Marinella Senatore – There is so much we can learn from the sun

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO ARTE CONTEMPORANEA CAVALESE - PALAZZO FIRMIAN
Piazzetta Rizzoli, 1 , Cavalese , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

01/01 - 31/05 | mercoledì - domenica 15.00 - 19.00

01/06 - 30/09 | martedì - domenica 15.30-19.30

01/10 - 31/12 | martedì - domenica 15.00 - 19.00

Altri orari su appuntamento. Aperto al mattino per gruppi prenotati

Vernissage
13/12/2025
Biglietti

Biglietto intero: 5€

Biglietto ridotto: 2,50 € (studenti 19 - 26 anni, over 65)

Biglietto omaggio: visitatori fino ai 18 anni, persone con disabilità, accompagnatori di persone con disabilità, possessori FIEMME CEMBRA Guest Card, giornalisti.

I biglietti d’ingresso sono acquistabili presso la biglietteria del Museo al momento della visita. Non è possibile prenotare il biglietto di ingresso via e-mail o telefonicamente e pagarlo al momento della visita in mostra.

Visite Guidate

È possibile prenotare un servizio di visita guidata alla mostra contattando anticipatamente l’ufficio all’indirizzo [email protected]. Il servizio di visita guidata ha un costo di € 50,00 a gruppo (max 20 persone), non comprensivo del biglietto d’ingresso.

Artisti
Marinella Senatore
Curatori
Elsa Barbieri
Uffici stampa
DDL STUDIO
Generi
arte contemporanea, personale

il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese presenta There is so much we can learn from the sun, mostra personale di Marinella Senatore, artista italiana contemporanea oggi più riconosciuta a livello internazionale, capace di coinvolgere e muovere l’energia di migliaia di persone senza mai perdere quella dimensione poetica nella quale è possibile ritrovarsi come voci narranti.

Comunicato stampa

Dal 13 dicembre 2025 al 6 aprile 2026 il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese presenta There is so much we can learn from the sun, mostra personale di Marinella Senatore, artista italiana contemporanea oggi più riconosciuta a livello internazionale, capace di coinvolgere e muovere l’energia di migliaia di persone senza mai perdere quella dimensione poetica nella quale è possibile ritrovarsi come voci narranti.

Il progetto espositivo, curato da Elsa Barbieri, fa sfumare il confine tra arte e vita. «È successo anche a Cavalese, dove Marinella Senatore in ottobre ha incontrato un gruppo di abitanti, bambine, adulti, anziani, coltivando, tutti insieme, partecipazione, che è al contempo processo ed esito di un cambiamento. I due workshop, trascorsi confrontando e condividendo pensieri, idee, suggestioni, motti e ispirazioni sul senso di comunità, hanno posto l’enfasi sullo straordinario potere di emancipazione, individuale e collettiva, dell’arte. Le connessioni di questi due incontri confluiscono in un nuovo lavoro di Marinella Senatore, un collage in 9 elementi, che sarà posto al cuore di “There is so much we can learn from the sun” per raggiungere chiunque», dichiara Elsa Barbieri.

A partire dall’inedito collage, che dà il titolo alla mostra There is so much we can learn from the sun, realizzato in pieno spirito di comunità, empowerment ed emancipazione - «Come artista, il mio ruolo è quello di attivare un meccanismo l’opera - stessa - con l’intenzione di generare una forza trasformativa che nasce dall’incontro tra i suoi elementi costitutivi, raggiungendo infine lo spettatore», spiega Senatore -, le opere esposte trasformano la mostra in una straordinaria esperienza visiva, di immaginazione e di socializzazione di cui, protagonisti assoluti sono i corpi. Quello di Marinella Senatore, per esempio, nei suoi Autoritratto, uno su tela e uno scultoreo, e i nostri, come quelli delle otto milioni di persone che fino a oggi Senatore ha coinvolto nella sua pratica. Di fronte alle tele della serie Make it shine, alle sculture luminose in vetro (I Contain Multitudes), ai neon - Breathe, U Are Enough; Remember the First Time You Saw Your Name; We Rise by Lifting Others; Dance First Think Later - ai collage della serie The School of Narrative Dance - Storyline e, non da ultimo, alla luminaria Alliance des corps che si aprirà sullo sfondo di Cavalese circoscrivendo nello spazio un ambiente speciale, dove tutti possono celebrare l’incontro e lo scambio. Ognuno di noi, ogni spettatore, non è più soltanto involucro, bensì è atteggiamento, è sviluppo del nostro essere.

La potenza della mostra, che vuole coinvolgere e muovere l’energia delle persone, animerà il museo e non solo: There is so much we can learn from the sun si sposta infatti anche all’esterno del Palazzo, per trasformare Piazzetta Rizzoli 1 in un contenitore magico attraverso cinque grandi opere in tessuto (I Contain Multitudes) che rimandano alla tradizione dei gonfaloni, nonché ai grandi manifesti tessili dei movimenti operai e dei sindacati, e sventoleranno per l’intera durata della mostra su alti pali, realizzati da artigiani locali, con legno locale, per volere dell’artista e del museo di stringere un rapporto, ancora più profondo, con la realtà che ci circonda.

«Il lavoro che stiamo portando avanti mira a rendere il Museo d’Arte Contemporanea un luogo sempre più aperto, vissuto e capace di dialogare con la comunità. Non solo uno spazio espositivo, ma un presidio culturale che entra nella quotidianità di Cavalese e contribuisce a rafforzare la sensibilità artistica del territorio. In questo percorso di avvicinamento tra museo e cittadinanza si inserisce perfettamente l’esperienza dei workshop condotti da Marinella Senatore: un’occasione in cui persone di età e provenienze diverse hanno partecipato alla creazione dell’opera che sarà al centro della mostra, diventando parte attiva del processo artistico. È un esempio concreto di come il museo possa farsi luogo di incontro, collaborazione e crescita collettiva. Anche per questo, la nuova esposizione rappresenta un passaggio particolarmente significativo. Arriva in un momento in cui Cavalese si prepara all’appuntamento olimpico del 2026, nel quale la nostra comunità avrà un ruolo culturale di primo piano all’interno della Val di Fiemme. La mostra contribuisce quindi a consolidare l’identità del museo come realtà viva e capace di dialogare con un pubblico ampio e internazionale. Da parte mia un ringraziamento speciale va allo staff del Museo e al personale dell’amministrazione comunale, il cui impegno ha reso possibile uno degli appuntamenti più importanti nella storia del nostro museo», dichiara Fulvio Vanzo, Assessore alla Cultura del Comune di Cavalese.

«La mostra di Marinella Senatore rappresenta in modo esemplare lo spirito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026: un progetto che mette al centro le comunità, valorizza i territori e riconosce nella cultura una forma fondamentale di partecipazione. Il lavoro collettivo nato a Cavalese dimostra che l’arte può diventare un’esperienza condivisa, capace di unire generazioni diverse e di rafforzare il senso di appartenenza. È un contributo prezioso nel percorso che condurrà la Val di Fiemme a essere uno dei cuori culturali dei Giochi del 2026», dichiara Domenico De Maio, Education & Culture director di Milano Cortina 2026.

Con There is so much we can learn from the sun, il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese, sotto la direzione di Elsa Barbieri, si conferma ancora una volta istituzione volta all’incontro, al racconto di memorie collettive e individuali, e alla sperimentazione di una dimensione partecipativa che auspica a farci riconoscere un corpo unico. L’obiettivo è quello di rendere Cavalese - già cuore della Val di Fiemme, e ora designato centro culturale dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026 - un polo d’arte contemporanea di rilevanza internazionale. La mostra è realizzata dal Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese ed è promossa dal Comune di Cavalese con il sostegno di APT Fiemme Cembra, Cassa Rurale Val Di Fiemme ed Eventi Cavalesani. Si ringraziano Galleria Mazzoleni London - Torino - Milano e Magnifica Comunità di Fiemme per la collaborazione.

L'iniziativa fa parte del progetto culturale di sistema, Combinazioni_caratteri sportivi, ideato e promosso dall'Assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento e si inserisce nell'ambito dell'Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, il programma multidisciplinare, plurale e diffuso che animerà l’Italia per promuovere i valori Olimpici attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali che l’Italia ospiterà rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026.

Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977) è un’artista multidisciplinare formatasi nel campo della musica, delle belle arti e del cinema. La sua pratica è caratterizzata da una forte dimensione collettiva e partecipativa sia come metodologia che come contenuto; il suo lavoro combina la ricerca estetica con il potere trasformativo dell’impegno sociale. Attraverso l’uso di forme di linguaggio tradizionali e vernacolari – tra cui la cultura pop, la danza, la musica, gli eventi di massa – e l’attivismo, Senatore riflette sulla natura politica delle formazioni collettive e dei rituali e sulla loro possibilità di cambiamento sociale, creando momenti di incontro e condivisione. Nel 2012 Marinella Senatore ha creato la School of Narrative Dance (SOND), una scuola nomade, gratuita e non gerarchica che propone un sistema educativo alternativo basato sull’emancipazione, l’empowerment e l’autoeducazione: in dieci anni eventi della SOND hanno avuto luogo in oltre 23 Paesi, coinvolgendo circa 8 milioni di persone. Le opere di Marinella Senatore sono state commissionate ed esposte da istituzioni italiane e internazionali, tra cui: Museo Madre, Napoli; Palazzo Grassi, Venezia; Moderna Museet, Stoccolma; Museo Boijmans Van Beuningen; CCA, Tel Aviv; Centro de Arte Dos de Mayo, Madrid; Serpentine Gallery, Londra; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Petach Tikva Museum of Art; Museum of Contemporary Art of Chicago; Bozar, Bruxelles; Kunsthalle Sankt Gallen; Palais de Tokyo, Parigi; BAK Utrecht; Schirn Kunsthalle, Francoforte; High Line, NY; Centre Pompidou Paris; Kunsthaus Zürich; ICA, Richmond; Musée d’art contemporain de Montréal; Pearl Art Museum, Shanghai; Berlinische Galerie, Berlino; MAXXI, Roma; Museo del Novecento, Milano; Kästner Gesellschaft, Hannover; Museum der Moderne Salzburg; Museum VILLA STUCK, Monaco. Nel corso degli anni Senatore ha ricevuto commissioni da istituzioni quali: Centre Pompidou, Parigi; Kunsthalle, Mannheim; Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Torino; MAXXI, Roma; Biennale di Venezia, 2015; Faena Art Forum, Miami; Queens Museum, New York; Kunsthaus, Zurigo; Villa Medici, Roma; Manifesta12; Kunsthalle, Bregenz; Collezione Peggy Guggenheim, Venezia; Magazzino Italian Art, Cold Spring, NY; Serlachius Museums; Museo Pecci, Prato; Colomboscope, Sri Lanka; Festival of Regions e Steirischer Herbst, Austria; Palais de Tokyo, Parigi; Blitz, Malta; Museum der Moderne, Salisburgo; Museum Villa Stuck, Monaco. L’artista ha partecipato alle seguenti Biennali d’Arte Contemporanea: Biennale di Venezia; Biennale di San Paolo; Biennale di Lione; Biennale di Salonicco; Biennale di Liverpool; Biennale di Atene; Biennale dell’Avana; Biennale di Göteborg; Biennale di Cuenca; Biennale di Pune; Biennale dell’Alto Adige; Biennale di Bangkok; Manifesta12, Palermo.

Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese

Il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese nasce nel 2001 all’interno dello storico Palazzo Rizzoli, antico complesso signorile situato nel centro storico di Cavalese, in Val di Fiemme, che nel corso degli anni ha vissuto significative trasformazioni, sia nell’aspetto che nella funzione, vantando oggi diverse unità che si differenziano per epoca di costruzione, stile ed elementi architettonici. Il primo nucleo della collezione d’arte moderna e contemporanea del Museo si forma a partire da una preziosa selezione di opere di Bruno Munari e di numerosi artisti storicizzati appartenuta al Dottor Giancarlo Baccoli, medico di origine bresciana residente nel comune fiemmese, che negli anni coltivò relazioni con artisti, collezionisti e critici protagonisti dell'arte italiana della seconda metà del Novecento. Negli anni il Museo ha organizzato mostre temporanee collettive e personali e momenti culturali pensati per promuovere il legame con il territorio alpino, in stretta connessione con le tradizioni locali e insieme con uno sguardo verso i nuovi linguaggi della scena artistica. Oggi il Museo d’Arte Contemporanea, arricchitosi di una sala dedicata al progetto “LA COLLEZIONE VIVE”, è un luogo dove la percezione dell'identità alpina nelle sue peculiarità e valori viene rafforzata attraverso il confronto con prospettive di ricerca e di fruizione sempre nuove, ma complementari, da cui trarre una maggiore consapevolezza culturale e sociale.