Martina Menegon – Untouched 2022

Informazioni Evento

Luogo
METRONOM
Via Carteria 10, 41121 , Modena, Italia
Date
Dal al
Vernissage
15/05/2022
Artisti
Martina Menegon
Generi
arte contemporanea, personale, video
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Untouched (2022) di Martina Menegon è il sesto intervento video nella programmazione di FILTRO, terza
edizione di DIGITAL VIDEO WALL, progetto a cadenza annuale strutturato a capitoli tematici, volto a
promuovere la diffusione e la sperimentazione dell’arte digitale.

Comunicato stampa

DIGITAL VIDEO WALL | FILTRO
A cura di Gemma Fantacci
Untouched (2022) di Martina Menegon è il sesto intervento video nella programmazione di FILTRO, terza
edizione di DIGITAL VIDEO WALL, progetto a cadenza annuale strutturato a capitoli tematici, volto a
promuovere la diffusione e la sperimentazione dell’arte digitale.
FILTRO, tema scelto per il capitolo 2022 di DIGITAL VIDEO WALL, è una ricognizione in campo artistico degli
esiti della ricerca di sei artisti internazionali sugli strumenti offerti dal digitale, invitati a presentare la propria
declinazione del tema e a occupare per un mese ciascuno il video wall di Metronom. Nell'ambito della
programmazione di ciascun intervento verrà organizzato un evento nella forma di conversazione che
approfondisce la ricerca degli autori, sul sito generazionecritica.it
FILTRO è l’ambito di interesse individuato da Gemma Fantacci per il quarto capitolo del progetto: le opere
selezionate sono accomunate dalle parole chiave avatar, identità, corpo, digitale vs analogico, IRL vs mondi
virtuali ognuna delle quali declinata ed affrontata in modo diverso.
Il FILTRO è inteso nella sua doppia accezione di dispositivo che permette l'attuazione di modifiche, reali o
virtuali, ad un oggetto o corpo, anch'esso reale o digitale, e infine di lente, o schermo, attraverso cui facciamo
esperienza di una versione alterata della realtà e del panorama mediale che ci circonda. Il concetto di filtro si
riallaccia anche alla nozione faucoultiana di dispositivo, dunque ai meccanismi di potere e controllo esercitati
sul singolo nella società contemporanea. Ciò porta all'individuazione delle diverse storture a cui il corpo è
sottoposto e di conseguenza all'elaborazione di pratiche di riappropriazione che rompono la lunga catena di
oggettivizzazione a cui è via via sempre più sottoposto.

Il sesto screening è dedicato all’opera Untouched (2022) di Martina Menegon: il video mostra una 3D Scan-
Selfie da più angolazioni, l’occhio infatti si muove intorno a questa scultura digitale e ne vede i diversi aspetti

e dettagli. Untouched è infatti un progetto che si costituisce di una serie di 3D Scan-Selfie presentate come
sculture virtuali online che hanno anche la possibilità di realtà aumentata. L’osservatore quindi viene immerso
in queste riprese dell’artista stessa che viene smaterializzata: l’immagine si avvicina ad una rappresentazione
quasi pittorica in cui le campiture di colore digitali si incastrano e costruiscono questa scultura tridimensionale.
Il corpo fisico dell’artista diventa quindi la base su cui generare un corpo virtuale attraverso una serie di glitch
che ne deformano la silhouette.
Martina Menegon è un’artista che lavora prevalentemente con l’Arte Interattiva e con l’Extended reality. Nelle
sue opere, Martina crea intimi e complessi assemblaggi di elementi fisici e virtuali che esplorano il sé
contemporaneo e la sua corporeità digitale che l’artista definisce phygital. Untouched si definisce all’interno
di questa pratica: mostrando il proprio ritratto e quindi permettendo anche di entrare in una sfera più intima
dell’artista, Menegon smaterializza la sua immagine reale e la ricostruisce in digitale. L’operazione riflette
sull’azione quotidiana di presentazione del sé all’interno delle realtà virtuali.

Sperimentando con il perturbante e il grottesco, il sé e il corpo, il dialogo tra realtà fisica e virtuali, le sculture
dell’artista creano esperienze disorientanti che diventano percepibili nonostante la loro natura virtuale. “La
frammentazione è la verità dell’esistenza”: queste parole di Carolyn J. Dean descrivono l’intimità insita nel
processo creativo di Martina Menegon. La scansione 3D viene interpretato come un viaggio estremamente
personale in cui l’artista può esplorare i suoi molteplici sé digitali e quindi procedere verso una comprensione
delle sue identità virtuali. Inalterati, questi selfies virtuali tridimensionali propongono un nuovo corpo digitale
autentico e percepibile, immobile ma costantemente performante.
Con DIGITAL VIDEO WALL Metronom offre un luogo dedicato all’esposizione e presentazione di linguaggi
dell’arte digitale, al fine di esplorare le possibilità espressive e relazionarsi con la complessità del contesto
delle nuove tecnologie.
La peculiare posizione del video wall, che consente la fruizione h24 da fronte strada, trasforma il DVW in un
luogo espositivo privilegiato nell'attuale circostanza di distanziamento interpersonale. La caratteristica di
breve durata dei lavori proposti e la loro proiezione senza vincoli di orari, consente di rispettare i limiti di
contenimento senza limitare con prenotazione o accesso limitato la fruizione delle opere come accade per i
luoghi chiusi. La proiezione rivolta all’esterno dei locali costituisce un intervento urbano a tutti gli effetti, una
vetrina, quindi luogo dedicato, che diventa anche un modo per ridisegnare e cambiare l’immagine della
strada, attraverso i contenuti proposti.
Martina Menegon (1988) è un'artista che lavora prevalentemente con l'Arte Interattiva e con l'Extended
Reality. Dal 2011, Martina Menegon insegna presso numeri festival, istituti ed università, tra cui l’Art University
di Linz e lo IUAV a Venezia. Attualmente è Senior Artist and Lecturer al dipartimento di Transmedia Art
all’Università delle Arti Applicate di Vienna, inoltre collabora con la summer school ChampdAction.LAbO in
Antwerp, Belgio. Nel 2019 Martina ha fondato :afk, che dirige insieme a Shahab Nedaei nella curatela di una
serie di pop-up solo exhibition sparse per Vienna. Dal 2020 è inoltre vice direttrice e curatrice del CIVA
Festival for New Media Art e curatrice presso la piattaforma “Area for Virtual Art“ di sound:frame. Il lavoro di
Martina Menegon è stato esposto a livello internazionale, online e offline, come al MAK Museum of Applied
Arts Vienna, al NRW-Forum di Düsseldorf, la Roehrs & Boetsch Gallery, presso Les Rencontres d’Arles, il FILE
Festival, la WRO Biennale, Parallel Vienna, Virginia Bianchi Gallery, infine HeK - House of Electronic Arts.