Luciano Gabbrielli – La sutura del presente
La poetica di Luciano Gabbrielli (Viareggio 1924), rappresenta un’operazione a cuore aperto sull’arte. Gli strumenti chirurgici vengono liberati dalla loro componente di dolore per trasformarsi in strumenti di una passione estetica combattuta a volto scoperto.
Informazioni
- Luogo: CENTRO LUIGI DI SARRO
- Indirizzo: Via Paolo Emilio 28 - Roma - Lazio
- Quando: dal 17/11/2011 - al 03/12/2011
- Vernissage: 17/11/2011 ore 18
- Autori: Luciano Gabbrielli
- Generi: arte contemporanea, personale
Comunicato stampa
Luciano Gabbrielli: la sutura del presente
di Emanuele Rinaldo Meschini
17 Novembre – 3 dicembre 2011
Inaugurazione giovedì 17 novembre ore 18:00
Luciano Gabbrielli: la sutura del presente
La poetica di Luciano Gabbrielli (Viareggio 1924), rappresenta un’operazione a cuore aperto sull’arte. Gli strumenti chirurgici vengono liberati dalla loro componente di dolore per trasformarsi in strumenti di una passione estetica combattuta a volto scoperto. L’arte di Gabbrielli è infatti molto diretta. A prima vista è una collocazione di oggetti su uno sfondo pittorico, molte volte monocromo
Luciano Gabbrielli (Viareggio, 1924) in seguito alla laurea in medicina, conseguita all’Università di Pisa, ha lavorato alcuni anni come medico di bordo sulla nave che seguiva la rotta Genova-Melbourne. Successivamente, dopo essersi specializzato negli Stati Uniti alla Columbia University, ha prestato servizio presso il Presbiteryan Hospital di New York. Tornato in Italia, ha lavorato come anestesista all’Ospedale Maggiore di Milano ed al San Giacomo di Roma. Si è dedicato a lungo allo studio dell’agopuntura, dell’omeopatia e dell’ayuverdica. Scoperto come artista dal grande critico Emilio Villa, ha esordito nel mondo dell’arte nel 1975 con una mostra presso la Galleria della Trinità a Roma. Ha esposto le sue opere nel 1978 presso gli spazi della Galleria Pagani di Milano e, successivamente, in altre importanti occasioni.
In parallelo all’attività come medico, si è dedicato, oltre che all’arte, alla scrittura di testi tra cui ricordiamo quelli autobiografici come Pappà (2010) e Se lo vedo te lo dico. Sul filo della memoria di Luciano Gabbrielli (2011), entrambi curati da Gabriella Nocentini.
Luciano Gabbrielli vive a Firenze.
