Mario Airò – La forma si trasforma

Informazioni Evento

Luogo
VISTAMARE
Largo Dei Frentani 13, Pescara, Italia
Date
Dal al
Vernissage
08/10/2023

ore 10.30

Artisti
Mario Airò
Generi
arte contemporanea, personale
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Il titolo riprende il nome di un libro “pop up” per bambini, ove ciò che conta è suscitare meraviglia attraverso la trasformazione dell’immagine, da geometrica a fantasiosa, un universo altro rispetto al rigore di Airò, eppure contiguo.

Comunicato stampa

Vistamare è lieta di presentare La forma si trasforma, la quarta mostra personale di Mario Airò in galleria. Il titolo riprende il nome di un libro "pop up" per bambini, ove ciò che conta è suscitare meraviglia attraverso la trasformazione dell'immagine, da geometrica a fantasiosa, un universo altro rispetto al rigore di Airò, eppure contiguo.

La mostra presenta una serie di lavori dell’artista, dai più recenti a quelli più storici, in dialogo con alcune opere di artisti come Giovanni Anselmo, Ettore Spalletti, Haim Steinbach e Jan Vercruysse, il cui lavoro ha avuto un ruolo significativo per il suo percorso artistico.

L'ampio universo artistico di Airò viene presentato nelle 8 stanze della galleria attraverso sculture, tele e wall paintings.

Nel salone principale, 5 grandi tavole di tempera calligrafica su gesso si alternano nello spazio alle piccole tavole di radica, presentate per la prima volta in galleria, come forma di contrappunto complementare in cui la ricca elaborazione di quest’ultime si relaziona al bianco quasi assoluto delle tele.

Nelle altre stanze, il dialogo tra opere e autori genera ambienti dalle atmosfere a volte rarefatte ed effimere altre invece cariche di elementi attraverso un confronto che si impegna ad evidenziare la capacità che hanno avuto i predecessori dell’artista, alcuni dei quali diventati suoi fondamentali compagni di viaggio, di portare nuova linfa e ricchezza semantica ed esistenziale alle “rotture” e aperture dirompenti che la Storia gli aveva messo in mano.

 

In La forma si trasforma gli elementi si articolano differentemente da un lavoro ad un altro: in alcuni è prediletto un aspetto della materia, in altri un’altra delle sue qualità. E la forma si genera a partire dall’uno o dall’altro, quasi essi fossero gli assi centrali del tornio attorno a cui la massa dell’opera gravita in attesa di autodefinirsi.

Mario Airò è nato a Pavia nel 1961. Studia a Milano con Luciano Fabro e, nella prima metà anni '90 con altri artisti dà vita allo spazio autogestito di Via Lazzaro Palazzi. Il suo approccio sperimenta e reinterpreta i diversi mezzi artistici, evidenziando la capacità di creare un continuo cross-over tra le discipline. Le sue opere nascono dal rapporto con molteplici riferimenti culturali come il cinema, la storia dell’arte, la letteratura, rilette, sempre con intenzione poetica, attraverso oggetti e situazioni quotidiane. Egli crea opere utilizzando oggetti, immagini, testi, suoni e fonti luminose, giocando su effetti incantatori per trasformare in spazi mentali gli ambienti e i luoghi che le accolgono. I suoi lavori sono presenti nelle collezioni del MAXXI, Castello di Rivoli, GNAM di Roma, MaMbo, Museion di Bolzano e altri. Attualmente vive e lavora a Milano.