Marco Nereo Rotelli – Il canto degli uccelli
Con questa mostra Marco Nereo Rotelli prosegue un percorso pensato con Elisabetta Sgarbi per “La Milanesiana” e dedicato al villaggio abbandonato di Cancelli in Umbria.
Comunicato stampa
Villa Ginori sul lago di Massaciuccoli, tanto amato da Giacomo Puccini, è un luogo senza tempo.
Con questa mostra Marco Nereo Rotelli prosegue un percorso pensato con Elisabetta Sgarbi per “La Milanesiana” e dedicato al villaggio abbandonato di Cancelli in Umbria.
La sua ricerca è infatti attenta alla bellezza nascosta messa in luce con calibrate installazioni dove la poesia è soggetto e oggetto della rappresentazione.
A Villa Ginori Rotelli abbandona le tecnologie che lo hanno reso famoso internazionalmente e utilizza candele in simbiosi con le luci della notte, quasi a rendere visibile l’invisibile. Il canto degli uccelli diviene così ispirazione sui ritmi della natura e le opere riprendono grafici sonori sul cinguettio. Ne risulta un simbolico pentagramma intervallato da parole e riflessi luminosi: quasi un gioco per metter in relazione la parola al suono della natura ma anche e specialmente il raccogliere nei luoghi del parlato una metafora viva.
Seguendo un’idea sinestetica, a essere proposta è una musica per gli occhi, ben calibrata dall’installazione visiva presentata con un concerto per solo pianoforte dedicati appunto al canto degli uccelli.
Villa Ginori on Lake Massaciuccoli, so much loved by Giacomo Puccini, is a timeless place.
This exhibition by Marco Nereo Rotelli is part of a project designed by Elisabetta Sgarbi for “La Milanesiana” and dedicated to the abandoned town of Cancelli in Umbria. His research, in fact, is focused on the hidden beauty brought to light with calibrated installations where poetry is the subject and object of representation.
At Villa Ginori, Rotelli abandons the technologies that made himfamous worldwide and uses candles in symbiosis with the lights of the night, almost to make the invisible visible. The birdsong, therefore, becomes inspiration for the rhythms of nature and the work is built according to the sound charts created by the tweeting. The result is a symbolic pentagram made of words and light reflections: a sort of game where words are matched with the sounds of nature, but also, and above all, where word places are brought together to create a living metaphor.
According to a synaesthetic idea, he proposes music for the eyes, well calibrated by the visual installation presented with a piano solo concert dedicated to the song of birds.