Luigi Boille – Le Baroque

Informazioni Evento

Luogo
CIAC - CENTRO ITALIANO ARTE CONTEMPORANEA
Via Del Campanile 13, Foligno, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal giovedì alla domenica 10.30-13 / 15.30-19. Apertura straordinaria lunedì 2 giugno ore 10.30-13 / 15.30-19.

Vernissage
17/05/2025

ore 18

Artisti
Luigi Boille
Curatori
Italo Tomassoni
Generi
personale, arte contemporanea

Al CIAC di Foligno oltre 40 opere dell’artista Luigi Boille, protagonista tra i maggiori dell’Informale europeo. La sua pittura è stata definita, anche dallo stesso artista, “barocca”, con una cifra stilistica precisa ed inconfondibile.

Comunicato stampa

La Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno rende omaggio all’artista Luigi Boille, protagonista tra i maggiori dell'Informale europeo. La nuova mostra al CIAC di Foligno (Centro Italiano Arte Contemporanea) “Luigi Boille: Le Baroque”, a cura di Italo Tomassoni, sarà visitabile dal 18 maggio al 29 giugno 2025.
Il CIAC presenta oltre 40 opere dell’artista: un’attenta selezione di 24 grandi opere che documentano l’attività di Luigi Boille dagli anni ’50 ai ’70 e dodici opere su carta degli anni ‘50/’60. La ricerca di Boille è stata sempre originale e stimolante, ma anche fedele a una cifra stilistica ben precisa ed inconfondibile. Una pittura di colori e segni sempre vitali e guizzanti.
La mostra è promossa e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, grazie alla diretta collaborazione con l’Archivio Boille di Roma e con la Ronchini Gallery di Londra. L’organizzazione è realizzata con Maggioli Cultura e Turismo.

L’inaugurazione si terrà sabato 17 maggio 2025, alle ore 18.

La mostra, incentrata sul barocco contemporaneo, ricostruisce, attraverso una serie dettagliata di fatti largamente documentati, le diramate, intrecciate e per molti versi sorprendenti ragioni per le quali la pittura di Boille è stata definita, anche dallo stesso artista, “barocca”.
Boille esordisce con un linguaggio vicino alle formulazioni europee dell’Informale e si evolve rapidamente su immagini particolarissime che colpiscono a Parigi l’attenzione del critico e saggista Pierre Restany e, soprattutto, del critico e collezionista Michel Tapié che lo coinvolge nelle più importanti mostre della sua “Morphologie Autre” in Francia, Usa, Italia e Giappone, qui con il Gruppo Gutai di Sozo Shimamoto.

Il curatore Italo Tomassoni: «Confluiscono, nella trama critica che attraversa il corpus delle opere di Boille e che delinea la vicenda di un linguaggio che ha segnato una parte cospicua di storia dell’arte degli anni ‘60, il periodo “barocco” di Fontana risalente agli anni Trenta, le teorizzazioni di Michel Tapié sulla “Morphologie Autre” e sul “Baroque Ensembliste” del ‘63; l’attività dell’International Centre of Contemporary Art (ICAR) di Torino; un saggio storico del curatore pubblicato a Roma nel 1962 con le Edizioni dell’Ateneo dal titolo “Per una ipotesi Barocca”».

L’ARTISTA

“Ogni arte di reminiscenza o di profezia è sempre più o meno barocca”
Eugenio d’Ors

Luigi Boille (1926-2015), nato a Pordenone, consegue la laurea in architettura a Roma nel 1950. Dal 1953 è attivo come pittore tra Parigi e Roma.

Hanno scritto della sua opera: Pierre Restany, Giulio Carlo Argan, Michel Tapié, Lionello Venturi, Lawrence Alloway, Murilo Mendes, Cesare Vivaldi, Filiberto Menna, Simonetta Lux, Flaminio Guardoni e altri.

Sue opere sono conservate in collezioni private e nei seguenti Musei: PARCO - Pordenone ARte COntemporanea, GAM Torino, GNAM Roma, Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris (MAM), Hirshhorn Museum Washington, Palazzo Braschi Roma, Museo del Novecento Firenze, ecc.

Ha esposto in importanti gallerie, musei e numerose collettive in Italia, Europa e New York: Gall. Paul Facchetti, Parigi; Gall. Lucien Durand, Parigi; Quadriennale, Roma; Gall. Schmela, Düsseldorf; Guggenheim Museum, New York; Biennale di Venezia; Hirshhorn Museum, Washington; Palazzo dei Diamanti, Ferrara; Gall. L’Isola, Roma; Museo MACRO, Roma; Museo del Novecento Firenze; Gall. Roubaud, Monaco; Gall. Spaziotemporaneo, Milano; Casino dei Principi di Villa Torlonia, Roma; Ronchini, Londra e David Zwirner, New York.