Marcantonio Lunardi – Tra metafora e racconto sociale

Informazioni Evento

Luogo
GAMC - GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA - PALAZZO DELLE MUSE
Piazza Giuseppe Mazzini 22, Viareggio, Italia
Date
Dal al

dal 1° settembre al 14 giugno dal Mercoledì al Sabato dalle 15.30 alle 19.30. Domenica dalle 9.30 alle 13.30 - dalle 15.30 alle 19.30. Lunedì e Martedì chiuso. Terza domenica del mese ingresso gratuito

Vernissage
13/10/2019

ore 15,30

Artisti
Marcantonio Lunardi
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra antologica di Marcantonio Lunardi.

Comunicato stampa

Prende il via, sabato 12 ottobre, alla Gamc di Viareggio, “Tra metafora e racconto sociale”, l’antologica di Marcantonio Lunardi: una mostra, organizzata insieme al Comune di Viareggio e alla OXOgallery, che ne riassume gli ultimi dieci anni di ricerca e ne illustra il cammino di sperimentazione video e di narrazione sociopolitica. In esposizione i lavori video della Trilogia della Decadenza, le fotografie dei racconti al femminile, il progetto sviluppato con OXO Gallery dal titolo Sanctuary e il progetto di grafica digitale Industrial, oltre a una sezione dedicata alla produzione video di Lunardi. Il percorso sarà aperto da una sala introduttiva sul tema della video arte in Italia, dove altri videoartisti, in relazione di scambio e reciproca contaminazione con l'autore, metteranno in visione le proprie opere in rappresentanza degli ambiti più significativi della produzione italiana. Una sezione atipica, ma fortemente voluta dall'artista allo scopo di rappresentare il suo ambiente di riferimento, ossia il contesto creativo e intellettuale in cui si muove. Gli artisti coinvolti sono Alessandro Amaducci, Apotropia, Christina G Hadley, Debora Vrizzi, Elisabetta di Sopra, Francesca Fini, Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, Francesca Lolli, Igor Imhoff, Michele Manzini, Rita Casdia, Silvia de Gennaro, Audrey A Coïaniz e Saul Saguatti, Salvatore Insana. «Artisti importanti – commenta il sindaco Del Ghingaro – per un progetto innovativo: alla Gamc una finestra sul futuro dell’arte italiana»