Marcovinicio – Per Grazia Ricevuta

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA LORENZO VATALARO
Piazza San Simpliciano 7 20121 , Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
05/11/2012
Catalogo
Catalogo: M.me Webb Editore Testo di Davide Brullo
Artisti
Marcovinicio
Generi
arte contemporanea, personale
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Sei quadri per fondare il mondo. Il ciclo di pitture di Marcovinicio è simile a una spavalda agiografia, è vivida la distesa, la discesa di una storia. L’uomo che sprofonda la zappa, penetra i miti della terra, ed esplora, sfidando l’orizzonte, ogni sapienza possibile.

Comunicato stampa

“Di recente, Marcovinicio mi ha donato una piastra di legno su cui ha dipinto una vacca. Essa occupa l’intero spazio, è simile a una grotta. La piastra è larga quanto la mia mano: forse è un passaporto con cui mi sarà concesso di attraversare molti mondi, innumerevoli sogni. Sulla schiena della vacca sono piantati dei piccoli alberi, come fossero candele. La mucca è un candelabro.
Sei quadri per fondare il mondo. Il ciclo di pitture di Marcovinicio è simile a una spavalda agiografia, è vivida la distesa, la discesa di una storia. L’uomo che sprofonda la zappa, penetra i miti della terra, ed esplora, sfidando l’orizzonte, ogni sapienza possibile. Da qui, dalla sua mente, scaturiscono le zolle pittoriche che tracciano una nuova mitologia: la lotta con l’idra (raccolta da un racconto di Borges e da un reperto musivo, con la bestia che azzanna l’isola fragile come un tappeto, la casa, il talento del guerriero-pittore); il pannello delle Grazie (in cui rivive la struttura teatrale classica, resa assoluta da Raffaello, e la vicenda del “pomo della discordia” di Paride, con il cerbero che insegue la vacca per infliggere colpe; non è innaturale ricordare che il ciclo ha il titolo “Per Grazia ricevuta”); la foga violenta di un Caronte alpino che sfalda i boschi, i prati, con sguardo di muta preoccupazione (desunto da Virgilio); il pittore-dio, simile a un Marte dormiente o a un Buddha sdraiato, che dipinge il mondo (e che è nell’atto di disegnare una mucca). Infine, dopo il caos del mito, la gita tra mostri e dèi, il mondo ristrutturato, rinnovato. Il pittore e la sua sposa, la chiesa e il pastore, la vacca che dona l’assenso, come un angelo, onnipresente.”

Davide Brullo