Lucio Rosato – Antologica dismissiva
Antologica dismissiva è una accumulazione ordinata dei lavori di un decennio preservati nel bianco o vestiti di bianco (come cuciti a lutto); misurata per essere traghettata da un cargo pronto a salpare per altri territori dove è negato all’arte ogni valore attribuito.
Comunicato stampa
Lúcio Rosato presenta in anteprima a Pescara un progetto itinerante di dismissione antologica del suo lavoro dal 2000 al 2010 che in autunno salperà da Napoli per Berlino e altre località ancora da definire.
Antologica dismissiva è un’accumulazione ordinata dei lavori di un decennio preservati nel bianco o vestiti di bianco (come cuciti a lutto) per una rinascita bloccata nel tempo; misurata per essere traghettata da un cargo, racconta di un viaggio nella direzione della rinuncia, dell’alleggerimento dove è possibile cancellare ogni valore attribuito lasciando solo il valore di scambio
In esposizione alcuni recenti lavori bianchi, come: Eleuterio (una scatola per viaggiare in marmo bianco di Taxos), il tavolo della riflessione e gli angeli bianchi (in legno laccato bianco); insieme a vecchi lavori fortemente colorati che vengono qui letteralmente rinchiusi dentro pacchi in tela bianca: i verdi dedicati a Narciso e i neri Minotauri, i blu mediterranei dei territori residui fino agli aranci delle bassemaree, non più visibili, sono affidati alla memoria fotografica di un piccolo schedario.
Lúcio Rosato architetto, viaggia sui territori al limite tra la concretezza del pensiero e l’astrazione della materia realizzando installazioni e architetture permanenti. Insegna teorie di progettazione all’università del design di Pescara. Ha pubblicato Case (con Tonia Giansante, Libria, Melfi 2004), Sui territori al limite (Libria, Melfi 2007), La città negata (Franco Angeli, Milano 2008). Vive e prende appunti a Pescara