Mario Schifano – Per Terra I Tappeti e Le Opere

  • EDDART

Informazioni Evento

Luogo
EDDART
Via di Monte Giordano 36, Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
26/10/2022

ore 18

Artisti
Mario Schifano
Generi
arte contemporanea, personale
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Una mostra inedita di Mario Schifano che comprende la sua unica serie di tappeti e le opere dipinte per la loro realizzazione.

Comunicato stampa

EDDart è orgogliosa di presentare, dal 27 Ottobre al 5 Dicembre, una mostra inedita di Mario Schifano che comprende la sua unica serie di tappeti e le opere dipinte per la loro realizzazione.
In un momento di ritrovata felicità, agli inizi degli anni Ottanta, alcuni amici propongono a Mario Schifano di produrre dei tappeti a partire dalle sue opere più iconiche: sono Maurizio Romano, imprenditore nel campo dei tessuti, sua moglie Franca Mayer, specializzata nella produzione di ricami e Gianni Michelagnoli, amico e profondo conoscitore dell’opera dell’artista.
Inizialmente l’idea di mettere i propri quadri “Per terra” rende Schifano perplesso, ma poi l’entusiasmo prende il sopravvento e l’unico problema è la lunga attesa, come racconta proprio Franca Mayer nell’intervista in catalogo.
Nasce cosi la produzione di 5 tappeti a partire da altrettante serie di Schifano: Albero per Terra, Notte Per Terra, Cielo per terra, Gigli d’acqua per terra, Orto botanico per terra.
Preziosi per la straordinaria riuscita estetica, i tappeti illuminano anche un decennio particolarmente creativo per Schifano. Come scrive in catalogo Massimo d’Alessandro, architetto, collezionista e grande amico dell’artista: “Gli anni !80 aprono forse uno dei periodi più importanti nella vita di Schifano che, nel 1984 avrebbe compiuto 50 anni: un grande amore con una donna, Monica, che gli avrebbe dato nel 1985 un figlio, Marco.
Schifano sta bene, l’avventura della paternità lo prende completamente, a tratti velocissimi scarabocchia con infinita maestria le migliaia di sue fotografie del mondo che osserva attraverso pile di televisori accatastati nelle sue case (cfr.Biennale di Venezia 1993), costruisce quadri attorno ai frammenti dei giocattoli che regala quotidianamente a suo figlio, trova di nuovo in se stesso grandi energie, ricomincia a lavorare frequentemente su temi di grande formato, quadri bellissimi che la critica forse ha solo in parte ancora digerito.”
Catalogo con documentazione fotografica inedita, un testo di Massimo d’Alessandro e un’intervista a Franca Mayer.