Luigi Di Gianni – Sopralluoghi di Memoria

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DELLE CIVILTA'
Piazza Guglielmo Marconi 14, 00144 - EUR, Roma, Italia
Date
Dal al

Martedì-Domenica 8.00-19.00; Lunedì chiuso

Vernissage
30/03/2019

ore 16,30

Biglietti

10,00 €; Riduzioni: Riduzioni: 5,00€

Patrocini

Mostra promossa da
Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
con
Museo delle Civiltà
in collaborazione con
Fondazione Cineteca di Bologna, Istituto Luce Cinecitta, Videa SpA

Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
Coordinamento generale: Leandro Ventura
Da un’idea di: Emilia De Simoni
Cura, allestimento e catalogo: Rosa Anna Di Lella
Comunicazione: Ilaria Turri, Simonetta Greco
Consulenza fotografica: Massimo Cutrupi, Roberto Galasso
Luci: L’Utile S.r.l.
Selezione materiali e montaggio audiovisivi: Francesco Caprioli
Acquisizione e stampa fotografica: Digid’A S.r.l.
Stampa catalogo: Rotostampa Group S.r.l.
Collaborazione all’allestimento: Claudio Cavazzuti, Fabio Fichera, Taiger Hoti, Maria Chiara Lo Forti,
Cinzia Marchesini, Francesca Romana Uccella

Museo delle Civiltà
Coordinamento generale: Filippo Maria Gambari
Ufficio tecnico: Raffaela De Luca, Amedeo Abate, Vito Imparato, Enrico Tron
Comunicazione e promozione: Francesco Aquilanti, Gianfranco Calandra, Gabriella Manna
con la collaborazione di Antonio Falcone, Marina Battarelli, Sara Visco
Grafica catalogo e mostra: Gianfranco Calandra
Ringraziamenti: Enrico Ghezzi e Fuori Orario cose (mai) viste, RAI Tre, Stefania Baldinotti,
Loretta Paderni, Giulia Raccah

Il catalogo della mostra "Luigi Di Gianni. Sopralluoghi di Memoria", curato da Rosa Anna Di Lella, contiene contributi di: Leandro Ventura, Filippo Maria Gambari, Rosa Anna Di Lella, Emilia De Simoni, Francesco Faeta, Giovanni Pizza, Giuliano Sergio, Ulrich Van Loyen, Luigi Vagnetti

Artisti
Luigi Di Gianni
Generi
fotografia, personale
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La mostra presenta una selezione di fotografie realizzate dal regista Luigi Di Gianni negli anni Sessanta e Settanta: scatti ricognitivi nati da esplorazioni di diversi territori in Italia e all’estero, perlustrazioni legate a progetti di film, mappe visive di luoghi finalizzati alla creazione di immagini in movimento e alla definizione di un piano di lavoro cinematografico.

Comunicato stampa

Il 30 marzo alle 16,30 al Museo delle Civiltà - Museo delle arti e tradizioni popolari si inaugura la mostra fotografica “Luigi Di Gianni. Sopralluoghi di Memoria”, organizzata dall’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia in collaborazione con il Museo delle Civiltà.

La mostra presenta una selezione di fotografie realizzate dal regista Luigi Di Gianni negli anni Sessanta e Settanta: scatti ricognitivi nati da esplorazioni di diversi territori in Italia e all’estero, perlustrazioni legate a progetti di film, mappe visive di luoghi finalizzati alla creazione di immagini in movimento e alla definizione di un piano di lavoro cinematografico.

Strumenti ancillari rispetto alla produzione filmica, le fotografie presentate sono il risultato di una specifica modalità di lavoro di Luigi Di Gianni, che lo vedeva effettuare sopralluoghi alla ricerca di contesti sui cui concentrarsi per le riprese. Le immagini esprimono questo lavoro di preparazione, proponendo appunti visivi, intimi, processuali, quasi mai finalizzati a una produzione autonoma svincolata dal percorso di ricerca filmico.

A partire da questi frammenti visivi, la mostra intende creare rimandi tra immagine fissa e immagine in movimento, indagando il dipanarsi di una produzione fotografica che trova il suo contraltare nella produzione filmica. In questo percorso incontriamo visioni che ci riportano ai temi centrali della ricerca filmica del regista, quali, ad esempio, la dimensione magico-religiosa o le atmosfere kafkiane. Allo stesso tempo, la mostra presenta uno sguardo inedito su altre realtà e contesti perlustrati e documentati per lavori poi non compiuti.

Il percorso espositivo porta anche all’esplorazione della biografia personale e culturale di Luigi Di Gianni, dai suoi interessi giovanili per la musica espressi negli esercizi musicali, al suo amore per la filosofia, fino alle lavorazioni per sceneggiature. L’atto di sfogliare le fotografie ha aperto percorsi di memoria, attivati insieme al regista, che con la generosità e l’ironia che lo contraddistingue ha accompagnato il lavoro di selezione con racconti, aneddoti, digressioni su motivazioni, scelte, punti di incontro tra immagini, vita e ricerca filmica.