Marina Abramović – Estasi

Informazioni Evento

Luogo
AGO MODENA FABBRICHE CULTURALI
Via Jacopo Berengario 20, Modena, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedi al venerdi 10-12 / 16-19.30; sabato e domenica 10-19.30
Luogo: Teatro Anatomico - AGO (ex-Ospedale Sant'Agostino)

Largo Porta Sant’Agostino, 228; viale Berengario, 16

Vernissage
08/03/2020

NO

Contatti
Telefono: +39 3331704695
Email: info@vanitasclub.org
Biglietti

Costo biglietto ingresso: intero 12€ - ridotto 10€ (soci Coop; Seta; VolleyModena) - ridotto 8€ (soci Arci) - gratuito bambini fino a 10 anni - abbonamento 1 ingresso + 1 evento speciale fascia A 15€

Artisti
Marina Abramovic
Curatori
Giuseppe Frangi
Uffici stampa
MARIA GRAZIA VERNUCCIO
Generi
arte contemporanea, personale

Dopo il grande successo a Milano, l’evento artistico più pop dell’anno, Marina Abramović / Estasi, arriva a Modena.

Comunicato stampa

VanitasClub con il patrocinio del Comune di Modena e la curatela di Casa Testori, dopo la tappa di Milano e nell’ambito del tour italiano, portano a Modena, a partire dall’8 marzo, la spettacolare esposizione “Marina Abramović / Estasi”, presentata mercoledì 4 marzo al Teatro Anatomico, nel complesso dell'ex Ospedale Sant'Agostino, dal curatore Giuseppe Frangi di Casa Testori con la partecipazione di Edoardo Filippo Scarpellini di VanitasClub e dell'assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi. L’iniziativa sarà occasione anche per poter scoprire, o ri-scoprire, il Teatro Anatomico, dove venivano analizzati e studiati i misteri del corpo, concetto cui si ricollega l’artista serba con la sua citazione esposta in apertura del percorso espositivo “Attraverso il corpo io vedo l’anima”. Si tratta di un luogo che appartiene alla storia e al patrimonio culturale della città, rappresentazione dell’avanguardia modenese nello studio dell’Anatomia Umana, monumento artistico e opera sontuosa, riconosciuta, a livello nazionale e internazionale, già dall’epoca della costruzione. Un gioiello della storia modenese e italiana, da poco riportato alla sua antica bellezza grazie ai lavori di restauro e a importanti opere di intervento strutturale. Il Teatro è ulteriormente valorizzato dalla collocazione negli spazi di AGO Modena Fabbriche Culturali, un polo culturale che mette a sistema le prestigiose istituzioni che operano nell’ampio complesso architettonico di origine settecentesca disposto attorno a Largo Porta Sant’Agostino a Modena e che comprende il Palazzo dei Musei, l’ex Ospedale Estense, la Chiesa di Sant’Agostino e l’ex Ospedale Sant’Agostino.

La scelta di Modena come seconda tappa del tour conferma la centralità culturale di questa città, dal 1997 Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’Unesco. Di grande importanza il luogo scelto come sede della mostra sia per il legame con le opere esposte di Marina Abramović, sia perché questa scelta fa sì che questo luogo, di grande importanza e bellezza, ospiti una delle artiste più rinomate del panorama contemporaneo, grazie all’idea di VanitasClub, alla collaborazione del Comune di Modena e dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e di Ago Modena Fabbriche Culturali.

L’esperienza è composta dal ciclo di video denominato “The Kitchen. Homage to Saint Therese”, un’opera molto significativa nella quale Marina Abramović si relaziona con una delle più importanti figure del cattolicesimo, Santa Teresa d’Avila. L’opera si compone di tre maxi video, che documentano altrettante performance tenute nel 2009 dall’artista nell’ex convento di La Laboral a Gijón, in Spagna. L’esposizione, unita al luogo e agli spettacolari allestimenti studiati dall’architetto Martina Valcamonica, contribuiranno a rendere incredibile l’esperienza che sta per iniziare.

“Il Teatro Anatomico di Unimore, dopo il suo restauro, – afferma la delegata del Rettore per l'Organizzazione delle iniziative di Ateneo per la cultura e per i Rapporti con le Istituzioni scientifiche e culturali prof.ssa Berenice Cavarra di Unimore – si caratterizza sempre di più come sede elettiva per importanti esposizioni e mostre della città di Modena e come luogo capace di unire storia e cultura, scienza e arte, passato e presente. Tra l’altro l’apertura della mostra, l’8 marzo, di questa singolare ed apprezzata artista serba cade in una data oltremodo significativa, col giorno in cui in tutto il mondo si celebra il genio, la creatività ed il valore della donna”.