M.I.T. – Meet in Town 2013
MIT – Meet In Town cambia formula, abbandona il modello tradizionale di festival e si evolve verso una forma più leggera, andando ancora in cerca dell’originalità dei contenuti e al contempo della qualità della loro fruizione.
Comunicato stampa
MIT – Meet In Town cambia formula, abbandona il modello tradizionale di festival e si evolve verso una forma più leggera, andando ancora in cerca dell’originalità dei contenuti e al contempo della qualità della loro fruizione.
Nel suo percorso MIT ha tentato di intercettare i nuovi suoni, da dovunque essi provenissero, ma l’ha fatto in modi sempre diversi. Nato nel 2006 come rassegna a cadenza mensile, il progetto ha sin da subito cercato di proporre, oltre alle esibizioni di molti tra i più interessanti artisti internazionali, un modo totalmente differente d’interpretare e vivere gli spazi di Auditorium Parco della Musica di Roma. Il riscontro degli appuntamenti ci ha poi spinto a progettare un’esperienza più ricca e complessa, a utilizzare tutte le sale della struttura, la cavea e i foyer, a proporre istallazioni audiovisive e spettacoli teatrali.
Oggi stiamo definendo un modello nuovo, che cercherà di dare vita ad eventi speciali o inediti, difficilmente replicabili, ad esempio, all’interno di uno dei grandi festival europei, che radunano centinaia di artisti ogni anno. Progetti quindi, più che concerti, che privilegino anche una dimensione multidisciplinare, di commistione tra linguaggi differenti e di sperimentazione.
Il 3 luglio MIT presenterà un doppio evento davvero unico all’interno di Luglio Suona Bene. Per la prima volta dal vivo a Roma, Fat Freddy’s Drop, band neozelandese di culto, porterà sul palco della Cavea il suo suono straordinario, impastato di dub, soul ed elettronica.
Sarà quindi la volta di Neneh Cherry – figlia adottiva del grande trombettista Don Cherry e autrice nella sua lunga carriera di hit di livello mondiale. Assieme ai The Thing, Neneh ha di recente pubblicato The Cherry Thing, album jazz, che rielaborerà sul palco con i RocketNumberNine, già protagonisti della scorsa edizione del festival e tra le realtà più sorprendenti del 2012.
Pensiamo che MIT, grazie ad Auditorium e ai tanti soggetti che hanno collaborato alla sua realizzazione, abbia in piccola parte contribuito ad arricchire ed internazionalizzare la scena musicale e culturale della città. Ma non c’è un solo modo per farlo.