Marco Vitale – This Less is Gesture

Informazioni Evento

Luogo
EDICOLA RADETZKY
Viale Gorizia, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
13/11/2019

ore 19

Artisti
Marco Vitale
Generi
performance - happening

This Less is Gesture. A study on reawakening through vocality. performance di Marco Vitale, a cura di Like a Little Disaster.

Comunicato stampa

This Less is Gesture. A study on reawakening through vocality.

13 novembre 2019 h.19-21

Edicola Radetzky, Milano.

performance di Marco Vitale

a cura di Like a Little Disaster

con un contributo testuale di Pia Studio.

La trascrizione diagonale è un metodo di scrittura poetica ispirato all'interpretazione consecutiva. In questa tipologia di traduzione orale l’interprete trascrive i concetti principali del discorso attraverso alcuni segni o parole chiave, ordinandoli lungo una linea diagonale. La scrittura derivata da questa modalità d’interpretariato sfrutta la stessa diagonale come circuito guida per la stesura del testo.

Negli studi legati alla percezione visiva, troviamo la diagonale discendente a destra come movimento basilare per l’occhio occidentale, traiettoria entro cui costantemente leggiamo ogni spazio marcato dal nostro sguardo. Questo assunto della Gestalt si realizza in Occidente per mezzo della sua scrittura: la diagonale ne segue infatti il verso dall'alto al basso, da sinistra a destra.

L’interprete e lo scrittore utilizzano questa linea guida, una diagonale naturale, per recuperare gli elementi fondamentali dello scritto con un solo colpo d’occhio. Talvolta, d'altronde, scrivere significa “inseguire un pensiero che corre alla velocità della luce”.

Nella performance Thiss less is gesture avviene la lettura di una raccolta di testi scritti dall'artista secondo questo sistema. Non è una lettura casuale, essa tenta perlopiù un approccio al verso cubico, nel quale ogni verso possiede relativamente la stessa durata vocale del primo rigo, prescindendo dalla propria lunghezza effettiva.

Quella che da un lato si presenta come una lettura pubblica, viene eseguita contrariamente con un fare privato, personale. La voce è contenuta, il tono è solitario, tal volta solo un sussurro. D’altro canto il suono è amplificato dai mezzi di comunicazione, trasmesso in una specie di radio-diretta sui social network. La contraddizione fra lettura rivolta a sé e lettura rivolta all'altro torna nella scelta di non catturare immagini della performance, ma prediligere, per la diretta video, il campo sonoro, snaturando così un social network come Instagram, nel quale non sono previsti spazi per l’ascolto amplificato o, meglio, il buio dello schermo.

L’edicola ricopre dunque una chiamata all'ascolto, è una camera di risonanza dove udire le voci. Al suo interno vi è la ricostruzione di uno studiolo essenziale, formato da un piano di lettura in coincidenza con un terrario sguainato, sul quale i manoscritti preparati per la lettura coesistono con diverse lumache achatina addormentate fra la fibra di cocco.

Il gesto guiderà le lumache, il loro sogno o la loro veglia. Le si immagina strisciare sui vetri dell’edicola, tracciare linee idealmente diagonali e naturali, al contempo impossibili da leggere come impossibile è leggere linearmente le trascrizioni diagonali trasmesse dall'interno verso l’esterno della stessa struttura.

Ma la lumaca è lo spettatore, l’ascoltatore, il lettore. Ciò è affermato nel manifesto di queste letture:

“Trascrizione o voce dall’altrove, in visita. Traduzione o sistema diagonale. Disfacimento temporale: strumento anti-narrativo. Ritmo: come unico tempo possibile. Lettore come pellegrino, come ricercatore, come iniziato. Errore coltivato. Errore della lingua. Errore come correzione della lingua. Parola come immagine minimizzata (…) lettura come gesto”.

Dietro i vetri di Edicola Radetzky e dietro i neri schermi parlanti, alcuni spettatori certamente attenderanno speranzosi il risveglio delle lumache. Nel loro sonno, invece, le lumache sogneranno forse questi spettatori addormentarsi, guidati da una lettura diagonale incognita. La lumaca e l’ascoltatore si uniscono in tal modo sotto il medesimo compito d’essere testimoni: non oculari, ma allucinati, ugualmente lucidi e ciechi e, più di ogni altra cosa, erranti nel linguaggio.

This Less is Gesture. A study on reawakening through vocality è la prima pièce di una trilogia che, dopo Edicola Radetzky, si relazionerà con Progetto, Lecce (30 Novembre) e Like a Little Disaster, Polignano a Mare (Dicembre).