Lucia Pescador – Africa per Sentito Dire e Varia Umanità

Informazioni Evento

Luogo
A PALAZZO GALLERY
Piazza Tebaldo Brusato 35, Brescia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
04/03/2023

ore 18

Artisti
Lucia Pescador
Curatori
Marta Sironi
Generi
arte contemporanea, personale
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Prima personale dell’artista Lucia Pescador, Africa per Sentito Dire e Varia Umanità, a cura di Marta Sironi.

Comunicato stampa

APALAZZOGALLERY è lieta di presentare Africa per Sentito Dire e Varia Umanità a cura di Marta Sironi, prima personale in galleria dell’artista Lucia Pescador (Voghera, 1943).

Il lavoro di Lucia Pescador è incentrato sulla memoria, soprattutto dall’inizio degli anni Novanta quando Lucia Pescador ha avviato l’Inventario del Novecento con la mano sinistra entro cui è ascrivibile tutta la sua opera fino a oggi. Frammenti di cultura – dalle avanguardie storiche europee ad altre culture, dall’Africa all’Oriente – raccolti e copiati su pagine di libri e quaderni, fatture e registri commerciali, e più in generale su carte cariche a loro volta del “rumore del Novecento”. Le opere di Lucia Pescador sono concepite come un’orchestrazione di tanti frammenti che l’artista riorganizza di continuo mischiando le voci a suo piacimento:

“Tante immagini, troppo vicine, si sovrappongono, come quando un’orchestra accorda gli strumenti. Ma se si ha la pazienza e si continua a guardare e sentire anche distrattamente, può uscire un canto unico. La voce del coro” Lucia Pescador

Nella personale organizzata da APALAZZOGALLERY, Africa per Sentito Dire e Varia Umanità, Lucia Pescador ripropone parte del proprio Inventario del Novecento con una selezione di opere dagli anni Novanta a oggi.

Lucia Pescador nasce a Voghera nel 1943 e si diploma all’Accademia di Brera di Milano, città dove tuttora vive e lavora. La sua ricerca si concentra su tematiche riconducibili alla natura, attraverso l’uso di tecniche diverse come il disegno, l’acquerello, la pittura e la ceramica. Nel 1992 al Refettorio delle Stelline di Milano si tiene la mostra Una nave per Kazimir, a cura di Lea Vergine. Negli anni Novanta lavora al progetto, attualmente in corso, Inventario del Novecento con la mano sinistra, una raccolta di immagini e di catalogazione delle voci sull’arte e la cultura del secolo. Continua a esporre per tutti gli anni Duemila in Italia e all’estero, tra cui il progetto Wundernachtkammer alla Sala Napoleonica di Palazzo Te a Mantova e numerose mostre personali tra cui quelle alla Galleria MEGA di Gallarate, allo Spazio Oberdan e alla Triennale di Milano.