Martina Buracchi – Regina delle crete senesi

Informazioni Evento

Luogo
TERME ANTICA QUERCIOLAIA
Via Trieste 22, Rapolano Terme, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 19.

Vernissage
11/10/2013

ore 18

Artisti
Martina Buracchi
Generi
arte contemporanea, personale
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La mostra raccoglie le varie soluzioni del paesaggio cangiante, a seconda delle stagioni, in cui l’artista ricorre all’uso della spatola, con la quale traccia il colore seguendo segni precisi.

Comunicato stampa

Le crete senesi come il suolo di madre luna. E' questa l'interpretazione delle Terre di Siena che Martina Buracchi restituisce nelle sue tele in mostra da venerdì 11 ottobre alle Terme Antica Querciolaia. La nuova esposizione sarà presentata venerdì 11 ottobre, alle ore 18, presso i locali della struttura termale di Rapolano Terme dal critico d'arte Gilberto Madioni con il presidente delle Terme Aq, Silvana Micheli e il direttore generale, Alessandro Fabbrini.

L'esposizione "Regina delle crete senesi", aperta fino a lunedì 11 novembre, raccoglie le varie soluzioni del paesaggio cangiante, a seconda delle stagioni, in cui l'artista ricorre all'uso della spatola, con la quale traccia il colore seguendo segni precisi. Nei quadri la giovane Martina, laureata all'Accademia di Firenze, usa la rena mischiata agli olii macinati da pietre scure o chiare, per rendere il grigio lunare delle crete. "La pittura della Buracchi - spiega Gilberto Madioni, critico d'arte - si può considerare astratta nella sua visione immediata delle crete. Immagini che cambiano a seconda delle stagioni, con il risultato finale di una costruzione che si basa su un figurativo eccezionale. La sua bravura sta appunto nella capacità di dipingere il mondo lunare sotto il sole cocente e in inverno anche con la neve".

Nei quadri si realizza un perfetto accordo tra segno e spazio, dove la padronanza dell'uso della sabbia colorata permette alla Buracchi soluzioni immediate dei rapporti luce-colore. "Il mondo lunare delle crete - continua Madioni - la vede "regina", non in senso regale, ma artistico, perché con pochi tocchi grafici rapidi, quasi per magia, riesce ad animare i grigi delle crete e ad impreziosire il tutto con la raffigurazione di una vegetazione unica, fatta di fiori di campo che ravvivano le sue tele".