Marta Braggio – Il limone sull’acceleratore

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MONTE DI PIETA'
Contrà del Monte, 13 36100 , Vicenza, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì 17.00 -19.00
sabato e domenica 10.00 -12.00 e 16.00 -19.00

Vernissage
11/01/2019

ore 18

Artisti
Marta Braggio
Generi
arte contemporanea, personale

Personale di Marta Braggio. In mostra, la nuova serie di polaroid in cui presenza straniante dei limoni diventa il dispositivo per riflettere sul tema della lentezza.

Comunicato stampa

Venerdì 11 gennaio 2019, alle ore 18.00, inaugura Il limone sull’acceleratore, personale di Marta Braggio a cura di Eleonora Ambrosini. La mostra si svolgerà nella Sala dei Pegni del Palazzo di Monte Pietà, organizzata dalla Fondazione Monte di Pietà di Vicenza.
Il limone sull’acceleratore è la sintesi di una cronaca irreale, un gioco serio da enfants terribles retto da regole liberamente concepite che riconfigurano la realtà. L’insofferenza nei confronti dell’attualità pressante e della tendenza alla massima velocità, sfocia in un atteggiamento di resistenza, alla ricerca di dispositivi e approcci capaci di ristabilire dimensioni accantonate, ma essenziali. La lentezza viene allora riscoperta come valore positivo, una componente da vivificare per essere nuovamente immessa nella contemporaneità.
Marta Braggio aderisce a questa ricerca e traccia un percorso fotografico che procede per tentativi, aperture e possibili alternative, formulando scenari ipotetici. Oggetti di stress e celerità quotidiane danno vita a nature morte che vacillano di fronte all’incursione di limoni. L’agrume, protagonista dell’intero corpus, diviene elemento di intralcio per l’occhio, un ostacolo in cui la mente è portata a incappare alla ricerca di modalità originali di vivere la quotidianità. L’ironia delicata è alla base delle polaroid che celano la profondità di uno sguardo attento e critico volto alla decostruzione e all’analisi sempre propositiva della realtà. La presenza del frutto, veicolo di lentezza, genera composizioni velatamente assurde; rapporti inaspettati, a volte convivenze difficili e violente che Braggio tenta di risolvere stringendo idealmente i soggetti all’interno dell’inquadratura. I fondi neutri e scarni invitano a focalizzarsi sulle relazioni inusuali che abitano le immagini; legami surreali che rivelano l’espediente, la funzione di elemento di disturbo e di scardinamento fecondo affidata all’agrume.
Il limone si palesa come norma del gioco, un’evidenza straniante che porta a riconsiderare il nostro essere contemporaneo e il nostro stare in esso. Le immagini indagano le modalità con cui l’impulso alla velocità e la lentezza possono compenetrarsi e convivere nell’attualità, rivelando soluzioni che si avvicinano a Sjöberg e al suo entomologo.
L’apertura dei lavori contribuisce a rafforzarne il valore: frammenti di una ricerca personale, sviluppano visioni che fuoriescono ponendosi come interrogativi, fonti di stimoli continui. Che cosa accadrebbe se un limone finisse sull’acceleratore? Tutto contribuisce alla sospensione e all’enigma, offrendo ad ognuno la possibilità di partecipare al gioco.

In occasione dell’opening, saranno disponibili all’acquisto le stampe di alcune delle opere in mostra.

Organizzato da:

Si ringrazia:

Marta Braggio nasce il 31 ottobre 1993 a Vicenza, città dove attualmente vive e lavora. Studia Storia dell’Arte all’Università Ca’ Foscari, laureandosi con una tesi triennale sulla relazione tra colori e musica. Frequenta in seguito la School for Curatorial Studies a Venezia. Segue corsi di fotografia, nonostante la formazione fotografica sia da considerarsi prevalentemente da autodidatta.
Ha partecipato alla collettiva “You call it strange, I call it familiar” presso la sezione “No photo” di Paratissima 14, Torino. Le sue fotografie sono apparse su magazine, quali: Frizzifrizzi, Ramona Magazine, Selfportraitmag, myperiodstoryblog, Caroline Records, Atoms photography, Uncertain Magazine.