Maria Josè Arjona – All the Others In Me

Informazioni Evento

Luogo
DUSAN
via Zarotto 1, Milano, Italia
Date
Il
Vernissage
07/11/2012

ore 18.30

Artisti
Maria Josè Arjona
Curatori
Julia Draganovic, Claudia Löffelholz
Generi
performance - happening
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LaRete Art Projects e la Galleria Bianconi sono liete di presentare All the Others in Me, una performance dell’artista colombiana Maria Josè Arjona, curata da Julia Draganović e Claudia Löffelholz – LaRete Art Projects.

Comunicato stampa

LaRete Art Projects e la Galleria Bianconi sono liete di presentare All the Others in Me, una performance dell'artista colombiana Maria Josè Arjona, curata da Julia Draganović e Claudia Löffelholz - LaRete Art Projects, che avrà luogo il 6 novembre, alle 18.30, in una nuova edizione pensata per lo spazio Dusan - situato presso la Casa della Fontana disegnata da Gio Ponti - a Milano (ingresso Via Zarotto 1), dopo essere stata presentata come progetto collaterale alla quarta Biennale di Marrakech.

Maria Josè Arjona è considerata una delle più significative artiste performative emergenti dell'America Latina, grazie a un forte riconoscimento internazionale, con performance in America Latina, Cina, Europa, Indocina, Israele e Stati Uniti.
La sua ricerca si basa sulla centralità del corpo, come vettore di un profondo dialogo con il pubblico. "Come materia prima, medium di comunicazione visiva e di scambio energetico, nel mio lavoro il corpo è diventato, attraverso azioni ripetute e gesti non gerarchici, un agente per capire lo spazio e il tempo, come elementi fondamentali per affrontare e appartenere al mondo che viviamo oggi. [...] Durante le mie performance, la presenza umana non funziona come un simbolo, né come un soggetto narrante o intrattenitore; il corpo interagisce con lo spazio per creare un'esperienza (non una narrazione) che attivi risposte fisiche e cognitive. Lo spettatore diventa così il catalizzatore di uno scambio sensoriale, necessario a comprendere il significato del corpo e dell'interazione stessa, al di fuori dei confini dell'identità e della rappresentazione, ma dentro il passare del tempo." (M. J. Arjona)

In All the Others in Me l'artista, posta su un piedistallo, come una scultura in movimento, reitera i gesti di uno striptease che, senza svelare mai il corpo, provoca un cortocircuito tra immaginari e identità opposte. Quella che Arjona mette così in atto è una strategia corporea sull'accettazione della differenza, proprio a partire dagli stereotipi della condizione femminile nella società di massa, dentro e fuori dall'Occidente.

La performance di Maria Josè Arjona sarà aperta al pubblico per un unico appuntamento il 6 novembre 2012 alle ore 18.30 presso lo spazio Dusan di Milano.
Con questo progetto l'artista ha deciso di aderire a "Funding for Isola" mostra di raccolta fondi, in corso alla Galleria Bianconi, a cura di Julia Draganović e Federica Patti - LaRete Art Projects, per la realizzazione e la distribuzione di una pubblicazione dedicata all'esperienza di Isola Art Center a Milano. Il pubblico, al termine della performance, avrà la possibilità di effettuare una donazione libera a sostegno del progetto.

Maria Josè Arjona, nata a Bogotá nel 1973, oggi vive e lavora a New York e Miami. La sua ricerca artistica è focalizzata sulla performance. I suoi lavori sono stati esposti in gallerie e musei di tutto il mondo, in America del Sud, Europa, Cina e Stati Uniti. Ha partecipato ai reenactments delle performance storiche di Marina Abramović in occasione della sua retrospettiva al MoMA di New York. Ha presentato il suo ciclo di performance VIRES al Museo MADRE di Napoli e in altre sedi a Bologna, New York, Vienna, Miami, e infine Bogotá. Nel 2011 è stata presentata alla Biennale della Croazia la prima parte di ACTIVE VOICE, il suo ultimo ciclo di performance, di cui fa parte The Kiss, performance e installazione realizzata nel 2012 presso Location One di New York, nell'ambito dell'Artist in Residence Program/Abramović Studio. Nel 2012 Arjona ha preso parte a mostre collettive, come The Eye of the Collector, Villa delle Rose, Bologna, e ha presentato, come progetto collaterale alla Biennale di Marrakech, la performance All the Others in Me. Il suo ultimo progetto Pentagono Irregular ha di recente fatto tappa a Singapore e in Israele.