Luigi Viola – Il tempo delle meduse
“Il tempo delle meduse”, mostra personale di Luigi Viola, artista multimediale pioniere della videoarte italiana.
Comunicato stampa
Marina Bastianello Gallery è lieta di presentare “Il tempo delle meduse”, mostra personale di Luigi Viola, artista multimediale pioniere della videoarte italiana. L’esposizione, a cura di Marina Bastianello, presenta un progetto nato durante i giorni di isolamento della pandemia, quando l’artista, immerso nel silenzio del mare, raccoglieva immagini di organismi misteriosi, relitti biologici e meduse traslucide: simboli di metamorfosi e rinascita. Sarà visitabile dal 1 dicembre 2025 al 17 gennaio 2026, inaugurazione il 29 novembre dalle 17 alle 20.
Nel periodo di profonda solitudine vissuto dall’artista durante la pandemia, le giornate trascorse in silenzio di fronte al mare si sono trasformate in una meditazione visiva sul tempo, la materia e la metamorfosi. Le immagini raccolte allora, rielaborate a distanza di anni attraverso un uso consapevole dell’intelligenza artificiale, si fanno oggi mappe organiche di mutazioni in divenire: forme ibride tra naturale e artificiale, vita e decomposizione, memoria e rinascita.
In questa visione sospesa tra realtà e immaginazione, Viola esplora la capacità rigenerativa della materia e della vita stessa, evocando l’idea delle meduse immortali come metafora di un’eterna rinascita. La mostra diventa così un’indagine poetica e visiva sull’incertezza, sulla fragilità e sulla trasformazione, in cui la tecnologia si fa strumento di introspezione e di rivelazione.
Luigi Viola (Feltre, 1949) è artista multimediale e già professore di Pittura alle Accademie di Belle Arti di Macerata, Brera e Venezia, dove ha co-fondato la Scuola di Nuove Tecnologie per l’Arte. Pioniere della videoarte italiana negli anni ’70, ha partecipato a numerose rassegne internazionali tra cui la Biennale di Venezia (1993, 2003, 2009). La sua ricerca intreccia arte, memoria, spiritualità e tecnologia in un continuo dialogo tra visibile e invisibile.
