Luisa Pomar – Raccolgo e compongo miei frammenti uno ad uno

Informazioni Evento

Luogo
MUTABILIS
Via Dei Mille 25/c, Torino, Italia
Date
Dal al

Dal martedì al venerdì 15,30-19,30
Sabato 10,30-13,00/ 15,30-19,30
Chiuso domenica e lunedì

Vernissage
04/02/2015

ore 19

Artisti
Luisa Pomar
Generi
arte contemporanea, personale
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In mostra una selezione di opere su carta appartenenti a quattro cicli di lavoro diversi per datazione e tipologia di ricerca, riunite sotto il titolo emblematico «Raccolgo e compongo miei frammenti uno ad uno». I lavori proposti sperimentano la tecnica del pastello ad olio su carta alternando estensioni colorate a superfici graffiate e sovrapposizioni di impalpabili sfumature.

Comunicato stampa

RACCOLGO E COMPONGO MIEI FRAMMENTI UNO AD UNO

Mutabilis ospita dal 4 al 21 febbraio 2015 la prima mostra personale di Luisa Pomar a Torino.
una selezione di opere su carta appartenenti a quattro cicli di lavoro diversi per datazione e tipologia di ricerca, riunite sotto il titolo emblematico «Raccolgo e compongo miei frammenti uno ad uno». I lavori proposti sperimentano la tecnica del pastello ad olio su carta alternando estensioni colorate a superfici graffiate e sovrapposizioni di impalpabili sfumature.

Piccole misure
I pochi centimetri di superficie dell’opera permettono allo sguardo di concentrarsi sui valori visivi presenti e stimolano una visione critica. Presentare piccole opere in uno spazio piccolo è un invito a recuperare quella giusta attenzione visiva che permette di scoprire i valori e la bellezza nella discrezione della proposta.

Estensioni infinite e limitate
Le linee tracciate e orientate oltre i margini della carta bianca limitano estensioni colorate, a volte graffiate. I limiti possono essere rispettati e/o superati con gesti (passi) lenti e/o svelti, segni metodici e/o irregolari. Coppie di lavori dialogano, suggerendo il loro legame e il modo con cui guardarli.

Qualcosa che sta dietro le cose
I lavori sono frutto di una manipolazione continua. Attraverso una reiterata sovrapposizione ed eliminazione (grattando) del colore, sia quando è stato appena applicato, sia quando la stesura del colore risale a un mese, quattro o venti anni fa, le impronte originali si scoprono o si coprono e nuovi elementi si incorporano. A tutto ciò si unisce la dialettica solido/trasparente (come nella musica): il solido permette di identificare l’insieme, la trasparenza consente di identificare e risaltare le parti.

Raccolgo e compongo miei frammenti uno ad uno
Frammenti di misure e tecniche diverse, vecchie nuovi, vengono ordinati uno ad uno per formare una composizione. Ognuna di esse, frutto di una ricerca di connessioni tra le parti, ne genera a sua volta un’altra, fino a creare un quadro aperto di natura molteplice e simultanea.

“Se da questi quaderni prendo dei frammenti e li pubblico
mettendoli di seguito, dall’insieme verrà fuori qualcosa.
Il lettore - e perfino io stesso - ne formerà un’unità.
E questa formazione sarà, produrrà, un altra cosa - fino
a quel momento da me non prevista, in un’altra mente
o nella mia.” (P. Valéry, Quaderni)

Note biografiche
Luisa Pomar è diplomata in Industrial Design presso la Escuela de Bellas Artes y Oficios di Palma
di Maiorca e l’Istituto Europeo di Design di Milano.
È laureata in Scienze Storiche e in Storia e Documentazione Storica presso l’Università degli Studi di Milano. Nell’estate 2012, in occasione dell’iniziativa di arte contemporanea Fortunagoinarte, ha presentato i suoi lavori per la prima volta in Italia.