Luce della Montagna

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DI SANTA GIULIA
Via Musei 81/b, Brescia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
24/03/2023

su invito

Curatori
Filippo Maggia
Uffici stampa
CLP
Generi
fotografia
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La grande mostra che Fondazione Brescia Musei e Skira mettono in scena per esplorare, con tre protagonisti assoluti della fotografia del Novecento e con un maestro contemporaneo, l’universo iconografico della montagna, tra i progetti di punta della VI edizione del Brescia Photo Festival, l’iniziativa promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con Ma.Co.f – Centro della fotografia italiana.

Comunicato stampa

Si terrà venerdì 24 marzo l’inaugurazione di Luce della Montagna, la grande mostra che Fondazione Brescia Musei e Skira mettono in scena per esplorare, con tre protagonisti assoluti della fotografia del Novecento e con un maestro contemporaneo, l’universo iconografico della montagna, tra i progetti di punta della VI edizione del Brescia Photo Festival, l’iniziativa promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con Ma.Co.f – Centro della fotografia italiana.

La mostra sarà visitabile dal 24 Marzo 2023 al 25 Giugno 2023 al Museo di Santa Giulia

“Quattro fotografi, quattro differenti interpretazioni della montagna che scorrono nel tempo dagli ultimi decenni dell’Ottocento sino ai nostri giorni. Quattro autori che utilizzano la fotografia per conoscere il mondo intorno a loro, restituendone sguardi e visioni che da un secolo all’altro sono mutati di pari passo con la consapevolezza che l’arte fotografica andava conquistandosi. La mostra […] è un’escursione temporale per immagini che dalle Alpi ci conduce al sistema montuoso del Caucaso in Eurasia, e da lì verso il Karakorum per poi allungarsi fino al Sikkim, al confine con Bhutan, Tibet e Nepal. Dalle vette himalayane a quelle africane, sul Ruwenzori […], e ancora nel West americano dei grandi spazi, dentro il Parco nazionale Yosemite in California, per scendere infine in Sud America e concludersi sulle Ande peruviane.”
Filippo Maggia, curatore della mostra