiane ed è stato finalista dell’11° Premio Arte
Laguna (Venezia, 2017).