Luigi Carboni – Non è luce in piena luce

Informazioni Evento

Luogo
ZUECCA PROJECT SPACE
Bauer Palladio Hotel & Spa Fondamenta Zitelle, 30133, Venezia, Italia
Date
Dal al

ore 10.00 - 18.00

Vernissage
17/03/2018

ore 18

Artisti
Luigi Carboni
Generi
arte contemporanea, personale
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Zuecca Project Space apre la stagione 2018 del proprio spazio alla Giudecca, a Venezia, con uno dei pittori italiani contemporanei più affermati.

Comunicato stampa

Zuecca Project Space apre la stagione 2018 del proprio spazio alla Giudecca, a Venezia, con uno dei pittori italiani contemporanei più affermati. L’associazione culturale diretta da Alessandro Possati inaugura sabato 17 marzo alle ore 18 la mostra NON E’ LUCE IN PIENA LUCE di Luigi Carboni, un’esposizione che a due anni di distanza dall’ultima personale celebra il pittore pesarese.

Classe 1957, Carboni è attivo dagli anni Ottanta ed è conosciuto internazionalmente, avendo esposto in molti Paesi, dal Giappone alla Germania, da Taiwan agli Stati Uniti, solo per citarne alcuni.

Come spiega nell’introduzione al catalogo il curatore Ludovico Pratesi, «il racconto espositivo di Luigi Carboni - in questa mostra - si articola e si interroga sull’individuazione del tratto distintivo che separa la pittura astratta da quella figurativa. Grandi tele a olio e acrilico, senza timore o freno, si affiancano a dipinti di piccolo formato; le opere si mostrano con un’ampia porzione di bianco, che separa l’immagine dal bordo del quadro, creando così l’illusione di una doppia cornice. La superficie pittorica è animata da geometrie concentriche, con vibrazioni optical, che si stratificano tra loro ri/velando le immagini sottostanti: paesaggi e luoghi, figure e fantasmi presenti nello spazio di un’unica narrazione. Su queste immagini, appaiono fessure lattiginose, fori circolari, cerchi che sembrano lenti ottiche, corpi celesti perfettamente intagliati che scompongono e ricompongono la forma aggredita e recisa».

«Fare arte vuol dire avere un’urgenza che va messa a fuoco in continuazione» ha dichiarato più volte l’artista e quest’urgenza si è espressa nel corso degli anni in modo diverso. Nella seconda metà degli anni Ottanta il suo lavoro utilizzava frequentemente oggetti geometrici, liberamente organizzati in rapporto ad una struttura reticolare. La griglia poteva identificarsi con una rastrelliera in metallo o, più semplicemente, con il modo stesso in cui gli elementi del lavoro erano stati ordinati: in ogni caso la sua forza organizzativa era fortemente presente.

Nei lavori recenti gli elementi tridimensionali spariscono, ma le superfici delle sue tele sono più spesse e dense: il colore si alza dal piano, cattura e riflette la luce e le ombre, ma la ripetizione di certe forme sussurra che il reticolo è ancora presente, legando le digressioni alla superficie e permettendo il loro gioco, nella consapevolezza che una struttura solida è presente nello sfondo.
Luigi Carboni
Alcuni Musei e alcune tra le più prestigiose gallerie gli hanno dedicato mostre personali: Jack Shainman Gallery, New York; Lumen Travo Gallery, Amsterdam; Patricia Faure Gallery, Los Angeles; Giò Marconi, Milano; Studio La Città, Verona; Franca Mancini, Pesaro; Renata Fabbri, Milano; OTTO Gallery, Bologna; Palazzo Ducale, Sala del Castellare, Urbino; Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro; MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma; MAC, Museo d’Arte Contemporanea di Lissone.

Ha partecipato ad importanti mostre collettive come Arte Italiana, Museo d’Arte Moderna, Taiwan (1988); Cadencias, figure dell’arte italiana degli anni ’90 Museo d’Arte Contemporanea Sofia Imber, Caracas (1992); Italia/America, L’astrazione ridefinita, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, San Marino (1993); Mistero e Mito, momenti della pittura italiana, Fukujama Museum of Art, Giappone (1994); La Quadriennale, Roma (1996); Exelixis, Fondazione Melina Mercuri, Atene (1997); Arte Italiana: ultimi 40 anni, Galleria d’Arte Moderna, Bologna (1998); Assenze/presenze, una nuova generazione di artisti italiani, Centro Culturale Francese Le Botanique, Bruxelles (2003), Plenitudini, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, San Marino (2009); The Gentlemen of Verona, Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Forti, Verona (2011); Incontri-Zeitgenossische Italienische Kuhst, Schaufler Foundation, Sindelfingen, Germania (2013); Au rendez-vous des amis, Convegno-Esposizione Internazionale, Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, Città di Castello (2015); Leidenschaft passion, Museum Art.Plus, Donauschingen, Germania (2017).

È presente in molte collezioni private e pubbliche: Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Palazzo Reale Museo d’Arte Contemporanea di Milano, Collezione Banca Commerciale Italiana, Collezione Banca Intesa, Collezione Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Collezione della Farnesina, Collezione CSAC di Parma, Collezione Banca Unicredit, Collezione Schaufler Foundation, Collezione Margit Biedermann, Museum Art.Plus.

Zuecca Projects

Zuecca Projects è una organizzazione culturale privata con sede a Venezia, il cui fine è la promozione e la diffusione dell’arte e della cultura contemporanea. Zuecca Projects nasce nel 2011 da un’intuizione di Alessandro Possati l’idea è di dar vita, a Venezia, ad uno spazio dedicato alla ricerca e al dialogo culturale che, attraverso la produzione di progetti nel campo dell’arte, dell’architettura e del cinema, consenta di creare un continuo interscambio tra le realtà locali e alcune tra le più importanti istituzioni culturali a livello internazionale.

L’organizzazione gestisce due sedi espositive a Venezia: la Zuecca Project Space sull’isola della Giudecca, e lo Spazio Ridotto, nei pressi di San Marco. Tra i numerosi artisti esposti presso le sedi della Zuecca Projects, troviamo: Rirkrit Tiravanija (2012), Ai Weiwei (2013), Lola Schnabel (2013), Eisenman Architects (2014), John Giorno (2015), Atelier Van Lieshout (2016), Slater B. Bradley (2016), Marina Abramovic (2017).

Le attività espositive dell’organizzazione si inseriscono principalmente nei contesti delle diverse Biennali di Venezia, il programma è tuttavia arricchito da progetti organizzati ed ospitati presso le principali manifestazioni internazionali e istituzioni culturali (EXPO Chicago, Chicago Architecture Biennial, Gwangju Biennial, etc.).