Marinella Senatore – Piccolo Caos melodramma in 3 atti

Informazioni Evento

Luogo
LAZZARETTO DI SANT'ELIA
Via Dei Navigatori , Cagliari, Italia
Date
Il
Vernissage
07/12/2012
Contatti
Email: francesca_cardia@hotmail.com
Artisti
Marinella Senatore
Generi
presentazione
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Si chiama “Piccolo Caos – melodramma in 3 atti” ed è un progetto di Marinella Senatore a cura di Connecting Cultures con il sostegno del Comune di Cagliari. Il progetto si svolgerà fra febbraio e marzo 2013 nel quartiere Sant’Elia ed avrà come base di lavoro il Lazzaretto, centro polifunzionale del Comune di Cagliari.

Comunicato stampa

Si chiama "Piccolo Caos - melodramma in 3 atti" ed è un progetto di Marinella Senatore a cura di Connecting Cultures con il sostegno del Comune di Cagliari. Il progetto si svolgerà fra febbraio e marzo 2013 nel quartiere Sant'Elia ed avrà come base di lavoro il Lazzaretto, centro polifunzionale del Comune di Cagliari. I cittadini saranno invitati a partecipare al progetto attraverso una open call diffusa sul territorio che verrà lanciata a dicembre. Liberamente ispirato al lavoro di Tim Rollins e K.O.S. condotto negli anni ’80 nel South Bronx (NYC), Piccolo Caos è un video-sceneggiato: si tratta di un progetto di partecipazione pubblica, che comprende una fase didattica, il coinvolgimento di differenti gruppi, associazioni, individui e comunità. Pensato come una performance live e realizzato in versione anche radiofonica, che punta a coinvolgere oltre 1000 cittadini. Girato in stile cinema verité da una troupe di non professionisti, in diretta, di fronte al pubblico partecipante che ne scrive la sceneggiatura, sarà diviso in almeno 4 capitoli, seguendo un flusso di narrazioni su condizioni emotive, drammi quotidiani e disgregazioni sociali. Una troupe di cittadini non-professionisti (studenti, pensionati, amateur, operai, ecc.), che riceveranno uno specifico training per ogni ruolo della produzione cinematografica, realizzerà le riprese, il suono, la post-produzione e la regia insieme all’artista, in un’atmosfera di workshop aperto a chiunque voglia partecipare, basato sul concetto di emancipazione e “Bildung”: auto-formazione. Il progetto si svolgerà su un'area specifica di Cagliari, il quartiere Sant'Elia, coinvolgendo non solo gli abitanti, ma invitando a partecipare tutta la cittadinanza con l'obiettivo di stimolare la collaborazione fra le persone e la conoscenza di questa zona della città. Piccolo Caos rappresenterà un’occasione di scambio, in cui lo spettatore diviene partecipante e la gerarchia tra l’artista -come autore- e il pubblico -come destinatario passivo- verrà messa in discussione e riscritta. L’artista/mediatore, garantirà il dialogo tra i diversi gruppi.

Marinella Senatore è filmmaker e artista. Lavora con il video, la fotografia, il disegno, l'installazione ed il suono. Nei suoi progetti, spesso sviluppati in collaborazione con istituzioni, musei ed università, coinvolge nel processo creativo intere comunità. Dal 2006 Marinella Senatore lavora con intere comunità promuovendo progetti partecipativi che hanno coinvolto già migliaia di persone (l’ultimo Video prodotto dall’artista, “ROSAS” è un’opera lirica pensata per lo schermo, realizzata da 20.000 cittadini di Berlino, Madrid e Derby). Seguendo una metodologia che cambia di volta in volta, a seconda delle comunità e gruppi ai quali il progetto si dirige, per Piccolo Caos, l'artista adotterà una strategia di collaborazione volta ad innescare il coinvolgimento dei partecipanti in base alle loro storie, memorie, background, abilità e conoscenze. I partecipanti, saranno coinvolti in tutte le fasi del processo, tra cui la scrittura della sceneggiatura; attori professionisti e non, lavoreranno sul canovaccio scritto dai numerosi partecipanti, improvvisando (Jammin'), offrendo diversi punti di vista, che arricchiranno il materiale testuale, osservandolo da diverse angolazioni, e realizzando una sorta di collage di luoghi, figure e paesaggi, legati alle loro storie e contesti. Connecting Cultures è un’agenzia di ricerca non profit con sede a Milano, fondata nel 2001 da Anna Detheridge, critica e teorica delle arti visive.